Questo volume raccoglie i contributi di analisi che sono a base della individuazione delle città italiane nelle quali è stata effettuata la ricerca su La distanza sociale.
Le città analizzate sono, da Nord a Sud, Milano, Genova, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina e Palermo, scelte in quanto tipiche di processi italiani differenziati. Milano città sempre più moderna, globale ed europea che deve velocemente riprogettarsi al suo interno, per far fronte a nuove dinamiche; Genova che dalla oligarchia delle grandi famiglie passa alla economia globalizzata, e dal porto-emporio al porto-punto di transito, in un contesto demografico depauperato; Roma città terziaria per eccellenza, fulcro politico e turistico, smisurata unità di consumo e città-regione che non ha eguali in Italia e nel resto di Europa; Napoli città policentrica e quanto mai asimmetrica, combattuta fra ricchezza, grandi qualità e fortissimi disagi sociali; Bari città dalla grande mobilità territoriale strutturata per periferie organiche, tripartita fra impianto mercantile, pubblico-amministrativo e imprenditoriale; Reggio Calabria e Messina, congiuntamente segnate dalla terribile esperienza del terremoto del 1908, frenate e condizionate nel loro sviluppo da contesti locali di rilevante pesantezza; Palermo, paradigma italiano della speculazione edilizia degli anni '50-'70, socialmente e nettamente stratificata, vive oggi una oggettiva e visibile rinascita che attende di diventare progetto collettivo condiviso.
Le analisi condotte evidenziano una fortissima continuità storica che è a base di molte delle realtà urbane e metropolitane italiane della contemporaneità; in particolare viene provato che il disegno urbanistico è strettamente legato al disegno sociale, e alla topografia urbana corrisponde in modo netto una leggibilissima topografia sociale. In questo senso le analisi effettuate rendono ragione delle distanze sociali oggettivamente vissute e sono spesso predittori non secondari delle distanze sociali soggettivamente percepite.

Luigi Frudà è ordinario di Metodologia e tecniche della ricerca sociale presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Roma "La Sapienza" e, attualmente presso lo stesso Ateneo, Direttore del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione. Si occupa da tempo di valutazione delle politiche pubbliche e metodologia applicata. Tra le sue principali pubblicazioni: Concetti e strumenti per la pianificazione sociale, 1998; Mutamenti globali e governo locale, 2002; Metodologie valutative e sociologia applicata, 2002; Ricerca sociale (con L. Cannavò, a cura di), 2007.