Con una impostazione manualistica, riscontrabile negli otto brevi capitoli che, in termini concisi ma densi, delineano i tratti delle teorie oggi più discusse nei campi della sociologia della devianza e della criminologia, questo volume offre una sorta di "prontuario", a disposizione degli studenti e degli operatori del settore.

La trattazione si sofferma in particolare sulle critiche opposte ed opponibili ad ogni singola teoria. Al di là di discutibili mode, il lettore è invitato a "giudicare" le teorie sulla base dello statuto empirico dei loro enunciati, e non di eventuali capacità "evocatrici". Ciò che si propugna è la maturazione di un giudizio ragionato, autonomo, e , si vorrebbe forse dire, in una certa misura anche "sofferto". Del resto la sociologia della devianza impiega oggi una più rigorosa metodologia che da un lato responsabilizza l'intento di edificare nuovi paradigmi, dall'altro vaglia talune presunte "verità" e vale a mostrarne le fondamenta precarie o a volte addirittura inesistenti.

Giovanni Gennaro è ordinario di Sociologia generale nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Catania. In precedenti volumi ha trattato temi attinenti alla devianza; alla cultura politica di un contesto meridionale; al problema della droga; al problema degli extracomunitari. Ha pubblicato inoltre numerosi saggi sui più diversi argomenti: dalla condizione anziana al potere nella teoria sociale, dai diritti umani ai problemi di mutamento sociale, dalla modernizzazione individuale al tema della criminalità organizzata.