LIBRI DI DOMENICO LIPARI

La ricerca ha estratto dal catalogo 22 titoli

Domenico Lipari

Storie di formatori

Esperienza, apprendimento, professione

Attraverso il racconto di 11 storie di vita reali il volume propone all’attenzione dei lettori l’esperienza del “diventare formatori”, ossia l’insieme dei passaggi cruciali attraverso i quali ci si impadronisce dei “ferri del mestiere”.

cod. 25.35

Luca Mori, Giuseppe Varchetta

Cura e formazione.

Le organizzazioni che curano

Uno strumento di riflessione e immaginazione per chi fa formazione nel settore pubblico o in ambito aziendale. Raccoglie contributi sul concetto di cura ispirati da saperi ed esperienze diverse: dalla filosofia alla psicoanalisi contemporanee e, in particolare, la psicosocioanalisi.

cod. 25.30

Domenico Lipari

I metodi della ricerca sociale oltre i confini del modello sperimentale

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 35 / 2021

L’esigenza di prendere distanze dal significante "Metodologia della ricerca sociale" per assumere in alternativa il termine "Metodi" apre, da una parte, al superamento di una visione istituzionalizzata e separata dei vertici disciplinari e dall’altra ad una ricerca aperta all’imprevisto. L’analisi delle radici positivisti-che della ricerca sociale conduce alla prospettiva del transito dalla spiegazione alla comprensione e alla interpretazione dei fenomeni. L’approdo, ovviamente non definitivo e sempre "provvisorio" all’etnografia, si arricchisce della prospet-tiva di una ricerca, attraverso la narrazione, che tende da una "verità storica" ad una "verità narrativa".

Domenico Lipari

La scrittura come costruzione di realtà

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 30 / 2018

L’articolo riflette sulla rilevanza della scrittura nelle scienze sociali e in particolare nel la-voro di ricerca qualitativa mostrando, anche attraverso la biografia professionale dell’autore, come essa costituisca un’esperienza di costruzione di realtà e al tempo stesso un "veicolo" di riflessività e di apprendimento (e in un certo senso anche fondamento identitario di soggetti e di gruppi).

Francesca Genzano, Vito Garramone

La comunità di pratica dell'associazione italiana mediatori familiari.

Narrazioni, pratiche riflessive, produzione di conoscenza

Nell’intento di promuovere, sostenere e valorizzare momenti di confronto, ricerca e formazione continua per i mediatori familiari, l’Associazione Italiana Mediatori Familiari ha dato avvio, nel 2014, all’ambizioso percorso di costruzione e sviluppo della prima Comunità di Pratica italiana di Mediatori Familiari. Partendo da questa esperienza pratica, il volume indaga un fenomeno che di pratica si nutre, definendone sensi e significati, nella migliore tradizione dell’apprendimento esperienziale e del learning by doing.

cod. 1130.330

Domenico Lipari

Formatori

Etnografia di un arcipelago professionale

Un’originale descrizione della figura professionale del formatore e della sua identità mobile. Attraverso un’indagine etnografica, il testo descrive non solo l’agire pratico, ma anche l’identità dei formatori italiani tracciandone la storia e delineandone la futura evoluzione.

cod. 25.29

Giovanna Spagnuolo

Intercultura e internazionalizzazione.

Pratiche di successo per la formazione

Pensato come strumento di lavoro per formatori, educatori, responsabili di sviluppo e gestione del personale, operatori del volontariato, mediatori culturali del settore pubblico e privato, il libro offre un compendium di esperienze significative, modelli e metodologie didattiche sperimentate essere efficaci alla formazione all’intercultura e all’internazionalizzazione.

cod. 25.2.27

Vincenzo Alastra, Cesare Kaneklin

La formazione situata

Repertori di pratica

Attraverso un serrato dialogo tra quadri di riferimento teorico-concettuali ed esperienza di formazione realizzata in un contesto concreto e attuale, il volume offre una interessante prospettiva per innovare le logiche dell’azione formativa. Un utile strumento di lavoro per tutti i formatori.

cod. 25.2.26

Domenico Lipari

La "comunità di pratica" come contesto sociale di apprendimento

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 13 / 2010

Secondo la prospettiva della "comunità di pratica", che l’articolo descrive nei suoi tratti essenziali, le dinamiche dell’organizing possono essere interpretate come processi caratterizzati dall’intreccio di tre dimensioni costituitive: quella della pratica in primo luogo, quella dell’apprendimento e, infine, quella della comunità. Emerge un punto di vista secondo cui l’apprendere trova il suo fondamento nella pratica e nelle relazioni tra gli attori implicati nella medesima pratica.

Giovanni Urbani

Valutare le pubbliche amministrazioni: tra organizzazione e individuo.

Visioni dei valutatori italiani per perfomance e competitività

Come attuare la nuova riforma della Pubblica Amministrazione in modo intelligente e utile. Come scrive Geert Bouckaert nella prefazione: "Questo libro è un esempio straordinario di come una combinazione ottimale di accademici, manager pubblici e professionisti stia osservando la riforma".

cod. 1900.2.10

Valentina Castello, Dunia Pepe

Apprendimento e nuove tecnologie

Modelli e strumenti

Il volume intende offrire un quadro organico degli scenari emergenti nei vari territori dell’apprendimento, con un forte taglio multidisciplinare e di integrazione tra modelli teorici e pratiche emergenti. Filo conduttore dei diversi contributi raccolti è l’attenzione alle variabili emotive, cognitive ed esperienziali dei processi di apprendimento e l’impatto su di esse della virtualizzazione (in termini di immersività, connettivismo, riflessività).

cod. 292.1.24

Emilio Bartezzaghi, Marco Guerci

La valutazione stakeholder-based della formazione continua.

Modelli, processi, strumenti

Come impostare un sistema di valutazione della formazione continua in azienda orientato ai fabbisogni degli stakeholder? Quali passi e strumenti operativi utilizzare? E quali sono gli stakeholder tipicamente coinvolti in un processo formativo? Il volume si propone di rispondere a queste domande, presentando i risultati di un percorso di ricerca empirica sul tema della stakeholderbased evaluation della formazione.

cod. 1900.2.7

Domenico Lipari

Per un uso in chiave (auto)valutativa delle etnografie organizzative

RIV Rassegna Italiana di Valutazione

Fascicolo: 40 / 2008

Per un uso in chiave (auto)valutativa delle etnografie organizzative - The paper suggests some methodological considerations which, on the basis of a recent research on a medium enterprise in Italy, point out the reflexive and evaluative potential of the ethnographic approach to organizational analysis. The experience of reflexivity is not a spontaneous phenomenon. It represents the intentional effect of the debate among the actors about the report produced by the researcher. Thus it’s possible to stimulate the reflexivity of actors also through more or less structured ways of debating a research in which they’re implied. From this point of view driven reflexivity is, de facto, a practice of (self) evaluation in so far as the expositive modalities of the results of research which have to get strong narrative and descriptive features are able to involve actors and foster their interest and commitment to reflect and learn starting from the discussion of the interpretations (proposed by the researcher) of their practices. Key words: ethnography, organizational ethnography, qualitative research, reflexivity, narration (self)evaluation.