In un continente diviso

A cura di: Francesco Caccamo

In un continente diviso

L'Italia, l'Europa orientale e la discesa della cortina di ferro

Il volume si concentra sulle «rivoluzioni comuniste» del secondo dopoguerra. La formazione del blocco sovietico e l’affermazione di regimi comunisti rappresentarono un tornante decisivo per l’Europa orientale e per l’intero continente. Emergevano dilemmi con i quali la classe dirigente e l’opinione pubblica si sarebbero confrontate per decenni: quale atteggiamento adottare nei confronti dell’egemonia di Mosca in Europa orientale, di fronte ai tentativi di resistenza posti in essere dalle popolazioni locali, con quali parametri valutare i nuovi sistemi politici affermatisi a Est.

Pagine: 284

ISBN: 9788835125266

Edizione:1a edizione 2021

Codice editore: 11792.3

Informazioni sugli open access

Il volume si concentra su quelle che Milan Kundera ha definito "le rivoluzioni comuniste" del secondo dopoguerra; o meglio, "queste strane pseudorivoluzioni, importate dalla Russia e compiute sotto la protezione dell'esercito e della polizia", eppure "piene di psicologia rivoluzionaria autentica...vissute dai loro aderenti con grande pathos, entusiasmo e fede escatologica in un mondo assolutamente nuovo". Senza dubbio la formazione del blocco sovietico e l'affermazione di regimi caratterizzati dal predominio dei partiti comunisti in ogni sfera della vita pubblica rappresentarono un tornante decisivo non solo per la cosiddetta Europa orientale, ma per l'intero continente. Anche in Italia le ripercussioni furono notevoli. Uomini di governo e diplomatici seguirono con grande attenzione gli sviluppi in corso nella regione sulla quale stava calando la cortina di ferro, con lo sguardo rivolto alle fondamentali scelte con cui l'Italia era chiamata a confrontarsi, tanto sul piano interno quanto su quello internazionale.
Anche in una prospettiva di più lungo periodo emergevano dilemmi con i quali la classe dirigente e l'opinione pubblica nostrane si sarebbero confrontate per decenni: quale atteggiamento adottare nei confronti dell'egemonia di Mosca in Europa orientale, come comportarsi di fronte ai tentativi di resistenza posti in essere dalle popolazioni locali, con quali parametri valutare i nuovi sistemi politici affermatisi a Est.

Francesco Caccamo è professore associato di Storia dell'Europa orientale all'Università di Chieti-Pescara. Tra le sue ultime monografie figurano Odissea arbëreshe. Terenzio Tocci tra Italia e Albania, Soveria Mannelli 2012, e La Cecoslovacchia al tempo del socialismo reale. Regime, dissenso, esilio, Roma 2017. Di recente ha curato, insieme a un gruppo di studiosi dell'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, il quarto volume della raccolta di documenti sui rapporti tra la Cecoslovacchia e la Santa Sede, Ceskoslovensko a Svatý stolec, Praha 2020.

Francesco Caccamo, Una premessa: sulle kunderiane rivoluzioni o pseudorivoluzioni comuniste e sul loro impatto per l'Italia
Fabio Bettanin, Stalin, la Guerra fredda e l'invenzione dell'Europa orientale
Luciano Monzali, Pietro Quaroni e la politica estera sovietica 1944-1947
Francesco Guida, La tattica del salame: la presa di potere comunista in Ungheria
Francesco Caccamo, L'affermazione dei regimi comunisti considerata dagli osservatori di Praga e Varsavia
Giuliano Caroli, Italia e Romania, destini opposti all'alba della Guerra fredda
Alberto Basciani, Satelliti nella bufera. Romania e Bulgaria tra sovietizzazione e purghe: analisi e impressioni della diplomazia italiana
Massimo Bucarelli, Tentativi di Ostpolitik in Adriatico: l'Italia e la trasformazione socialista della Jugoslavia
Antonio D'Alessandri, L'instaurazione del regime comunista in Albania e il crepuscolo delle relazioni italo-albanesi
Gli autori
Indice dei nomi.

Contributi: Alberto Basciani, Fabio Bettanin, Massimo Bucarelli, Giuliano Caroli, Antonio D'Alessandri, Francesco Guida, Luciano Monzali

Collana: Temi di storia - Open Access

Argomenti: Filosofia, Letteratura, Linguistica, Storia

Potrebbero interessarti anche