Perché è bello ciò che è bello.

Piero Trupia

Perché è bello ciò che è bello.

La nuova semantica dell'arte figurativa

Obiettivo del volume è di mettere in grado chiunque sia amante del bello di leggere le opere d’arte, cogliendone il significato espresso dai segni del suo linguaggio.

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 192

ISBN: 9788856847819

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 25.1.22

Disponibilità: Discreta

Pagine: 192

ISBN: 9788856876710

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 25.1.22

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

L'idea di questo volume è dare priorità all'opera, considerandola nella sua singolarità e nel suo carattere di testo, e all'amatore mettendolo in grado di leggerla direttamente, cogliendone il significato espresso dai segni del suo linguaggio.
C'è uno squilibrio in Italia tra il Bello accumulato nei millenni e la capacità di giudizio autonomo degli amatori d'arte. I critici non sono d'aiuto, a causa di una preparazione prevalentemente storica e filologica e non ermeneutica e didattica. Il loro linguaggio, solitamente ermetico, è più orientato a illustrare teorie estetiche che a una lettura diretta dell'opera. Questa, se valida, è singolare e difficilmente inquadrabile in schemi precostituiti.
L'estetica è una disciplina che si sviluppa all'interno della filosofia, spesso a prescindere dalla produzione artistica reale.
Accade così che i modelli teorici della critica vengono sovrapposti alle opere come uno stampo e se l'opera non rientra nella sagoma, si mantiene lo stampo e si dimentica l'opera. La linguistica testuale mette a disposizione strumenti di lettura e criteri interpretativi che ogni amatore può adoperare personalmente, ricorrendo, in un secondo momento o separatamente, alle fonti specialistiche, per l'approfondimento degli aspetti storici, filologici e tecnici di un'opera con la quale si è già familiarizzato.

Un grazie a Marco Minghetti per avermi ospitato nel suo blog marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com e aver potuto testare il metodo di lettura con una larga platea di corrispondenti.

Piero Trupia, linguista, cognitivista, filosofo del linguaggio. Studi di matematica, logica, epistemologia, politologia, economia. Docente in università italiane e straniere, ultimamente ha insegnato narratologia all'Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell'Immagine de L'Aquila e all'Università di Firenze. Con FrancoAngeli ha pubblicato: Logica e linguaggio della politica (1987, 2ª ed.), Pensare il farmaco. Etica Scienza Economia (2007), Cento talleri di verità. Autobiografia didattica per eventi (2009), I destini cresciuti. Quattro percorsi nell'apprendere adulto (2011), Il passaggio generazionale nell'impresa familiare (in uscita nel 2012). Riguardo all'arte si considera amatore e aspirante conoscitore.



Santo Versace, Un saluto
Renzo Piano, Il Bello dell'architettura
Premessa
Il Bello, il Bel Vivere
(Le sei "A" del Bel Vivere italiano; Il caso del Bello; L'universo di discorso dell'opera d'arte; Il Bello che piace; Il referente trinitario; La lingua che veste il Bello e lo fa apparire nelle cose; Il problema della referenza; Le ragioni del testo; Il kitsch)
La fenomenologia del Bello
(Il contributo della fenomenologia alla definizione del Bello; La via iletica; L'iletica dello sguardo)
Le modalità del vedere artistico
(Spunti di estetica e di arte della visione; Mimèsi; Il formalismo; L'informale; Kunstwollen e Sichtbarkeit; Pittura di gesto; La visione cubista; Occhio esterno/occhio interno)
La suggestione fenomenologica nella critica d'arte
(Le due vie; Il modello fenomenologico; Astanza e flagranza; L'arte è pura forma)
Cosa ci dice l'opera
(La ricerca del significato; I tentativi di creare una scienza della visibilità; L'antinomia di Croce; Astanza, flagranza, pura visibilità; La via metafisica; Il divieto di Kant; La visibilità del noumeno)
Un furore antisemantico
(Il Decostruzionismo; La grammatica della grammatica; Il gioco della contraddizione assunta; Una nuova dialettica; Il senso plurale; La logica di un linguaggio a-grammaticale)
Le conseguenze della decostruzione
(Critica e produzione artistica; Il negazionismo semantico; Equivoci linguistici; Lo sguardo prensile dell'artista; La linea analitica; Dal linguaggio verbale al gesto assertivo; Morte dell'arte?; Un tentativo di recupero; La rappresentazione non è morta; L'arte nuovo codice della struttura psichica)
La condizione post-moderna
(La fine delle storie; Il "post" non è una risposta; Il punto di approdo del Nichilismo; Quale fenomenologia?; La formazione dell'immagine artistica come astanza e flagranza)
La fortuna dell'indeterminato
(Una risposta al Nichilismo: la Metafisica di De Chirico; Rilanciare l'idea della certezza nella cultura italiana; Il caso estremo della musica)
Proposte
(Una semiotica significante e una semantica referenziale; Messaggio; Poetica, poetiche; Gusto; Visione; Il conoscitore)
L'artista testimone di verità
(La spiritualità dell'arte; La responsabilità della critica; Un nuovo ritorno all'ordine; La competenza dell'amatore; L'opera come testo; L'autonomia del fruitore)
Esercizi di lettura
(Corpus; Le opere)
Glossario
Indice dei nomi.

Contributi: Renzo Piano, Santo Versace

Collana: Aif - Associazione italiana formatori

Argomenti: Estetica - Linguistica

Livello: Saggi, scenari, interventi

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