Nella società della conoscenza non può esserci sviluppo senza formazione: ma tutti gli aspetti del sistema formativo italiano presentano ancora gravi problemi da affrontare. Dopo le riforme degli anni '90 e alla prima prova dei fatti, quali risultano i migliori strumenti per correlare lavoro e formazione? Quali istituzioni garantiscono qualità, congruità e controlli per l'offerta formativa? Quale formazione va privilegiata? Con quali ricadute sulle politiche di genere? Quali effettivi progressi si registrano nell'intreccio tra formazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni? A che punto è l'esatta individuazione dei fabbisogni formativi nelle varie aree territoriali? Sono domande che si pongono da anni e alle quali si sta provando a fornire qualche risposta nuova, attraverso interventi e strumenti che agiscono a livello europeo, nazionale, regionale e provinciale e che coinvolgono ampiamente tutte le parti sociali.

In questo volume si rinviene una riflessione tra studiosi di varie discipline, responsabili delle principali istituzioni con competenze in materia, e soggetti sociali. L'obiettivo è analizzare i mutamenti avvenuti e quelli in corso, soprattutto nella prospettiva di individuare i percorsi regolativi e gestionali che rendano il sistema formativo una leva per lo sviluppo non solo economico, ma anche civile, istituzionale e sociale del Mezzogiorno.

Riccardo Realfonzo è docente di Teorie e metodi dell'economia politica nell'Università del Sannio. È autore di libri e saggi, molti dei quali con editori e riviste internazionali, anche su temi di teoria del mercato del lavoro e della distribuzione.

Lorenzo Zoppoli insegna Diritto del lavoro comunitario nell'Università di Napoli Federico II. È autore di numerose monografie e di vari saggi, molti dei quali in materia di formazione.