La Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Csce) integra nella sua attività le tre dimensioni cruciali della cooperazione internazionale: sicurezza, economia e diritti umani.
La Csce ha contribuito in misura significativa, soprattutto attraverso le iniziative attuate nel campo del disarmo e dei diritti umani, alla fine della guerra fredda e al superamento della contrapposizione tra i blocchi.
Queste stesse trasformazioni politiche hanno però aperto nuovi problemi e generato nuove incertezze. Basti pensare alle questioni delle minoranze, ai conflitti all'interno degli stati e alla ridefinizione degli assetti nazionali, con la nascita di nuove entità statali.
Si pone quindi l'indifferibile esigenza di costruire un nuovo ordine europeo fondato su un ruolo rafforzato della Csce.
Si è così avviato un processo di «istituzionalizzazione» della Csce tuttora in fase di sviluppo.
Nel volume, alcuni fra i massimi esperti della Csce e studiosi del diritto internazionale svolgono un'approfondita analisi critica dell'evoluzione storica della Csce, della sua struttura istituzionale e delle sue attività, affrontando anche i problemi di prospettiva.