Il volume esplora il rapporto fra pianificazione regionale e interessi territoriali, un rapporto finora piuttosto trascurato dalla ricerca scientifica. Il presupposto è che esso costituisca uno degli elementi critici cruciali delle difficoltà di implementazione che la pianificazione territoriale regionale ha incontrato in Italia. L'interesse di fondo è analizzare le capacità e le possibilità del piano territoriale, nelle sue varie forme, di farsi interprete della complessità del territorio regionale, riuscendo a cogliere i sistemi di preferenze delle comunità in esso insediate. Nell'ambito di questo tema è indagata l'evoluzione della pianificazione territoriale regionale in Italia sia in relazione alla questione problematica del rapporto tra gestione degli interessi territoriali e garanzie a lungo termine rispetto a valori di fondo e rischi ambientali, che in relazione all'influenza sulla pianificazione territoriale dei processi di trasformazione delle relazioni intergovernative che coinvolgono i diversi livelli di governo del territorio.
Gli interessi sono connessi ai diversi modi di interpretare il concetto di regione: come sistema reticolare, come ecosistema e come istituzione. Il testo propone una ricostruzione storica dell'esperienza di pianificazione territoriale italiana articolandola in quattro fasi con caratteri differenti e diverse modalità di interazione con i soggetti portatori di interesse. Nell'attuale fase di ripresa della pianificazione regionale si esplora la natura degli interessi territoriali coinvolti (pubblici o privati, istituzionali o non istituzionali, aggregati, organizzati, presenti o futuri ecc) e l'approccio di pianificazione prevalente (regolativo, strategico, strutturale).
Sullo sfondo vi sono i riferimenti all'ampia letteratura multidisciplinare relativa ai processi di cambiamento del contesto operativo della pianificazione territoriale che riguardano in particolare le forme di neo-regionalismo, di decentramento e di "europeizzazione".

Anna Mesolella è dottore di ricerca e assegnista di ricerca in Pianificazione regionale e sviluppo territoriale presso l'Università Federico II di Napoli e docente a contratto di Fondamenti di Urbanistica presso la Seconda Università di Napoli. È uno dei redattori della rivista CRU - Critica della razionalità urbanistica. Ha scritto, tra l'altro, Riflessi locali delle politiche europee. Governo sostenibile e Agenda 21 locali: il caso Modena, Firenze, 2002.