Verso un'architettura ecocentrica

Daniele Vadalà

Verso un'architettura ecocentrica

Il volume tenta di individuare alcuni tratti comuni in esperienze di progettazione che, dispiegandosi in regioni molto diverse della Terra, in contesti territoriali eterogenei, possono tuttavia ritrovarsi dentro un paradigma che possiamo definire ecocentrico. L’idea di radunare questi diversi apporti sotto la definizione di progettazione ecocentrica estrapolandone alcuni principi comuni intende cogliere la novità di questi approcci progettuali, nonché la promessa di un futuro più umano e di un ruolo davvero centrale dell’architettura nella trasformazione dell’ambiente costruito.

Edizione a stampa

27,00

Pagine: 208

ISBN: 9788891759207

Edizione: 1a edizione 2020

Codice editore: 1098.2.33

Disponibilità: Discreta

Pagine: 208

ISBN: 9788835100089

Edizione:1a edizione 2020

Codice editore: 1098.2.33

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 208

ISBN: 9788835100294

Edizione:1a edizione 2020

Codice editore: 1098.2.33

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

L'aggettivo "ecocentrico" sembrerebbe alludere ad un atteggiamento che intenda contrapporsi a quello 'egocentrico' di cui sono accusati i protagonisti dell'architettura internazionale.
In realtà l'architettura non può rinunciare a rappresentare le istanze di gruppi sociali ed attori economici che continuano a raffigurare le forze trainanti dell'economia mondiale; al tempo stesso va rilevato come un altro modo di fare architettura stia crescendo d'importanza, acquisendo una diffusione planetaria.
Questo secondo modo di intendere la progettazione architettonica - che si può definire ulteriore anziché altro, nel senso che si aggiunge piuttosto che essere alternativo a quello dell'architettura globalizzata - non è tanto legato alla rappresentatività di grandi istituzioni pubbliche o private, quanto agli sforzi di attori e committenti meno incisivi nel panorama dell'economia globale, ma ben più partecipi nelle realtà locali.
È grazie al loro essere parte di quanto succede intorno che queste architetture stanno facendo da battistrada ad un'idea della progettazione capace di rimettere al centro le ragioni profonde di un'attività, spesso vista come un fatto tecnico o tutt'al più d'immagine, che appare invece sempre più necessaria a dare una direzione ai bisogni innati di riconoscimento, radicamento e rappresentazione propri delle società umane.
L'obiettivo che si intende perseguire in questo testo è quello di individuare alcuni tratti comuni in esperienze di progettazione che, pur dispiegandosi in regioni molto diverse della Terra, in contesti territoriali eterogenei, possono tuttavia ritrovarsi dentro un paradigma che possiamo definire ecocentrico.
L'idea di radunare questi diversi apporti estrapolandone alcuni principi comuni vuole portare a cogliere la novità di questi approcci progettuali, nonché a realizzare la promessa che vediamo contenuta in essi di un futuro più umano e di un ruolo veramente centrale dell'architettura nella trasformazione dell'ambiente costruito.

Daniele Vadalà, dopo la laurea in architettura (Reggio Calabria, 2001) e le esperienze di ricerca al Politecnico di Cracovia (2002 e 2005), ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria edile (Messina, 2010). Docente a contratto di Storia dell'architettura contemporanea a Reggio Calabria (2010-2011) e a Catania (2013-2017), si è anche occupato di recupero urbano-ambientale e progettazione sostenibile, insegnando nei master di II livello in Etica e sicurezza ambientale (Università Pontificia San Bonaventura di Roma) e Diagnosis and Repair of Buildings (Università di Reggio Calabria - Consorzio Erasmus Mundus Emdireb) e conseguendo nel 2014 il Premio Canada-Italia per l'innovazione. Da settembre 2018 è funzionario architetto presso il Servizio V, Tutela del Paesaggio, Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MIBAC.

David Rifkind, Prefazione. Verso una critica intersezionale dell'architettura
Premessa. Un modo ulteriore di fare architettura
Parte I. Le teorie
Ecocentrismo e dintorni
Presupposti teorici: Ingold, Gropius, Jacobs, Shrivastava
Architettura come processo industriale e rito fondativo
Verso un'architettura ecocentrica
Parte II. Le opere
I frutti maturi della modernità: Gilles Perraudin, Hervé Brugoux, Patrick Dujarric, Glenda Kapstein
Europan generation: uno sguardo paneuropeo sulla città contemporanea
Dopo il welfare state: l'abitare collettivo al tempo della crisi
La casa unifamiliare: punto di vista sul mondo
Nuovi spazi per il terziario e l'educazione
Oltre il mercato: nuovi luoghi per il commercio
Oltre il museo: tempo libero e parchi culturali
Passaggi e paesaggi: infrastrutture ecocentriche per lo sviluppo locale
I luoghi della cura
I luoghi dello spirito
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi.

Contributi: David Rifkind

Collana: Nuova Serie di Architettura

Argomenti: Progettazione architettonica e urbana

Livello: Studi, ricerche

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