Il dibattito in corso tra gli esperti, le parti sociali e gli organi di governo in materia di parità tra i sessi sul lavoro, sembra aver trovato nella necessità di promuovere interventi di sostegno al lavoro femminile, un solido punto di convergenza.

L'inefficacia della legge di parità n. 903 del 1977, causata dai suoi limiti interni e dalla sua scarsa applicazione pratica, si manifesta in molti modi: nel persistere della segregazione professionale orizzontale e verticale, nella difficoltà, per le donne, di ,fare carriera», nei differenziali retributivi e nel tasso di disoccupazione femminile che si mantiene più elevato di quello maschile, nonostante l'entrata in massa delle donne sul mercato del lavoro.

Anche in Italia perciò sembra che per rimuovere e sopprimere le discriminazioni, più o meno palesi, che svantaggiano le lavoratrici, sia necessario avviare una strategia di "azioni positive", come avvenuto in altri paesi. Con questo termine si comprendono una serie di interventi eterogenei aventi in comune la capacità di riqualificare e valorizzare le risorse femminili e di promuovere l'occupazione mista.

Nel nostro paese oggi non esiste una legislazione che contempla l'adozione, qualora se ne rivelasse la necessità, di, piani di "azioni positive".

Tuttavia «azioni positive» possono essere promosse in via negoziale. Con tale modalità sono state avviate, in via sperimentale, alcune delle esperienze in corso più note: Perfetti, Lanerossi, Bnl, ecc. L'introduzione negli ultimi accordi nazionali di lavoro dei pubblici dipendenti, di clausole contrattuali che prevedono l'attivazione di "azioni positive" ad opera della contrattazione decentrata, indica che anche in questa area ci si muove nella stessa direzione. La Provincia di Milano è stato il primo ente locale ad attivare, a livello pratico, un programma per la realizzazione delle pari opportunità. Di tale esperienza si dà in parte conto in questo volume, che raccoglie una serie di contributi di carattere informativo e introduttivo alle diverse questioni accennate. Un volume quindi di particolare utilità, per chi, come gli operatori e gli amministratori del pubblico impiego locale, si accosta per la prima volta ad esse.