Un'etica fondata sul «dover essere» dell'uomo ed una ricognizione «funzionalistica» del sapere moderno che all'uomo costantemente si richiama come sua base storica sono i poli entro i quali si sviluppano i saggi che compongono il presente volume.

Quasi tutti prendono lo spunto dalla riflessione che su questi stessi temi condusse a lungo Mario Rossi, al quale il libro è dedicato a dieci anni dalla scomparsa.

Nicolao Merker traccia un'ampia biografia intellettuale del filosofo. Giuseppe Prestipino mette a raffronto l'etica deontologica di Rossi con l'ontologia sociale di G. Lukács; mentre sull'«umanismo» di tale etica si sofferma Luigi M. Lombardi-Satriani in relazione alla «vocazione» filosofica dell'antropologia. Sullo sfondo di Cultura e rivoluzione (l'opera più importante di Rossi) si muovono poi Mario Alcaro (l'esistenza fisica degli individui come prius etico, oltre che ontologico), Andrzej Nowicki (consonanze con la «filosofia della cultura» del pensatore marxista), Romeo Bufalo (possibili applicazioni del «funzionalismo storico» alla storiografia filosofica) e Sergio Rossi («deontologia» e beni culturali). Chiudono il volume un panorama del marxismo teorico contemporaneo di Antimo Negri e una bibliografia degli scritti del filosofo curata da Gaspare Bottari.

Romeo Bufalo è ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia dell'Università della Calabria. Si è finora occupato dello strutturalismo francese (con altri, Dopo Althusser, Catanzaro, 1982), del pensiero di Della Volpe (con altri, Il marxismo e la cultura meridionale, Palermo, 1984; La forma del sentimento, Roma, 1984), e della filosofia di Diderot.