Partendo dalla teoria dell'attaccamento e dalle recenti riflessioni ad esse connesse, le autrici propongono una rilettura pedagogica dell'inserimento dei bambini più piccoli al nido come occasione relazionale forte, nella quale l'educatrice può pensare spazi, tempi e strategie per il "sostegno" della relazione madre bambino; riflettono criticamente sul nesso tra ricerca e formazione, indagano e discutono la complessità dell'essere genitori oggi e, nel presentare il percorso di ricerca, danno la parola alle madri e alle educatrici coinvolte nelle esperienze del "lasciarsi e ritrovarsi" che quotidianamente segnano la condivisione della cura e dell'educazione dei bambini.
Tracciando una linea di continuità tra le tante esperienze relazionali vissute al nido, la ricerca interroga i contributi teorici della teoria dell'attaccamento per rileggere l'esperienza dei primi ingressi dei bambini, intreccia percorsi osservativi e avventure interpretative, associa la suggestività delle immagini all'incisività delle testimonianze, registrando, discutendo e interrogando la complessità che i bambini e gli adulti vivono nei contesti educativi. Le testimonianze raccolte raccontano emozioni e consapevolezze; testimoniano stili relazionali e competenze professionali; narrano memorie e ricostruzioni interpretative; riportano storie quotidiane che intrecciano relazioni agite, vissute, rielaborate.
Cosa vuol dire inserire un bambino molto piccolo al nido d'infanzia? Quali sono i cambiamenti che la condivisione dell'educazione e della cura dei bambini introduce nella relazione fra i genitori e i bambini? Quali le competenze professionali richieste agli educatori? Quali i percorsi possibili di sostegno ai genitori?
A queste ed altre domande risponde questo libro che, ripercorrendo la storia dell'inserimento nel dibattito pedagogico italiano, opera una rilettura in chiave interpretativa dei paradigmi della teoria dell'attaccamento per presentare un percorso di ricerca e formazione che ha coinvolto i genitori, i bambini e gli educatori di alcuni nidi d'infanzia del Comune di Modena.
Susanna Mantovani insegna psicopedagogia nella facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Milano Bicocca. Da molti anni studia la prima infanzia in contesti familiari e istituzionali ed è impegnata nella formazione di educatori e insegnanti. Ha curato, tra l'altro, il volume Asili Nido psicologia e pedagogia , Angeli, 1975 e con Anna Bondioli Manuale critico dell'asilo nido , Angeli, 1991; La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi , B. Mondadori, 1995 e con E. Gattico La ricerca sul campo in educazione. I metodi quantitativi , B. Mondadori, 1998.
Laura Restuccia Saitta dirige il Servizio nidi d'infanzia presso il Settore Pubblica Istruzione del Comune di Modena. In tale ambito, si occupa, in particolare, di metodologia della formazione professionale e del lavoro di gruppo. Redattrice della rivista "Infanzia", ha pubblicato, fra l'altro, con P. Bertolini, M. Callari Galli, A. Palmonari, Le ragioni del nido , La Nuova Italia (1988); Infanzia e oltre , La Nuova Italia (1989), con M. Callari Galli, Cultura, Infanzia e Istituzioni pre-scolastiche , la Nuova Italia (1990) e Il presente ricordato Bambini, identità, memoria nei servizi per l'infanzia e nella famiglia , Angeli (1998).
Chiara Bove collabora all'attività scientifica e didattica della cattedra di Psicopedagogia dell'Università degli Studi di Milano Bicocca. È stata Visiting Scholar presso il Department of Education Dell'Università del New Hampshire (Usa). È stata ed è impegnata in una ricerca sulla prima infanzia e, in particolare, in una ricerca cross culturale sull'inserimento al nido in Italia e negli Stati Uniti. Ha condotto attività di formazione per gli educatori e gli insegnanti dei servizi dei servizi per l'infanzia di diverse Regioni Italiane.