Quest'antologia è il risultato di una ricognizione alle origini della psicologia come disciplina scientifica, per metterne in luce i presupposti teorici. Consente l'accesso diretto alle fonti, presentando le opere di alcuni fra i maggiori studiosi che, da ambiti teorici anche molto diversi, pure si interrogarono sullo stesso oggetto di studio - il nesso fra sistema nervoso e comportamento umano - e contribuirono al definirsi di una specifica area disciplinare. Guardare ai modi in cui storicamente la psicologia si è definita, affermata e sviluppata come disciplina scientifica, è determinante per poterne cogliere la specificità e l'attuale ricchezza, a volte anche contraddittoria, di impostazioni e metodi. È opportuno quindi andare oltre la concezione della psicologia come scienza preparadigmatica, e dunque non epistemologicamente unitaria, per poterne leggere l'eclettismo metodologico, l'articolazione interna, come la caratterizzazione necessariamente sfumata e pluristratificata di un ambito teorico assolutamente peculiare. Un ambito teorico profondamente segnato dalla specificità del suo oggetto: il comportamento umano e le funzioni psichiche in tutta la loro vasta gamma, dall'istinto e l'emozione alla capacità di astrazione, alla memoria e alla pianificazione del comportamento.

La Gran Bretagna degli anni '50-'70 dell'800 è stata notoriamente la "culla" di molti dei cambiamenti teorici e delle svolte concettuali alla base dell'immagine dell'uomo propria della scienza contemporanea, in primo luogo quella prodotta dalla teoria dell'evoluzione. Gli autori che questa antologia ripropone sono fra i maggiori esponenti del clima intellettuale vittoriano, e i loro testi, quasi tutti tradotti per la prima volta in italiano, delineano uno scenario culturale che contribuì in maniera notevole a produrre la concezione contemporanea del vivente.

Carmela Morabito insegna Storia della psicologia presso l'Università di Parma. Specializzata in Storia della scienza, negli ultimi anni si è dedicata alla storia delle neuroscienze svolgendo un lavoro storiografico di ricostruzione e analisi dei modelli e delle teorie formulate nel corso degli ultimi due secoli per la spiegazione del nesso sistema nervoso-comportamento, cervello-mente. Attualmente si occupa dell'apporto dei neurofisiologi italiani del primo Novecento alla psicologia fisiologica. È autrice di numerosi saggi e articoli sulla storia delle neuroscienze, ed ha pubblicato, per i nostri tipi, il volume La cartografia del cervello. Il problema delle localizzazioni cerebrali nell'opera di David Ferrier fra fisiologia, psicologia e filosofia (1996).