Dal picaro al gentiluomo

Paolo Getrevi

Dal picaro al gentiluomo

Scrittura e immaginario nel Seicento narrativo

Edizione a stampa

44,00

Pagine: 384

ISBN: 9788820446406

Edizione: 1a edizione 1986

Codice editore: 1052.3

Disponibilità: Fuori catalogo

Destino curioso quello della narrativa secentesca. Cancellata nel Settecento dalla generale censura contro il barocco, subì in seguìto i sospetti arcigni dello storicismo. Più di recente, il genere resta come un fantasma anche nelle più stimolanti indagini sui percorsi del romanzo occidentale, di un Bachtin per esempio. Eppure il Seicento è stato chiamato il secolo del romanzo, una macchina letteraria che in quei decenni miete i massimi successi in termini di editoria, di pubblico, di traduzioni.

Venezia si colloca al centro dì un tale universo a cui imprime i moti del suo mercato culturale ancora vivacissimo. La laguna veneta diventa una mecca per tantissimi scrittori. Imperversano le opere di Biondi, Loredan, Pallavicino, Pona. Sono personaggi i cui comportamenti esemplificano la sequenza di modelli intellettuali determinanti. In una ricchezza inusitata di testi e di rapporti, le ideologie esoteriche si mescolano alle finzioni libertine, i linguaggi accademici si coniugano ai paradigmi scientifici. La scrittura narrativa finisce allora con lo svelare sotto la maschera delle sue bizzarrie una trama di ben palpabili sonde politiche. Il romanzo italiano diventa una finestra da cui affacciarsi sull'Europa dilaniata dagli scontri orrendi della guerra dei trent'anni. Il dominio francese sostituisce quello spagnolo e tra le stragi di un secolo di ferro si può cogliere un anello decisivo della formazione antropologica del moderno.

Paolo Getrevi è ricercatore nell'Istituto d'italianistica del Magistero di Verona. Ha pubblicato: "Ideologia e metafora nel primo Tozzi: tra Nordau e Poe" (1978), "Libertinismo e romanzo a Venezia: il caso di Ferrante Pallavicino" (1979), "Da Tozzi a Tozzi" (1980), "'La maschera iatropolitica': un momento libertino di Francesco Pona" (1980), "Tozzi e 'La Torre"' (1981), "Nel prisma di Tozzi. La reazione, il sangue, il romanzo" (Napoli, Liguori 1983), "Romanzo e traduzione nel Seicento. Il caso Pona/Barclay" (1983), "1881-1923: romanzo e paradigma" (1983), "Dalla Toscana a Venezia: l'itinerario della sposa cucita" (1983), "La passeggiata del cadavere" (1985), "Breve galoppo nel romanzo" (1986). Ha in corso di stampa un volume sulla librettistica sei-settecentesca e sta curando per l'Istituto ferrarese di Studi rinascimentali l'edizione del cinquecentesco "Manoscritto del Sarto".

Introduzione
Peste, guerra, ideologia cinquant'anni per
Il romanzo
Nota di lettura
1. L'Europa esoterica di Biondi
1. Antropologia nobiliare
2. Narrativa e astrologia
3. Il «nuovo culto»
4. La dama bendata
Note
2. Il primato veneziano di Loredan
5. Wallenstein/Adamo
6. La tragedia edenica
7. La fama e la politica
8. «Ex ignoto notus»
Note
3. Il ghigno del nichilista
9. Una vita in scena
10. Ermafroditismo a corte
11. L'eros e il nulla
12. La «peste de' libri»
Note
4. Il medico traduttore
13. Organismo e macchina
14. Un pastiche anatomico-politico
15. «Grandem fabulam historiae instar ornabo»
16. «I misteri altissimi»
Note
5. Dal picaro al gentiluomo
17. Cloramindo apprendista re
18. Il mito del vincitore inglese
19. Le «ricette in lingua catalana»
20. «La traduzione non è facile fatica»
Note
Conclusione
Realismo mancato
Indice bibliografico delle opere
Indice bibliografico della critica


Contributi:

Collana: Letteratura

Argomenti: Letteratura

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