Uno dei maggiori problemi che devono essere ancora affrontati e risolti dagli operatori di sanità pubblica nel settore della sorveglianza delle malattie infettive, è quello dell'individuazione di criteri standardizzati per la classificazione dei casi ai fini della loro notifica e dell'adozione di concreti provvedimenti di sanità pubblica anche nell'ottica di una ottimizzazione della spesa sanitaria.

Il percorso da compiere per pervenire a definizioni di caso da impiegarsi in sanità pubblica e che possano soddisfare tanto le esigenze interne che, se del caso, quelle internazionali, è ancora molto lungo.

Questo lavoro si aggiunge ai pochi altri tentativi di ampio respiro sino ad ora comparsi ed è finalizzato a proporre una sistematizzazione dei criteri diagnostici di laboratorio nonché una classificazione del "caso di malattia infettiva" in "sospetto", "probabile", "confermato".

Questo documento - che non riveste carattere di ufficialità - scaturisce dalla pluriennale esperienza nel settore, a livello nazionale ed internazionale, che gli Autori hanno maturato e, pertanto, persegue la finalità di sottolineare l'importanza dell'argomento sollecitando una concreta e positiva discussione che possa condurre ad un consenso ampio per coloro che materialmente operano nel campo della sorveglianza delle malattie infettive.

Se poi, in attesa dei necessari miglioramenti, questo sforzo rappresenterà anche uno strumento di lavoro, cioè una prima guida per l'inquadramento e la classificazione dei casi di malattia infettiva, allora significherà che la proposta non è così irrealistica e che l'individuazione di una base comune non è così lontana.