Per tre lustri il distretto industriale protese è stato assunto come un caso paradigmatico di un capitolo dello sviluppo economico italiano: il suo successo presentava, come in una riproduzione in miniatura, tutti i più importanti ingredienti dell'affermazione dei sistemi locali di piccole imprese.

Nella seconda metà degli anni '80 la performance del sistema industriale protese ha perso di smalto; il suo dinamismo si è appannato e una serie di nodi complessi ne sta frenando i processi di modernizzazione. Nelle smagliature di uno dei casi più brillanti di successo commerciale sulle arene internazionali e di mobilitazione di risorse a livello locale, si scoprono alcuni limiti legati od uno sviluppo collettivo che ha attinto copiosamente dalle opportunità del contesto in cui operava senza preoccuparsi di generarne di nuovi.

Nonostante queste modificazioni, l'immagine del distretto protese è rimasta ancorato al periodo della crescita «rampante». Il volume presento i risultati di un lavoro di ricerca che si è preoccupato di rendere più aderente alla realtà sottostante le rappresentazioni del distretto industriale protese. l'attenzione è rivolta ad esaminare il modo in cui Prato sta reagendo di fronte olio diffusione delle nuove applicazioni tecnologiche, alla rilocalizzazione delle produzioni tessili, all'affermazione di codici di consumo più personalizzati. l'aspetto più avvincente sul quale la «rilettura» di questo fortunato cose study cerco di fare luce riguarda la congruità delle strutture organizzativi tipiche dei distretti industriali per operare nei nuovi scenari competitivi che si stanno delineando sui mercati internazionali.