Nel quadro del rinnovato interesse per gli studi sul pacifismo, questo saggio - ricco di un'originale documentazione anche inedita - illustra i protagonisti e le vicende di un singolare movimento che, al di là della Manica, ha cercato di verificare come, perché e quando "costruire la pace" rappresenta uno degli obiettivi fondamentali del mondo contemporaneo.

Prendendo in esame le proposte e i progetti che intellettuali autorevoli come Richard Tawney, Harold Laski, Leonard Woolf, G.D.H. Cole, Barbara Wootton, Norman Angell, Noel Brailsford e altri hanno elaborato nel corso della prima metà del Novecento, Alberto Castelli offre un contributo di spicco non solo per seguire le difficili "vie della pace", ma altresì per farci conoscere le ipotesi e le strategie che il socialismo britannico ha saputo elaborare, e dalle quali possiamo ancora oggi trarre fertili suggerimenti "sia per favorire l'integrazione politica di tutti i cittadini - come spiega Arturo Colombo nella presentazione - sia per avviare quella soluzione dei conflitti che tuttora incombono sul pianeta terra".

Alberto Castelli , laureato in Filosofia e dottore di ricerca in Storia del pensiero politico europeo moderno e contemporaneo, attualmente collabora nel Dipartimento di Studi politici e sociali dell'Università di Pavia. Il suo campo di ricerca va dall'analisi di figure del socialismo e dell'antifascismo all'esame delle correnti pacifiste e federaliste in Italia e in Gran Bretagna. Oltre a diversi lavori bibliografici, ha curato la pubblicazione del volume L'unità d'Italia, pro e contro il Risorgimento (edizioni e/o), e ha pubblicato saggi e interventi su "Il Politico", "Nuova Antologia", "Il pensiero politico", "Storia in Lombardia", "Giano", e "Rivista storica dell'anarchismo".