LIBRI DI CATERINA ARCIDIACONO

La ricerca ha estratto dal catalogo 36 titoli

Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume II. Metodologia, ricerca e intervento

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.85

Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume I. Prospettive e concetti chiave

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.84

Giuseppina De Cristofaro, Immacolata Di Napoli, Caterina Arcidiacono

Islamic State’ 2.0 narrative for the recruitment of global foreign fighters

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2019

By a phenomenological analysis of the booklet on the Islamic State (IS) that appeared in Italian on the web in 2015, our aim was to understand through which narrative IS manages to enlist Western people and not only. We investigated the text to detect its hidden and manifest content and to intercept the needs on which this media campaign leveraged. The Islamic State (IS) was represented as a country offering justice, respect, equality, and healthcare for every-body: a country fulfilling all possible needs. Finally, we discussed the role of psychology as a tool to decolonize the minds and, not least, we identified possible strategies for responding to the social needs that might make the so-called "Caliphate" attractive for Western youth.

Fortuna Procentese, Immacolata Di Napoli, Caterina Arcidiacono, Marina Cerqua

Lavorare in centri per uomini violenti affrontandone l’invisibilità della violenza

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2019

La violenza di genere contro le donne rappresenta un problema sociale che impatta sulla salute individuale e relazionale. In Europa, ormai da più di venti anni, sono proposti program-mi d’intervento per gli autori di violenza, oltre che per le vittime. La ricerca descrive le modali-tà con cui in Italia gli operatori affrontano l’intervento con uomini autori di violenza nei centri di nuova istituzione. Dodici operatori sono stati intervistati sulle loro rappresentazioni e vissuti emotivi degli autori di violenza e sulle difficoltà da loro sperimentate, nonché le risorse attivate nella gestione del servizio e nella presa in carico dell’autore di violenza. I risultati evidenziano l’importanza della formazione degli operatori nella comprensione e gestione dei propri vissuti emotivi nei confronti degli autori di violenza; emerge inoltre la necessità di un lavoro di rete tra istituzioni e servizi che metta in essere interventi spintanei per promuovere protocolli di rete integrati tra le diverse istituzioni e i servizi al fine di sviluppare risposte integrate per la salute e il benessere di tutti i protagonisti della violenza di genere.

Florencia Gonzalez Leone, Immacolata Di Napoli, Daniela Barberio, Francesco De Falco, Caterina Arcidiacono

Una vita senza vita. Pazienti con patologia oncologica mammaria in follow up

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2019

La condizione di lunga sopravvivenza oncologica gode solo recentemente d’interesse clini-co e di ricerca. In Italia il numero dei lungo-viventi oncologici ha raggiunto una notevole consistenza, ri-chiedendo, pertanto, al sistema sanitario un nuovo approccio clinico e organizzativo. La ricerca si propone di esplorare le difficoltà e i bisogni a livello personale, familiare e di coppia più immediati delle pazienti nei cinque anni seguenti la scoperta del cancro al seno e le loro paure e individuare, altresì, indicazioni per accompagnarle dopo il trattamento. Trenta donne italiane sono state intervistate, con diagnosi di tumore al seno a 1 anno (37%), 2 anni (30%), 3 (10%), a 4 (13%) e 5 anni (10%) del follow up. Dal materiale testuale raccolto e analizzato seguendo il metodo di analisi della grounded theory emerge un impedimento e una grande difficoltà per le intervistate di posizionarsi fuori dall’etichetta di malata sia a livello sociale sia personale. La core category individuata "Una vita senza vita" racchiude il senso che le donne attribuiscono alla loro esistenza post-diagnosi. La ricerca ha, inoltre, individuato vissuti specifici relativi ai primi cinque anni che possono da-re delle indicazioni concrete per il personale, al fine di aiutare a migliorare l’assistenza psicolo-gica verso le pazienti. Il lavoro offre indicazioni sulle modalità di supporto delle pazienti per attivare la speranza di vita e la riorganizzazione dell’esistenza seguente alla fase dello stretto controllo sanitario.

Paola Nicolini, Sebastiano Porcu

Una mente sociale.

Contributi in ricordo di Barbara Pojaghi

Grazie ai suoi contributi teorici e alla sua testimonianza di vita, Barbara Pojaghi è un esempio luminoso di una mente sociale attiva e pro-attiva, motivo per cui il testo si rivolge non solo a quanti l’hanno conosciuta e frequentata, ma anche a quanti si interessano alla comprensione di processi intra-psichici e inter-psichici in una cornice sociale.

cod. 2000.1488

Adele Nunziante Cesàro, Caterina Arcidiacono

Identità di genere e cura.

Generatività e genealogia del femminile

Attraverso gli scritti più significativi che caratterizzano il lavoro di Adele Nunziante Cesàro – l’autrice che ha approfondito quanto le differenze psicosessuali contribuiscono a formare l’identità di genere dell’uomo e della donna dalle prime fasi della vita –, il volume ripercorre un iter teorico che restituisce valore alla peculiarità dell’universo femminile.

cod. 1240.411

Marina Esposito, Caterina Arcidiacono, Giuseppe Mininni

Quando la salute è appesa a un filo. L’interazione telefonica fra paziente oncologico e operatore sanitario

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2014

Secondo la più recente ricerca psicologica per i pazienti oncologici la possibilità di contatti e relazioni continuative con operatori delle strutture sanitarie referenti accresce la qualità della cura e la compliance. Pertanto in questa ricerca vengono analizzate, all’interno della prospettiva della psicologia culturale di comunità e della psicosemiotica, le pratiche discorsive di un servizio di consulenza telefonica rivolto a pazienti in trattamento chemioterapico domiciliare. Scopo del lavoro è la comprensione delle modalità, capacità relazionali e stili disfunzionali di presa in carico telefonica da parte degli operatori. Ciò al fine di analizzare come implementare meglio le competenze comunicative e relazionali degli operatori all’interno del contesto specifico per soddisfare i bisogni e le richieste dell’utenza. Si è pertanto proceduto alla registrazione di 54 colloqui telefonici effettuati in tre giorni settimanali nel periodo di febbraio-aprile 2012, con successiva analisi diatestuale dei discorsi prodotti (Mininni, 2003). L’analisi delle comunicazioni è stata poi integrata dalla analisi delle osservazioni psicoetnografiche effettuate nel contesto (Freda, 2011; Angrosino, 2007). Le conclusioni vertono sui bisogni di rassicurazione da parte dei pazienti e dei familiari anche su un piano emotivo, oltre che di tutte le informazioni necessarie alla riduzione dei dubbi e delle incertezze sul trattamento e sui sintomi secondari. Inoltre merita una riflessione la presenza rilevata di vissuti di delegittimazione degli operatori alla presa in carico del paziente, collegabili all’ambivalenza dei medici rispetto alla delega; pertanto delineare forme più professionalizzanti di assunzione di responsabilità e maggiore efficacia ed efficienza del servizio per ridefinirne la qualità delle prestazioni, risulta possibile attraverso la costruzione di percorsi di collaborazione tra gli operatori a contatto con i pazienti e il personale sanitario che decide l’applicabilità dei protocolli di cura.

Caterina Arcidiacono, Salvatore Di Martino

Psicologia della liberazione e psicologia critica di comunità come conquista di felicita, libertà ed equità

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2012

Il testo parte dai temi della psicologia della liberazione, individuandone la continuità degli scopi e della metodologia nella psicologia critica di comunità. Tale percorso apre la stra- da a una critica di quei modelli psicologici che centrano l’attenzione unicamente sul singolo, trascurando aspetti sociali, politici, culturali che con quest’ultimo sono interrelati. Da tale critica nasce una nuova declinazione del tema del benessere e della felicità che si apre al confronto con le nuove scienze economiche, e relazionali conducendo alla costruzione di nuovi indicatori sociali di benessere attenti ai temi della partecipazione, e della giustizia sociale. Nello specifico vengono esplorati i temi della equità e della libertà in relazione alla felicità evidenziandone i reciproci rapporti.

Caterina Arcidiacono, Filomena Tuccillo

Donne migranti: convivere nella invisibilità sociale

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2011

Il contributo esplora la consapevolezza reciproca e la cooperazione nella “buona convivenza”. Vengono, in particolare, esaminate le dimensioni che trovano fondamento nell’armoniosa interazione tra individualità e contesti di riferimento. Lo scopo principale dell’articolo consiste nell’approfondire le strategie di vita delle donne di origine straniera impiegate nei servizi di cura della casa e della famiglia, alfine di conoscere gli elementi che ne caratterizzano le storie di vita, in relazione con il contesto locale e gli abitanti nativi. A tal proposito, il materiale raccolto, mediante intervista focalizzata, è stato sottoposto ad un’analisi di tipo interpretativo, utilizzando la Grounded Theory per giungere alla formulazione di una teoria di riferimento inerente l’oggetto dello studio.

Roberto Musella

Il Principe e la Strega.

Corpo e identità in psicoanalisi

Il volume affronta i temi del corpo e dell’identità in psicoanalisi, interrogandosi, contemporaneamente, sull’identità della psicoanalisi stessa e su una delle possibili cause della sua paventata crisi.

cod. 1950.2.12

Caterina Arcidiacono, Fortuna Procentese, Agostino Carbone, Maria Grazia Cerasuolo, Alfredo Natale

Il modello ecologico come strumento di analisi di una comunità di migranti in una realtà locale

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2010

La ricerca ha voluto applicare il modello ecologico di Prilleltensky allo studio di una realtà locale. Lo scopo è stato individuare i fattori che caratterizzano la vita della comunità di immigrati dell’agro aversano. La realtà presa in esame è San Marcellino, piccolo paese della periferia Casertana, terra di criminalità, ingiustizia e immigrazione. È in questo territorio che a trovare la propria dimora è la comunità di musulmani maghrebini, che da anni risiede stabilmente in questi luoghi. Lo studio ha considerato molteplici livelli d’analisi, a partire da quello individuale a quello socio-ambientale, rintracciando i fattori promotori di benessere e all’opposto quelli di rischio. A tal fine, abbiamo utilizzato la Grounded Theory grazie alla quale siamo giunti a costruire teorie di riferimento a partire dalle interviste fornite dai partecipanti. Abbiamo poi considerato il ruolo del potere e della politica nell’informare il benessere di questa comunità, rintracciando i fattori che ci permettono di analizzare questioni solitamente non indagate, come ad esempio, l’inaccessibilità alle infrastrutture, una burocrazia rigida, assenza di tutele legislative. A fungere da supporto sociale è la presenza di associazioni di volontariato, e soprattutto, della moschea locale, luogo d’incontro, supporto e condivisione per eccellenza.

Isaac Prilleltensky, Caterina Arcidiacono

Modello ecologico e migranti: benessere, giustizia e potere nella vita degli immigrati

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2010

Il contributo descrive anzitutto il modello ecologico multidimensionale di Prilleltensky e come esso si declina a livello individuale, relazionale,organizzativo, comunitario e ambientale in relazione all’oppressione, al benessere e al processo di liberazione. Vengono in particolare esaminati gli elementi che agiscono nella trasformazione e che permettono il potenziamento delle risorse e dei punti di forza. Attenzione è data infine alla definizione ed esplicitazione dei valori e dei diritti del singolo e della comunità al fine di definire quale sia la validità epistemica e trasformativa della ricerca e dell’intervento in psicologia di comunità alla luce di tale modello. Lo scopo precipuo dell’articolo consiste nell’esplicitare le variabili in gioco nella condizioni di vita dei migranti, enucleando i fattori di protezione e di rischio da considerare per valutarne il benessere e le modalità d’inserimento nei contesti di accoglienza.

L’articolo si propone di esplorare gli elementi salienti e distintivi dell’Action- Research nel quadro della psicologia di comunità. La finalità trasformativa, il rigore metodologico, il tenere conto della cornice contestuale e la piena partecipazione del ricercatore al contesto indagato vengono descritti quali aspetti caratterizzanti della tecnica. Le modalità del ricercatore di essere "nel campo" e la riflessività vengono spesso presentate come un dato di fatto dovuto a circostanze contingenti e soggettive, e non sono proposte come specifico oggetto di formazione e d’indagine. Attraverso l’analisi critica del rapporto con il contesto, il contributo esplicita invece l’importanza della partecipazione attiva del ricercatore esemplificandone le modalità d’intervento ed evidenziando altresì l’importanza della ridiscussione continua della esperienza in corso.