La buona compagnia.

Anna Capelli

La buona compagnia.

Utopia e realtà carceraria nell'Italia del Risorgimento

Edizione a stampa

43,50

Pagine: 384

ISBN: 9788820424565

Edizione: 1a edizione 1988

Codice editore: 1573.99

Disponibilità: Fuori catalogo

Come oggi, anche nella prima metà dell'Ottocento le condizioni delle carceri e del carcerati costituivano argomento di appassionati dibattiti tra gli intellettuali Italiani. Ad attrarre l'attenzione dei funzionari governativi, dei giuristi, dei medici e degli architetti di allora non erano soltanto le condizioni di degrado e di sovraffollamento delle strutture esistenti o il trattamento crudele cui erano sottoposti i reclusi, quanto piuttosto due modelli di disciplina carceraria - entrambi di derivazione anglosassone - che sembrarono offrire risposte ideali alle funzioni punitive e rieducative assegnate alla pena detentiva. Le due regole, che proponevano l'una l'isolamento totale del detenuti anche per molti anni, l'altra la loro coabitazione nel silenzio più assoluto, suscitarono discussioni serrate, delle quali presero poi le mosse le esperienze di riforma varate in quegli anni In diversi Stati italiani, con la costruzione di edifici cellulari e sperimentazioni delle nuove metodologie.

Sulla scorta di un ampio materiale bibliografico e archivistico il volume ricostruisce dunque questo dibattito teorico, ponendolo a confronto continuo con la realtà carceraria, anteriore e successiva alle riforme risorgimentali. Ne emerge una riletture in chiave Inedita del pensiero liberale ottocentesco, che si avviava a ripensare l'idea di individuo e di libertà anche attraverso il problema dell'esclusione, e al tempo stesso si disegna Il profilo - eterogeneo, frammentato e contraddittorio delle Istituzioni penitenziarie moderne, quali noi oggi le conosciamo.

Anno Capelli (Milano, 1958), dottoranda di ricerca presso l'Università di Milano, si occupa di storia della società Italiana tra Ottocento e Novecento. Ha pubblicato alcuni saggi su "Storia in Lombardia" e collabora a «Società e storia».

Introduzione
Tavola delle abbreviazioni
1. Le carceri italiane negli anni della Restaurazione (1815-1838) Premessa
Normativa e realtà carceraria nel Regno Lombardo-Veneto
Il Regno di Sardegna
La legislazione
Le carceri giudiziarie
Le case di pena: l'esperienza di Saluzzo
I primi provvedimenti nell'età di Carlo Alberto
I bagni penali
I Ducati di Parma e di Modena
Il Granducato di Toscana
Gli Stati Pontifici
Legislazione penale e realtà carceraria
Le case di correzione per le donne e per i minori
Il Regno delle Due Sicilie
La legislazione
Le carceri
I bagni penali
2. La nascita dei sistemi penitenziari
Le origini settecentesche della scienza penitenziaria
I modelli americani: Philadelphia e Auburn
La diffusione in Europa delle nuove discipline di internamento: dibattito e sperimentazioni
3. Il dibattito italiano sui modelli penitenziari L'esigenza di riforma
L'opera di Petitti di Roreto
L'approccio di Petitti alla questione penitenziaria
1837: il principio di classificazione dei detenuti
1838: la mediazione tra Auburn e Philadelphia
1840: una compiuta proposta di riforma
Le opzioni penitenziarie carloalbertine
La corrente filadelfiana
Il contributo di Carlo Cattaneo
La divisione in schieramenti contrapposti
Il conflitto tra Auburn e Philadelphia
Il prezzo delle riforme
Tecniche rieducative a confronto
Penitenziarismo e cattolicesimo
La tutela della salute
4. La « questione igienica » e i congressi degli scienziati
1841: il congresso di Firenze
1842: il congresso di Padova
1843: il congresso di Lucca
5. L'età delle riforme (1838-1860) Il Regno di Sardegna
Il correzionale minorile della « Generala »
I nuovi penitenziari
Punti di vista differenti
Le carceri giudiziarie
Il Granducato di Toscana
Il regime della « buona compagnia »
La riforma della riforma
Gli altri Stati italiani
Il Regno Lombardo-Veneto
I Ducati di Parma e di Modena
Gli Stati Pontifici
Il Regno delle Due Sicilie
Codici a confronto
Conclusioni
Indice dei nomi


Collana: Storia/studi e ricerche

Argomenti: Storia sociale e demografica

Livello: Studi, ricerche

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