L'immagine dello spazio delle società insediate discende da processi psicologici, culturali, del vissuto e dell'esperienza quotidiana. Non può essere perciò costruita attraverso l'analisi morfologica tradizionale: le forme della città e del territorio cambiano perché varia la loro percezione, che è influenzata dalle aspettative e dalle speranze delle società locali.

Per l'organizzazione dello spazio insediativo è evidente la rilevanza delle rappresentazioni che le società locali si creano in relazione agli spazi in cui vivono. È possibile osservare come la divergenza tra le immagini spaziali prodotte dal sapere tecnico con cui si rappresenta, tradizionalmente, il piano e quelle che le società locali si costruiscono rispetto al proprio spazio territoriale, si rifletta negativamente sul processo di pianificazione, quando non vi sono coinvolti i mondi percettivi di una società locale.

Da qui l'esigenza di un mutamento del progetto dello spazio urbano e territoriale che sia in grado di cogliere il rapporto tra percezione e "mondi vissuti" di una società e di incorporare le immagini spaziali degli abitanti di un territorio come requisito costitutivo del processo di piano.

Questo volume esplora differenti modalità di trattamento delle immagini spaziali nell'azione di piano attraverso lo studio di alcune esperienze di pianificazione comunicativa, che sono analizzate con riferimento a posizioni disciplinari proprie della psicologia ambientale ( place-identity, place-attachment e cognitive mapping ) e della geografia socio-culturale (psicogeografia ed espace vécu ). Questo, nell'intento di comprendere il ruolo, l'atteggiamento e l'etica che caratterizzano l'operato del planner quando all'interno del processo di piano "dialogano" sapere tecnico e sapere comune.

Paola Pittaluga insegna Pianificazione territoriale nel Corso di Laurea in Scienze Ambientali dell'Università di Sassari. I suoi interessi di ricerca sono sviluppati nei campi della pianificazione territoriale orientata in senso ambientale e della pianificazione comunicativa. Su questi temi ha pubblicato diversi lavori, tra i quali "La dimensione etica: sfondo e strumenti per il progetto ambientale", in G. Maciocco, G. Deplano, G. Marchi (a cura di), Etica e pianificazione spaziale. Scritti in onore di Fernando Clemente , Angeli, 2000; "Waste Lands, Waste Bodies and the Speed of Liberation", Plurimondi , n. 3, 2000.