La Normale di Pisa.

Paolo Simoncelli

La Normale di Pisa.

Tensioni e consenso 1928-1938

Edizione a stampa

30,50

Pagine: 240

ISBN: 9788846404053

Edizione: 1a edizione 1998

Codice editore: 1573.223

Disponibilità: Discreta

Il volume ricostruisce le vicende del primo decennio di vita della Normale di Pisa, dalla riorganizzazione fattane da Gentile nel 1928, fino alle leggi razziali, per costituirla "semenzaio degli educatori per le classi dirigenti della nuova Italia". E proprio il rigore degli studi voluto da Gentile, la spronata filologia anti auctoritates, e dunque la tolleranza intellettuale, fece progressivamente nascere all'interno della Scuola un variegato dissenso contro cui insorsero invano ministri dell'Educazione Nazionale, gerarchi locali ed esponenti della vecchia classe accademica liberale e radicale, opportunisticamente convertitisi ad un rigoroso fascismo per ostacolare le sgradite "chiamate" in Normale, promosse da Gentile, di grandi studiosi come Tonelli e Pasquali già firmatari del "manifesto Croce".

Una generazione di studenti filtrata dal rigore della Normale gentiliana è così colta nel suo formarsi intellettuale, nel suo "dissenso", ma anche nel suo (ora taciuto) "consenso". Un dissenso culturalmente combattuto da Delio Cantimori che appare invece l'alfiere del giovane consenso intellettuale all'intero progetto gentiliano di rifondazione morale-intellettuale italiana.

L'incantesimo pisano di quei margini di tolleranza intellettuale garantiti da Gentile non paradossalmente svanì con la fine della guerra. Agli anni 1944-49 è dedicata l'Appendice del volume. L'aggressione democristiana alla cultura ebbe allora a Pisa, nella roccaforte della tradizione idealista, un laboratorio tristemente privilegiato; anzi, un vero e proprio poligono, date le violenze personali perpetrate a danno d'antifascisti della prima ora, financo da parte di "padri costituenti". Non per accadimento episodico. Colpire, infatti, quel metodo di rigore negli studi, disarticolare l'intero sistema scolastico, era strumento necessario per la corruzione morale della società italiana e garanzia di stabilità politica per il nuovo regime.

Paolo Simoncelli (Roma, 1950) è professore ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma "La Sapienza". Ha pubblicato presso la nostra casa editrice vari titoli nelle collane di Letteratura e Storia. Da ultimo Cantimori, Gentile e la Normale di Pisa. Profili e documenti, 1994, complemento a questo volume conclusivo d'un ciclo di studi sulla Normale dal fascismo alla democrazia cristiana.

Dal1"'antica" alla nuova Normale
Tensioni politiche e accademiche
La "rete" di Capitini e il consenso di Cantimori
I1 rifiuto dell'uscita di sicurezza
Di un primo epilogo
La retrodatazione del discorso inaugurale della "nuova" Normale
Sirene pisane per Baglietto?
La Normale a pieno regime
Scelte politiche e percorsi individuali
Appendice - 1944- 1949 (Un fil rouge. Cantimori, Gentile, Capitini; Del mancato "giuramento" dei professori nella Rsi; Polemiche ed epurazioni; L'aggressione democristiana; Epilogo: Augusto Mancini.; Post res perditas: Russo e Gentile).

Collana: Storia/studi e ricerche

Argomenti: Storia politica e diplomatica

Livello: Studi, ricerche

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