LIBRI DI MARGHERITA SPAGNUOLO LOBB

La ricerca ha estratto dal catalogo 122 titoli

Margherita Spagnuolo Lobb

Dialoghi sulla psicoterapia al tempo del Coronavirus: un’introduzione

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2021

Questo report fornisce un quadro della sezione speciale intitolata "Dialoghi sulla psicote-rapia al tempo del Coronaviru". Dodici eminenti psicoterapeuti e formatori della Gestalt pro-venienti da diverse parti del mondo sono stati invitati dall’Istituto di Gestalt HCC Italy - Scuo-la di Specializzazione in Psicoterapia riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca - a condividere la loro esperienza della pandemia. Il webinar, organizzato il 15-16 maggio 2020, ha ospitato 850 partecipanti da tutto il mondo, che hanno potuto riflettere su come mi-gliorare le loro competenze come psicoterapeuti in questo momento di trauma globale, e tra-sformare questo evento epocale in un’opportunità di crescita. Dal loro dialogo sono emersi nuovi valori umanistici: uno spostamento dal sostenere lo sviluppo del potere personale al nuovo valore dell’essere-con e riconoscere l’altro. Questa discussione ha rivelato come la psi-coterapia della Gestalt, con la sua prospettiva sul sé come processo che ha luogo al confine di contatto con l’ambiente, e la sua anima relazionale che guarda alla co-creazione tra terapeuta e paziente, può contribuire significativamente a questa svolta. I relatori hanno riportato in questa sezione le loro riflessioni personali, cliniche e teoriche offerte durante il webinar. Il loro obiet-tivo può essere espresso con la domanda "Come possiamo raccontare ai nostri figli ciò che stiamo vivendo con un senso di bellezza e coraggio, in modo che possano andare avanti nella loro vita, contando su una base sicura e significativa?".

Questo libro di Georges Wollants rappresenta un contributo fondamentale per l’identità relazionale della terza generazione di psicoterapeuti della Gestalt. Spiega quale tipo di psicoterapia della Gestalt si sarebbe sviluppata se, fin dall’inizio, i principi e le applicazioni della scuola di Berlino (psicologia della Gestalt) fossero stati integrati nella prassi della psicoterapia della Gestalt. E arriva ad un manifesto radicale e profondo della specifica prospettiva di campo, propria della psicoterapia della Gestalt, in cui sia l’emergere del disturbo sia la cura sono fenomeni della situazione, e della reciprocità organismo ambiente. (Dalla Presentazione all’edizione italiana di Margherita Spagnuolo Lobb e Pietro A. Cavaleri)

cod. 1252.2.6

Questo articolo fa seguito alla presentazione dei "passi di danza" tra terapeuta e paziente, pubblicata in un articolo del numero della primavera 2017 del British Gestalt Journal (Spa-gnuolo Lobb, 2017) , e fornisce un esempio clinico di come questo strumento di osservazione fenomenologica ed estetica funziona nella pratica. Inoltre delinea un possibile percorso di ri-cerca. Il presente contributo ha come quadro di riferimento la capacità di risposta (respons-abilità) politica e sociale degli psicoterapeuti nel contesto contemporaneo. Per l’autrice, una principale fonte di sofferenza oggi deriva dalla mancanza di riconoscimento dell’altro, che si evidenzia nella desensibilizzazione corporea dei nostri pazienti. Questo rende necessario che gli psicoterapeuti della Gestalt si focalizzino sulla reciprocità delle loro interazioni con i pazienti, piuttosto che su come il paziente fa contatto. Infatti, è proprio lì, nella "danza" tra loro, che è presente la possibilità di rivitalizzare il confine di contatto, luogo in cui il sé è co-creato.

Questo articolo si propone di descrivere il processo di contatto tra paziente e terapeuta co-me una danza co-creata. La finalità è quella di superare il linguaggio individualistico ancora presente nelle categorie di Gestalt Therapy (Perls et al., 1951), come dimostrato nel termine "perdita delle funzioniio", utilizzando l’idea della danza, che comprende i sentimenti e i mo-vimenti sia del terapeuta che del paziente. Questa prospettiva è in linea con gli studi contempo-ranei delle neuroscienze, gli approcci intersoggettivi e la psicoanalisi relazionale; permette inol-tre al terapeuta di rimanere con la spontaneità della co-creazione del contatto terapeutico (i "passi di danza"), e allo stesso tempo di includere aspetti evolutivi e psicopatologici dell’esperienza (lo sviluppo polifonico dei domini) come parte dell’esperienza dello sfondo, come una "musica dei passi" che il paziente compie nella situazione terapeutica.

Massimo Ammaniti, Margherita Spagnuolo Lobb

"Adolescenti senza tempo". Radicamento relazionale e sviluppo del sé

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2020

In questo dialogo Margherita Spagnuolo Lobb e Massimo Ammaniti descrivono le caratte-ristiche dell’adolescenza nella post-modernità. Gli autori esplorano la relazione genitore-adolescente da prospettive differenti. Margherita Spagnuolo Lobb, secondo la prospettiva della psicoterapia della Gestalt, focalizza l’importanza del sostegno fisiologico da parte dei genitori ai figli adolescenti, in una fase della vita estremamente delicata, contraddistinta dalle preoccu-pazioni sull’integrazione del sé. Massimo Ammaniti, secondo la prospettiva psicoanalitica, focalizza la crisi d’identità che accompagna l’adolescenza. Lo sviluppo della consapevolezza dei sentimenti negativi verso i genitori conduce gli adolescenti dall’infanzia verso l’età adulta. Gli autori concludono il dialogo con alcune considerazioni e indicazioni pratiche per migliorare la condizione degli adolescenti nella postmodernità.

Margherita Spagnuolo Lobb, Frans Meulmeester

L'approccio gestaltico con le organizzazioni

Questo libro raccoglie esperienze pratiche e riflessioni teoriche di rilevanti docenti, coach e consulenti che da anni applicano l’approccio gestaltico nel loro lavoro con le organizzazioni lavorative. L’obiettivo è di sostenere il senso di impegno attivo di ogni individuo nella società e agevolarne il contributo creativo, perché le persone possano dare il meglio di sé alle organizzazioni di cui sono parte.

cod. 1252.2.4

Adriana Schnake, Margherita Spagnuolo Lobb

La psicoterapia della Gestalt in Cile

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2019

In questo dialogo Adriana Schnake e Margherita Spagnuolo Lobb ripercorrono la storia della psicoterapia della Gestalt in Cile. Negli anni ‘70, la psichiatra sudamericana, allieva di Ignacio Matte Blanco, rivoluzionò il percorso formativo in psichiatria, promuovendo lo studio della fenomenologia all’interno della facoltà di medicina. In quel periodo Adriana Schnake e Francisco Huneeus cominciarono a tradurre i libri di Fritz Perls e, insieme a Claudio Naranjo, cominciarono a diffondere il loro modello clinico in Sud America e nel resto del mondo. I fon-datori della psicoterapia della Gestalt cilena si dedicarono allo studio dell’uso delle sostanze allucinogene durante le sedute di psicoterapia. In seguito ad un grave incidente accaduto ad un paziente, Adriana Schnake abbandonò l’uso degli allucinogeni nella pratica psicoterapeutica e sviluppò un modello clinico focalizzato sull’integrazione mente-corpo. Margherita Spagnuolo Lobb ribadisce l’importanza di un modello clinico che superi la dicotomia mente-corpo e sotto-linea l’esistenza di un legame tra stili percettivi e manifestazioni psicopatologiche. In conclusione, le due autrici ribadiscono l’importanza per i giovani psicoterapeuti di frequentare un percorso formativo finalizzato all’apprendimento di un metodo clinico fenomenologico con-traddistinto dall’onestà e dall’umiltà verso i pazienti.

Margherita Spagnuolo Lobb, Robert W. Resnick

La presenza del terapeuta della Gestalt nel campo: un dialogo sulla lezione di Isadore From

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2019

In questo dialogo Bob Resnick e Margherita Spagnuolo Lobb sostengono differenti posizioni in merito alla lezione di Isadore From sul ruolo del terapeuta nel setting gestaltico. Bob Resnick critica il fatto che il maestro centralizzasse la presenza del terapeuta nel vissuto del paziente. Margherita Spagnuolo Lobb spiega la lezione di Isadore in chiave di campo fenomenologico e di co-costruzione del confine di contatto e dunque dell’esperienza narrativa che paziente e terapeuta co-costruiscono. Il dialogo rappresenta un approfondimento importante delle due posizioni, spesso antitetiche nella psicoterapia della Gestalt, tra la prospettiva individualistica e quella relazionale. Non pervenendo ad un avvicinamento delle loro posizioni teoriche, gli autori si ripropongono di sperimentarsi in un workshop, per ritrovare nella pratica le loro divergenze e similitudini.

Margherita Spagnuolo Lobb, Nurith Levi

La psicoterapia della Gestalt con i bambini

Dall'epistemologia alla pratica clinica

Questo libro, indirizzato agli psicoterapeuti di tutti gli approcci, cerca di illustrare il modo in cui gli psicoterapeuti della Gestalt contemporanea affrontano la situazione clinica concreta quando lavorano con i bambini. L’obiettivo è sviluppare nuovi strumenti per aiutare i bambini e le loro famiglie a sentirsi parte della comunità umana, in un modo che non sia desensibilizzato.

cod. 1252.2.2

Robert G. Lee

Il linguaggio segreto dell'intimità

Un modello gestaltico per liberare il potere nascosto nelle relazioni di coppia

La psicoterapia della Gestalt offre un approccio nuovo ai problemi di coppia, che non è né analitico né sistemico: è fenomenologico-relazionale. Questo libro rappresenta un compendio sintetico dei principali approcci gestaltici contemporanei sulla coppia.

cod. 1252.9

La psicoterapia nasce con Sigmund Freud, ma in poco tempo la sua crescita concettuale, le diversificazioni applicative, la sua diffusione nel mondo hanno rappresentato uno dei grandi fenomeni del ‘900. Alla grandiosa opera di Freud si sono progressivamente associati i contributi di insigni ricercatori. Ne è derivata un’incredibile diversificazione di orientamenti e di modalità applicative che, allo stato attuale, fanno di questa disciplina una vera giungla – sia nel senso delle risorse che delle insidie – con conseguente difficoltà di orientarsi in un mondo incredibilmente complesso e diversificato. Questo volume si propone di raccogliere una sintesi sui diversi orientamenti nella psicoterapia che l’esperienza e la consistenza dei percorsi formativi ha accreditato come maggiormente validated, per usare il termine generalmente utilizzato a livello internazionale, nell’arduo compito di differenziare i diversi approcci almeno in una fase intermedia o quantomeno sino a quando non saranno applicabili, semmai lo saranno, criteri di valutazione “scientifica” in un ambito così complesso.
Scritti di: Cionini Lorenzo; Chiari Gabriele; Nuzzo Maria Laura; Lo Verso Girolamo; Pontalti Corrado; Ferrara Antonio; Rosselli Massimo; Russell Margo; Nguyen Tan; Giusti Edoardo; Zerbetto Riccardo.

cod. 1250.86

Margherita Spagnuolo Lobb mette in evidenza l’importanza della svolta etica operata da Donna M. Orange nel mondo della psicoanalisi e della psicoterapia in genere, e applica questo passaggio ai valori della psicoterapia della Gestalt. Secondo l’autrice, i concetti messi in luce dalla Orange di fallibilismo e di primato dell’alterità ci aiutano, come psicoterapeuti, a uscire definitivamente dalla posizione narcisistica per abbracciare un’etica dell’alterità e di campo che lei descrive come Conoscenza Relazionale Estetica.

Donna M. Orange, Bernd Bocian, Margherita Spagnuolo Lobb

Esperire e comprendere in psicoanalisi e in psicoterapia della Gestalt

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2018

In questo dialogo Donna M. Orange, Bernd Bocian e Margherita Spagnuolo Lobb ana-lizzano l’impatto che l’"esperire" e il "comprendere" hanno per il setting psicoterapeutico. Gli autori mettono a confronto la psicoterapia della Gestalt e la psicoanalisi relazionale, evi-denziando l’importanza della "comprensione emotiva" come concetto essenziale comune a questi due diversi approcci clinici. La società post-moderna lancia nuove, ardue sfide agli psicoterapeuti. Nuove integrazioni tra modelli psicoterapeutici diversi, al di là delle divergenze storiche e tecniche, risultano indispensabili.