Case iraniane

Alessandra De Cesaris

Case iraniane

Il valore del vuoto

Nelle città storiche dell’altopiano iranico il tessuto urbano si è costruito attorno al vuoto; quello delle moschee, dei caravanserragli, delle madrase, e quello ‒ più minuto ‒ dei patii delle case. Il volume vuole mettere a confronto le idee, i punti di vista, le soluzioni progettuali di studiosi italiani e iraniani sulle possibilità di reintegrare nella forma della città contemporanea quei vuoti porosi che da un lato lasciavano respirare il tessuto urbano dall’altro rappresentavano spazi di aggregazione sociale all’interno sia della casa che del tessuto edilizio.

Edizione a stampa

21,00

Pagine: 160

ISBN: 9788891790873

Edizione: 1a edizione 2020

Codice editore: 1098.1.4

Disponibilità: Discreta

Pagine: 160

ISBN: 9788835101253

Edizione:1a edizione 2020

Codice editore: 1098.1.4

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 160

ISBN: 9788835101352

Edizione:1a edizione 2020

Codice editore: 1098.1.4

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Nelle città storiche dell'altopiano iranico il tessuto urbano si è costruito attorno al vuoto; quello delle moschee, dei caravanserragli, delle madrase, e quello - più minuto - dei patii delle case. Vuoti che danno la misura del pieno. Vuoti densi di significati sia alla scala urbana che a quella della vita domestica.
Oggi, come del resto in molte altre realtà del mondo, nella costruzione delle città il riferimento a elementi della tradizione è stato abbandonato. Alcuni sostengono a causa di una troppo rapida modernizzazione dei luoghi dell'abitare.
Obiettivo del volume è quello di "incrociare gli sguardi" e mettere a confronto le idee, i punti di vista, le soluzioni progettuali di studiosi italiani e iraniani, di differente età e formazione, sulle possibilità di reintegrare nella forma della città contemporanea quei vuoti porosi che da un lato lasciavano respirare il tessuto urbano, dall'altro rappresentavano spazi di aggregazione sociale all'interno sia della casa che del tessuto edilizio. È possibile oggi reinterpretare quegli spazi vuoti, figure fondative dell'abitare, in chiave contemporanea senza sguardi retrò, facendo i conti con la questione della densità edilizia?
È possibile oggi introdurre un certo grado di "porosità" - memore di quei vuoti - all'interno dei nuovi complessi edilizi?
Spazi aperti, spazi aperti-coperti, loggiati, giardini sospesi capaci di rompere la monotonia delle cellule abitative e in grado di favorire la circolazione dell'aria e la ventilazione. Quali possibili figurazioni di spazi vuoti possono ospitare la condizione contemporanea e favorire le interazioni sociali in una città in cui lo spazio pubblico dopo la Rivoluzione è percepito come ostile?

Questo avevo creduto di capire in quel mio lontano viaggio a Ispahan, che la cosa più importante al mondo sono gli spazi vuoti.
Italo Calvino, Collezione di Sabbia

Alessandra De Cesaris, architetto, PhD in Composizione architettonica e teorie dell'architettura, è docente di Progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma. Tra il 2012 e il 2019 è stata responsabile scientifico di HousingLab, laboratorio di ricerca del DiAP. È responsabile di accordi culturali con università dell'Iran dove dal 2011 ha tenuto una serie di conferenze e nel 2018 è stata invitata a tenere il Laboratorio di Progettazione - Design Studio 5 - presso l'Università Soore di Tehran. Ha pubblicato scritti e progetti, tra l'altro, su "L'industria delle costruzioni", "Limes", "Italiani Europei"; tra i suoi ultimi volumi si segnalano Il progetto del suolo sottosuolo (2012), Rigenerare le aree periferiche (2014) e Attraverso l'Iran. Città, architetture, paesaggi, con G. Di Giorgio e L. V. Ferretti (2017).

Alessandra De Cesaris, Premessa
Kamran Afshar Naderi,
Introduzione. Un excursus tra i vuoti dell'altopiano iranico
Vuoti Porosi/Sguardi Incrociati
Alessandra De Cesaris, Tehran: verso una metropoli porosa
Hassan Osanloo,
Gli spazi vuoti di Narmak
Ghazal Farjami,
Dal vuoto dei cortili tradizionali alle sperimentazioni contemporanee
Saggiad Behrooz,
Il vuoto e la trasparenza nell'architettura iraniana
Leila Bochicchio,
La casa svelata: evoluzione della tipologia residenziale nel corso del '900 a Tehran
Ehsan Masoud,
Regolamenti sulla densità edilizia in Iran
Alessia Guerrieri,
Pardis Mehr housing vs Sharak-e Ekbatan: stand along buildings e paesaggio, megastrutture e città
La Ricerca di Nextoffice
Alessandra De Cesaris, Intervista a Alireza Taghaboni
Glossario
Referenze fotografiche
Gli autori.

Contributi: Saggiad Behrooz, Leila Bochicchio, Alessandra De Cesaris, Ghazal Farjami, Alessia Guerrieri, Ehsan Masoud, Kamran Afshar Naderi, Hassan Osanloo, Alireza Taghaboni

Collana: Nuova Serie di Architettura

Argomenti: Progettazione architettonica e urbana

Livello: Studi, ricerche

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