Come si vive oggi in Emilia-Romagna? Ci sono delle differenze tra vivere e lavorare in questa regione rispetto ad altre parti d'Italia? E al suo interno, l'Emilia-Romagna è una realtà omogenea, agli occhi dei suoi cittadini?

Queste e altre domande sono state presenti oltre che nelle fasi di preparazione di questo volume, anche nell'insieme delle decisioni che hanno portato la Regione a stipulare una convenzione con l'Istat, l'Istituto Nazionale di Statistica, affinché si allargasse la base campionaria dell'Indagine Multiscopo sulle Famiglie.

L'Istat svolge infatti dalla metà degli anni '80 un'indagine periodica sugli aspetti della vita quotidiana delle famiglie italiane, denominata, appunto, Indagine Multiscopo sulle Famiglie, attraverso la quale si raccolgono informazioni riguardanti l'organizzazione della vita di tutti i giorni e cioè il lavoro, lo studio, gli spostamenti, il consumo dei pasti, l'organizzazione del tempo libero.

Altri aspetti toccati riguardano le condizioni di salute, il ricorso ai servizi, sia pubblici che privati, la partecipazione alla vita politica o a quella delle associazioni oppure, ancora, la valutazione (soggettiva) delle condizioni abitative o della zona di residenza.

Il disegno campionario prevede che le stime di tutti questi aspetti della vita quotidiana abbiano solitamente una significatività statistica su base regionale.

La convenzione tra Istat e Regione ha invece consentito di ampliare il campione relativo all'Emilia-Romagna, andando a intervistare oltre 2.500 famiglie, per un totale di 6.600 persone e producendo delle stime anche per le nove province dell'Emilia-Romagna.

Il volume presenta dunque - per la prima volta - i risultati di quest'indagine a "campione allargato".