Livello
Saggi, scenari, interventi
Dati
pp. 240, 1a ristampa 2008, 1a edizione 2007 (Codice editore 244.26)
Presentazione del volume
Ha senso parlare oggi di comunicazione ordinaria? Serve ancora programmare piani di comunicazione che non prevedono imprevisti di percorso e impasse improvvise? Gli schemi rigidi negli scorsi decenni lasciano ormai il passo a una comunicazione delle piccole e grandi emergenze quotidiane: un giornalista che non viene all'improvviso, un recapito telefonico introvabile, una semplice domanda che non trova risposta in un numero verde o un sito internet possono provocare una "crisi" nel sistema comunicazionale. L'emergenza, allora, diventa paradossalmente la normalità, per i professionisti della comunicazione.
A cinque anni dalla pubblicazione del saggio "La Torre di Babele" (Sperling & Kupfer, 2002), Mauro Miccio si propone di completare, impliare e aggiornare il materiale esistente alla luce delle altre pubblicazioni uscite nbel frattempo ("Il grande buio" e "Comunicazione di crisi e crisi della comunicazione", Lupetti 2004), aggiungendo nuovi concetti derivanti dall'esperienza sul campo, dai più recenti ritrovati della tecnologia e dai mutamenti in atto nella società.
Il volume traccia anche una serie di possibili modelli di lavoro, una carrellata ragionata dei vari attori che interagiscono nell'universo della comunicazione e fornisce utili appendici con le normative di settore aggiornate al 2007. A una prima parte del testo puramente teorica e filosofica, in cui vengono prese in analisi le categorie "logos", dell'"identità" e della crisi in relazione ai diversi modelli di comunicazione, fanno seguito capitoli maggiormente legati all'uso quotidiano degli strumenti della comunicazione. I contributi di Armando Roncaglia e Maria Visconti, esperti del settore, oltre che di Giovanni Lombardo e Francesco Lener, giornalisti professionisti e cultori della materia per la cattedra di "Comunicazione pubblica impresa" dell'Università di Roma Tre, aggiungono una lente d'ingrandimento sulle dinamiche comunicazionali all'interno delle aziende e tra le aziende e i media, anche attraverso l'illustrazione di casi concreti.
Un'approfondimento che si estende anche alle delicate questioni legate alla comunicazione finanziaria, agli sviluppi (e alle false illusioni) della Rete e dei nuovi strumenti di comunicazione che il Web mette a disposizione, all'organizzazione di eventi e al mondo della pubblicità.
Mauro Miccio, docente di Comunicazione pubblica e di impresa all'Università degli Studi di Roma Tre (Facoltà di Scienze Politiche) e alla Luiss Guido Carli, è membro del Consiglio Superiore delle Comunicazioni. Autore di numerose pubblicazioni, collabora con varie testate giornalistiche come esperto di comunicazione e marketing.
Indice
Parte I. La filosofia della comunicazione
Logos
(Babele; Ragione e religione; Dialogo e conflitto)
Ideos
(Società e modernità; Alterità e identità)
Silenzio
Che cosa si intende per comunicazione
Krisis
Parte II. Come comunicare
Dalla comunicazione massmediale alla multimedialità
Strategia di comunicazione, pubblici e stakeholder
(La comunicazione aziendale; La comunicazione interna; La comunicazione esterna; La comunicazione finanziaria)
Dalla pianificazione alla gestione della crisi
(La strategia; Come si fa un progetto di comunicazione; Come si gestisce la crisi)
Gli strumenti della comunicazione
(Lobby e Nimby; L'Ufficio stampa; Gli eventi; L'evoluzione della pubblicità e dei suoi strumenti)
Professione comunicatore
Considerazioni finali
Appendici
(Disegno di legge recante: "Delega al Governo per la riforma delle professioni intellettuali; Bozza di riforma Vietti sulle professioni 16 aprile 2003; Legge regionale 18 gennaio 2002, n. 5; Comunicazione n. DME/6027054 del 28-3-2006; Estratto del Testo Unico della Finanza).
Tutti i campi devono essere compilati.