La storia culturale dell'uomo è caratterizzata dal fenomeno organizzativo.

Perché nascono le organizzazioni? Quali i loro obiettivi? La socioanalisi sostiene che le organizzazioni nascono per due scopi fondamentali: il raggiungimento del compito primario e la difesa dei membri dell'organizzazione dalle ansie originarie di base.

Come nella favola raccontata da Freud del gruppo dei porcospini che, in una gelida giornata d'inverno, per riscaldarsi si avvicinano reciprocamente, ma allorché si accostavano erano respinti dai loro stessi aculei e allorché si allontanavano erano costretti nuovamente ad avvicinarsi per proteggersi dal freddo, così nelle organizzazioni la dualità degli obiettivi si traduce sovente in fonte di instabilità. L'uso dell'organizzazione da parte dei suoi membri (di per sé legittimo e necessario) quando supera certi livelli non solo provoca un eccessivo dirottamento di risorse dal compito primario, ma, rendendone molto problematico il conseguimento, origina ansie e insoddisfazioni tra gli stessi individui (sotto forma di conflitti tra capacità e mansione, autonomia e dipendenza, responsabilità e ruolo).

Chiarendo l'origine e la motivazione che sottostanno al manifestarsi di simili fenomeni degenerativi, proponendosi come agente di cambiamento per il recupero di equilibri non utopici ma compatibili con i vincoli in cui l'organizzazione è inserita, la socioanalisi è insieme momento di riflessione e proposta di intervento per quanti gestiscono "sistemi complessi" (dalle aziende alle istituzioni pubbliche). In anni in cui i temi del mutamento organizzativo sono diffusamente penetrati anche nel nostro paese, la socioanalisi (di cui il volume offre una presentazione chiara e facilmente accessibile) costituisce una guida e un punto di riferimento estremamente ricco di possibilità e di indicazioni operative tuttora da sfruttare.

L. Pagliarini, laureato in filosofia, psicologo sociale e psico-socioanalista. Ha ricoperto incarichi di insegnamento in istituti universitari e di specializzazione. Svolge attualmente la sua attività come libero professionista, come consulente e come partecipante a gruppi di lavoro focalizzati. Autore di numerosi saggi ma soprattutto di elaborati nascenti dal vivo delle esperienze di formazione e di interventi (e perciò non pubblicati), sta oggi portando a termine un'opera di sintesi del suo pensiero e della sua prassi.

A.M. Bertolotti, laureata in scienze politiche presso l'Un. Statale di Milano, ha fatto esperienze come psicologa sociale in istituzioni pubbliche e private nell'ambito della formazione di operatori sanitari, sociali e di quadri sindacali. E' coautrice del volume Socioanalisi del sindacato (Roma 1980).

D. Forti, laureato in filosofia presso l'Un. Statale di Milano, è esperto di formazione di operatori sociali, insegnanti, quadri sindacali e aziendali e svolge attività di ricerca e di consulenza nel campo dello sviluppo organizzativo, su cui ha scritto vari articoli. E' coautore del volume Socioanalisi del sindacato (Roma 1980).

G. Varchetta, laureato in giurisprudenza presso l'Un. Statale di Milano, formazione successiva d'indirizzo psicosociologico, è dirigente industriale e responsabile da alcuni anni del dipartimento di formazione e sviluppo organizzativo dell'Unilever Italia. Autore di numerosi articoli su problemi di formazione degli adulti e di comportamento organizzativo, è da tre anni vice-presidente dell'Aif, Associazione Italiana Formatori.

Gli autori sono membri della Cooperativa di psico-socioanalisti e formatori, promossa da L. Pagliarini al fine di sviluppare l'elaborazione teorica e applicativa della socioanalisi.