Decifrare l'effettivo "stato di salute" del mercato del lavoro veneto è divenuto negli ultimi due anni particolarmente difficile. Da un lato la popolazione aumenta, l'occupazione - soprattutto femminile - cresce, il tasso di disoccupazione rimane bassissimo; dall'altro gli interventi di sostegno a lavoratori e aziende in difficoltà si espandono, i lavori brevi coinvolgono una quota crescente di giovani e non solo, la produttività ristagna, il valore aggiunto pro-capite si contrae. Che sta succedendo? Problemi di adattamento congiunturale, come si spera e si usa dire, o qualcosa di più, cioè inadeguatezza rispetto al nuovo tornante dello sviluppo?

Lo sapremo di certo tra una decina d'anni: ma ciò non ci esime dal provare a capirlo fin d'ora. L'incertezza rende più interessante il lavoro di investigazione. Senza ricorrere a scorciatoie, il dodicesimo rapporto di Veneto lavoro propone, come di consueto, un'ampia messe di riflessioni e di informazioni per seguire "in tempo reale" l'evolversi della nostra regione.