Diritto liquido?

Giovanni Messina

Diritto liquido?

La governance come nuovo paradigma della politica e del diritto

Rivolta ai contesti istituzionali in cui il principio politico-normativo della governance è venuto affermandosi, l’analisi condotta nel volume tenta di cogliere i punti essenziali che sfidano la filosofia politica dei nostri giorni, ponendo l’accento sulla persistenza della centralità politica e giuridica dell’istituzione statale.

Edizione a stampa

36,50

Pagine: 368

ISBN: 9788856848489

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 1136.94

Disponibilità: Discreta

Pagine: 368

ISBN: 9788856876437

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 1136.94

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Il termine governance è diventato uno dei più ricorrenti nel dibattito politico e istituzionale, svolgendo sempre più una funzione di concetto passe-partout nel lessico pubblico, tanto più in uso anche nel linguaggio dei media quanto più inafferrabile nel suo significato. Per questo è necessario interrogarsi sulle cause di tale affermazione, sui significati politici, istituzionali e filosofici che in questo percorso sono implicati e su quali trasformazioni sul terreno della fenomenologia giuridica questo "fenomeno" esprime.
Il successo della governance Theory è senza dubbio una delle manifestazioni dell'inquietudine che attraversa la scienza politico-giuridica da un ventennio a questa parte. Fa parte di quella "febbre" di innovazione che il complesso di processi economici e culturali che chiamiamo globalizzazione ha imposto alle scienze delle istituzioni politiche e alla teoria dei processi di produzione della normatività giuridica. Rispetto a questo scenario, sembra che la teoria politica abbia eletto la nozione di governance a idea privilegiata per descrivere i mutamenti delle interazioni tra istituzioni politiche e interessi presenti nella società. Per queste ragioni, l'analisi condotta nel libro si rivolge ai contesti istituzionali in cui il principio politico-normativo della governance è venuto affermandosi, assumendo il significato che ne connota il suo utilizzo attuale.
Muovendo da una critica di fondo alla "sociologia della globalizzazione", nella misura in cui essa più che un'analisi del presente si svela come un progetto politico-culturale, si tenta di cogliere i punti essenziali che sfidano la filosofia politica dei nostri giorni, ponendo l'accento sulla persistenza della centralità politica e giuridica dell'istituzione statale. In tale prospettiva, quello che nel volume viene chiamato il "paradigma della governance " appare come una proposta teorica che, nel configurarsi come strumento per il superamento delle contraddizioni della democrazia rappresentativa, sembra celare un potente meccanismo di neutralizzazione della conflittualità presente nelle società contemporanee e di spoliticizzazione dello spazio collettivo.

Giovanni Messina , dottore di ricerca in Filosofia del diritto, Teoria generale del diritto e Filosofia della politica presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", svolge attività di collaborazione alla didattica e alla ricerca per le cattedre di Filosofia del diritto e Metodologia della scienza giuridica nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Catania. Ha precedentemente pubblicato Contraddizioni e aporie dell'universalismo giuridico contemporaneo (Giuffrè, 2004).



Premessa
Introduzione
La scienza giuridica nella sociologia della globalizzazione
(Per una panoramica contemporanea; Vertigine del mutamento; La condizione attuale della scienza politico-giuridica; La frammentazione dei luoghi della decisione; La governance come nuovo paradigma politico-sociale; La costellazione politico-istituzionale della governance; Il posto della teoria giuridica nella congiuntura della fine della politica)
La rivoluzione amministrativa e le riconfigurazioni del governo locale
(La trasformazione della pubblica amministrazione; La fine del compromesso socialdemocratico; I limiti d'efficienza e democraticità del nuovo modello amministrativo; La governance di una società/network; Una nuova idea di regolazione per l'era del governo globale/locale; La devolution amministrativa come strategia democratica; Note critiche sulla retorica della democrazia e della governance a rete)
La "good governance" delle istituzioni internazionali e il passaggio alla società transnazionale: la governance senza government
(La buona amministrazione e il rule of Law come ideali della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale; Omogeneizzazione giuridica e uniformazione economica; Globalizzazione come rete sociale planetaria: la governance delle Nazioni Unite e la società civile globale; La società civile come spazio dell'agire comunicativo (globale); Dal paradigma internazionale al paradigma transnazionale; La governance come paradigma della globalizzazione; L'immaginario giuridico della spazialità planetaria; La teoria della global governance (dentro la tenaglia della globalizzazione); Ritorno al medioevo o al futuro (Stato) post-moderno?; Il vicolo cieco di un ordine mondiale senza governo; Uno sguardo severo al cosmopolitismo contemporaneo (per piccoli passi verso un mondo più giusto))
L'assetto istituzionale europeo come messa all'opera di una politica del governo e del diritto a rete
(Una sfida per la scienza giuridica; La questione democratica dell'Europa; Un laboratorio istituzionale. Organizzazione multilivello o network-polity?; La governance nel dibattito europeo; Il lessico delle istituzioni comunitarie; L'idea deliberativa come nuova forma regolativa; Le ambiguità di un nuovo paradigma della politica e del diritto)
Il diritto come dispositivo della governance
(Pluralismo sociale ed esplosione dello spazio politico; Il pluralismo giuridico come complicazione del paradigma moderno; I caratteri del diritto nell'epoca della post-politica; Il nuovo ius mercatorum come paradigma della privatizzazione del diritto (La deterritorializzazione del diritto); Il diritto giurisprudenziale come fulcro della globalizzazione giuridica (la delegificazione del diritto); Le autorità amministrative indipendenti (la depoliticizzazione del diritto); Il diritto globale come governance; Il diritto della governance al servizio dell'economia globalizzata)
Il diritto debole come esplosione del progetto giuridico moderno
(Il diritto della governance come regolazione apolitica; Il linguaggio transnazionale dei diritti. Ritorno al passato o trionfo del presente?; Eclissi del diritto statale o essenza pluralistica del fenomeno giuridico?; La forma giuridica come schema di comunicazione; La governance come autoreferenzialità giuridica della sfera economico/privata; Post-moderno del diritto o inveramento della Modernità?; Il diritto come medium: l'epifania del moderno; Oltre la rappresentanza)
Bibliografia.

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