Risorse fitogenetiche e svolta nelle relazioni Nord/Sud

Sami Sarè

Risorse fitogenetiche e svolta nelle relazioni Nord/Sud

Il trattato internazionale Fao del 2001

La storia dell’attività diplomatica ventennale relativa all’adozione dell’“International treaty on plant genetic resources for food and agriculture” (Fao, 2001). Il trattato, potenzialmente in grado di cambiare gli equilibri fra Nord e Sud del mondo, è basato sull’utilizzo sostenibile di una materia prima: il germoplasma, ossia i mattoni per costruire grano, mais, riso...

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 240

ISBN: 9788856813371

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 303.36

Disponibilità: Discreta

Questo saggio riguarda la storia, documentata, dell'attività diplomatica ventennale relativa all'adozione dell'"International Treaty on Plant Genetic Resources for Food and Agriculture" (Fao 2001).
Il trattato, in grado di produrre una svolta nei rapporti Nord/Sud, è basato sull'utilizzo sostenibile di una materia prima: il germoplasma ossia i mattoni per costruire grano, mais, riso, ecc. Tale agrobiodiversità (per millenni conservata grazie ai saperi indigeni) rappresenta una risorsa fondamentale dei Pvs, spesso ricchissimi, a differenza dei developed countries, di "oro verde". Negli ultimi cinquant'anni queste sementi sono state raccolte e trasformate da aziende del Nord tramite le biotecnologie, sia per ottenere profitti sia per risolvere il problema della fame (Rivoluzione Verde, causando però il fenomeno dell'erosione genetica che mette a repentaglio la Sicurezza alimentare globale).
I Pvs allora si sono battuti per l'affermazione di una nuova categoria giuridica: i Diritti degli Agricoltori ed alla Fao è iniziato il lungo e difficile negoziato, che ha visto confrontarsi più di centocinquanta paesi, compresa l'Unione Europea, su un tema ineludibile per tutti: il cibo. Si è così arrivati ad un Sistema multilaterale per la conservazione e l'accesso alle risorse fitogenetiche e la condivisione dei benefici derivanti dall'utilizzo della biodiversità agricola. Il tutto analizzato nell'ottica rooseveltiana che considera la pace nel mondo, quindi la sicurezza politica delle nazioni, come il risultato della libertà dal bisogno ed individua nel principio di autodeterminazione l'elemento fondante della democrazia.

Sami Sarè è dottore di ricerca e cultore di Storia delle relazioni internazionali. Ha pubblicato diversi contributi su temi storico-politici ed ambientali, segnalati da importanti centri di studio europei ed ha collaborato con enti di ricerca nell'ambito di organizzazioni internazionali.



Premessa
Acronimi e sigle
Introduzione
(La piattaforma teorica della lotta alla fame; L'aspetto decisionale e le sue implicazioni; L'ITPGRFA: fra 'Sviluppo sostenibile' e 'Diritti degli Agricoltori' un innovativo 'Sistema multilaterale')
Le origini del trattato (1960-1993)
(I primi anni; Un confronto serrato: L'Intesa non vincolante; Le interpretazioni concertate dell'IU e i dialoghi informali; Gli accordi per la 'Sovranità nazionale')
Il cuore del negoziato (1994-1999)
(Scelta preliminare: come procedere; Altri fronti: Unione Europea; Tris; Le relazioni fra Stati ed il merito del trattato; La Conferenza di Lipsia e le varie proposte; I raggruppamenti regionali: le correnti di pensiero; Un concerto-dissonante-di voci)
La svolta (1999-2001)
(L'incontro informale di Montreux; Il coinvolgimento dei privati; Le ultime baruffe fra delegazioni; L'adozione del trattato internazionale vincolante: ITPGRFA)
Conclusioni
(Il contesto internazionale: gli attori; Il contesto politico: quale democrazia?)
Appendice
Fonti e bibliografia.

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