Cinquant'anni di un quotidiano anticonformista
cod. 1615.35
La ricerca ha estratto dal catalogo 21 titoli
Cinquant'anni di un quotidiano anticonformista
cod. 1615.35
Questo intervento si propone di illustrare come per la prima volta in quest’opera la storia dell’ebraismo italiano venga affrontata a partire dalle sue caratteristiche di immigrazione e di mobilità. Si tratta di un aspetto di solito trascurato a causa della più nota segregazione plurisecolare nei ghetti. Poiché ha tratto le sue origini da ripetuti fenomeni di immigrazione, iniziati in età romana e proseguiti nei successivi venti secoli, la storia degli ebrei italiani si sviluppa quindi in una dimensione di mobilità transregionale e transnazionale.
Quali rappresentazioni e quali immagini sono associate alle migrazioni che nel tempo hanno attraversato il territorio lombardo? Nel corso del novecento Lombardia è stata comunemente considerata soprattutto come territorio di immigrazione e il suo passato migratorio relegato al ruolo di aspetto erudito della storia locale. Le indagini sulla società e sull’economia dell’età moderna forniscono invece il quadro di una società fortemente permeata da flussi migratori sia in entrata che in uscita in una dimensione plurisecolare, in accordo con le più recenti analisi dell’intera società della penisola. La ricerca delle rappresentazioni e le autorappresentazioni dei migranti lombardi nei luoghi di arrivo e in quelli di partenza, condotta sul lungo periodo, illustra quanto le pratiche migratorie possano essere leggibili nel tessuto urbano, e mostra le connessioni fra la ricchezza regionale la mobilità dei suoi abitanti. Essa indica anche le potenzialità legate all’utilizzo delle fonti della storia urbana: chiese, edifici, tombe e monumenti raccontano le destinazioni e i rapporti fra migranti e luoghi di origine. Tali documenti illustrano come i miti identitari prevalenti della società lombarda, legati alla ricchezza prodotta dalle attività commerciali e manifatturiere, si siano riverberati nelle immagini dominanti legate al passato migratorio regionale.
The paper is a review of some recent books concerning Italian exiles at the time of "Risorgimento". The approach to the subject used by these studies is discussed in first place: in Isabella’s research the focus is mainly in the intellectual consequences of the exile, while Bistarelli’s work has the declared aim to provide a social history of the Risorgimento exiles, adopting a collective biographical approach, and Verdecchia is interested in the London’s Nineteenth century’s refugees mixed community. In second place, geography and itineraries of the Italian exiles are discussed as reconstructed by these studies. Both Isabella and Bistarelli point out that Spain was chosen as the main destination for the first wave of Italian exiles. The Trienio Liberal 1830-1823 provided some durable teachings: the faith in the promises of the revolution, the link between Spanish struggle and the freedom of all Europe, the new strategy of the guerrilla. Other destinations investigated by Isabella’s book, Greece, Latin America and Great Britain are analysed in order to identify the origin of the most important guidelines of Risorgimento’s project. Isabella and Verdecchia discuss the role of London as the most important destination of European exiles, and as unsurpassed example of the benefits of freedom, adopting different questions and different methodological approaches. Finally the paper points out as the many important results of these studies lead to more questions about social history of Risorgimento’s exiles, while showing the persistently poor connection between the findings and the questions of the migration studies and those of political history.
Prospettive per una storia delle montagne europee XVIII-XX secc.
Il volume analizza in modo critico il nesso tra marginalità (economica, culturale, geografica) e discriminazione femminile, ampliando le prospettive di genere e contribuendo al dibattito in corso da diversi anni sulle società di montagna del passato e sul loro divenire all’interno della realtà europea. I contributi abbracciano diversi contesti montani europei e prendono in esame alcuni nodi tematici quali i profili dei ruoli femminili, il loro inserimento nel mercato lavorativo e le rappresentazioni che scaturiscono dalle loro attività.
cod. 616.10
La rappresentazione della modernità
Quando Milano venne incaricata di organizzare la prima Esposizione internazionale nel 1906 era una città in piena trasformazione, collegata all’area più moderna dell’Europa e all’avanguardia nello sviluppo industriale. I saggi raccolti in questo volume approfondiscono le più recenti ricerche sulle innovazioni industriali, le strategie di comunicazione, la partecipazione della cultura e dei diversi ceti sociali all’evento.
cod. 1501.107
Il Piemonte del Novecento
cod. 912.19
In onore di Romain H. Rainero
cod. 1572.19
Identità locali e forme d'integrazione nello sviluppo economico. Secoli XVIII-XX
cod. 616.1
Dualismi e processi d'integrazione. Sec. XVIII-XX
cod. 1572.12
La Lombardia nella macroregione alpina dello sviluppo economico europeo (secoli XVII-XX)
cod. 1572.11
cod. 1501.43
Ideologie e modelli sociali dell'industrialismo italiano
cod. 1573.67
cod. 912.9
Gli anni della formazione del Psi
cod. 541.9
Tradizione migratoria, lavoro e comunità in una vallata alpina
cod. 912.4
cod. 541.4
cod. 541.5