BOOKS BY MARGHERITA SPAGNUOLO LOBB

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Margherita Spagnuolo Lobb, Pietro A. Cavaleri

Psicopatologia della situazione

La psicoterapia della Gestalt nei campi clinici delle relazioni umane

A distanza di settant’anni dalla fondazione della psicoterapia della Gestalt, questo libro risponde agli interrogativi clinici innescati dalla pandemia, proponendo il paradigma della “situazione”. Il testo getta uno sguardo di campo sulle situazioni cliniche in cui lo psicoterapeuta è chiamato a intervenire e propone strumenti fenomenologici ed estetici che considerano l’esperienza di tutti i soggetti coinvolti, incluso il terapeuta.

cod. 1252.2.7

Frederick Perls

L'Io, la fame, l'aggressività

L'opera di uno psicoanalista eretico che vide in anticipo i limiti fondamentali dell'opera di Freud

cod. 1252.3

Bernd Bocian

Fritz Perls a Berlino 1893-1933

Espressionismo, psicoanalisi, ebraismo

Un illuminante lavoro sulla biografia di Fritz Perls, uno dei capostipiti della terapia della Gestalt. “La lettura di tutto il libro è straordinariamente avvincente, ed è un bell’esempio per una storia della psicoterapia che non perde mai di vista le circostanze sociali” (Tom Levold, Systemagazin.de).

cod. 1252.1

Camillo Loriedo, Farida Acri

Il setting in psicoterapia

Lo scenario dell'incontro terapeutico nei differenti modelli clinici di intervento

Rivolto sia a quanti stanno per iniziare l’attività di psicoterapeuti sia al professionista, il volume propone una panoramica ampia e autorevole della pratica psicoterapeutica in Italia ed esplora tematiche delicate e cruciali, dalle limitazioni della relazione terapeutica alla libertà di espressione emotiva all’interno del contesto terapeutico.

cod. 1143.25

Partendo dalle esperienze sociali che hanno fatto da sfondo alla pandemia, sono descritte alcune delle dimensioni relazionali che sono venute in figura oggi. L’autrice sostiene la neces-sità di fare evolvere i valori delle psicoterapie umanistiche, dal sostegno al potenziale indivi-duale alla costruzione di un senso di "essere-con" l’altro, abbracciando una prospettiva più relazionale. Propone di guardare al paradigma della reciprocità, applicato attraverso un approc-cio estetico e ispirato all’ermeneutica gestaltica (fenomenologica e di campo), e presenta la Co-noscenza Relazionale Estetica (Spagnuolo Lobb, 2017a) come un mezzo per lavorare sulla sof-ferenza del paziente in modo contestualizzato, considerando la risonanza del terapeuta come parte del campo esperienziale che si crea nel setting terapeutico. Questo nuovo valore umanistico può essere realizzato concentrandosi sulla "danza" della reciprocità tra terapeuta e paziente (un modello in fase di ricerca che considera le reciproche percezioni e reazioni alle percezio-ni dell’altro, sostenute dalla vitalità che ciascuno pone nell’essere-con l’altro). In questo modo, il cambiamento terapeutico può includere sia esperienze in figura che dello sfondo. Una conse-guenza di questo nuovo valore è una svolta nella posizione etica dello psicoterapeuta: da uno sforzo narcisistico di essere un "buon terapeuta" ad un atteggiamento estetico che non nega i limiti e mette in primo piano la presenza dell’altro. Una conseguenza importante per i terapeuti è quella di prendersi cura di se stessi per essere in grado di affrontare il trauma della pandemia, cosa che si realizza anche attraverso un dialogo costante nella comunità professionale.

Margherita Spagnuolo Lobb

Dialoghi sulla psicoterapia al tempo del Coronavirus: un’introduzione

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2021

Questo report fornisce un quadro della sezione speciale intitolata "Dialoghi sulla psicote-rapia al tempo del Coronaviru". Dodici eminenti psicoterapeuti e formatori della Gestalt pro-venienti da diverse parti del mondo sono stati invitati dall’Istituto di Gestalt HCC Italy - Scuo-la di Specializzazione in Psicoterapia riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca - a condividere la loro esperienza della pandemia. Il webinar, organizzato il 15-16 maggio 2020, ha ospitato 850 partecipanti da tutto il mondo, che hanno potuto riflettere su come mi-gliorare le loro competenze come psicoterapeuti in questo momento di trauma globale, e tra-sformare questo evento epocale in un’opportunità di crescita. Dal loro dialogo sono emersi nuovi valori umanistici: uno spostamento dal sostenere lo sviluppo del potere personale al nuovo valore dell’essere-con e riconoscere l’altro. Questa discussione ha rivelato come la psi-coterapia della Gestalt, con la sua prospettiva sul sé come processo che ha luogo al confine di contatto con l’ambiente, e la sua anima relazionale che guarda alla co-creazione tra terapeuta e paziente, può contribuire significativamente a questa svolta. I relatori hanno riportato in questa sezione le loro riflessioni personali, cliniche e teoriche offerte durante il webinar. Il loro obiet-tivo può essere espresso con la domanda "Come possiamo raccontare ai nostri figli ciò che stiamo vivendo con un senso di bellezza e coraggio, in modo che possano andare avanti nella loro vita, contando su una base sicura e significativa?".

Questo libro di Georges Wollants rappresenta un contributo fondamentale per l’identità relazionale della terza generazione di psicoterapeuti della Gestalt. Spiega quale tipo di psicoterapia della Gestalt si sarebbe sviluppata se, fin dall’inizio, i principi e le applicazioni della scuola di Berlino (psicologia della Gestalt) fossero stati integrati nella prassi della psicoterapia della Gestalt. E arriva ad un manifesto radicale e profondo della specifica prospettiva di campo, propria della psicoterapia della Gestalt, in cui sia l’emergere del disturbo sia la cura sono fenomeni della situazione, e della reciprocità organismo ambiente. (Dalla Presentazione all’edizione italiana di Margherita Spagnuolo Lobb e Pietro A. Cavaleri)

cod. 1252.2.6

Questo articolo fa seguito alla presentazione dei "passi di danza" tra terapeuta e paziente, pubblicata in un articolo del numero della primavera 2017 del British Gestalt Journal (Spa-gnuolo Lobb, 2017) , e fornisce un esempio clinico di come questo strumento di osservazione fenomenologica ed estetica funziona nella pratica. Inoltre delinea un possibile percorso di ri-cerca. Il presente contributo ha come quadro di riferimento la capacità di risposta (respons-abilità) politica e sociale degli psicoterapeuti nel contesto contemporaneo. Per l’autrice, una principale fonte di sofferenza oggi deriva dalla mancanza di riconoscimento dell’altro, che si evidenzia nella desensibilizzazione corporea dei nostri pazienti. Questo rende necessario che gli psicoterapeuti della Gestalt si focalizzino sulla reciprocità delle loro interazioni con i pazienti, piuttosto che su come il paziente fa contatto. Infatti, è proprio lì, nella "danza" tra loro, che è presente la possibilità di rivitalizzare il confine di contatto, luogo in cui il sé è co-creato.

Questo articolo si propone di descrivere il processo di contatto tra paziente e terapeuta co-me una danza co-creata. La finalità è quella di superare il linguaggio individualistico ancora presente nelle categorie di Gestalt Therapy (Perls et al., 1951), come dimostrato nel termine "perdita delle funzioniio", utilizzando l’idea della danza, che comprende i sentimenti e i mo-vimenti sia del terapeuta che del paziente. Questa prospettiva è in linea con gli studi contempo-ranei delle neuroscienze, gli approcci intersoggettivi e la psicoanalisi relazionale; permette inol-tre al terapeuta di rimanere con la spontaneità della co-creazione del contatto terapeutico (i "passi di danza"), e allo stesso tempo di includere aspetti evolutivi e psicopatologici dell’esperienza (lo sviluppo polifonico dei domini) come parte dell’esperienza dello sfondo, come una "musica dei passi" che il paziente compie nella situazione terapeutica.

Massimo Ammaniti, Margherita Spagnuolo Lobb

"Adolescenti senza tempo". Radicamento relazionale e sviluppo del sé

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2020

In questo dialogo Margherita Spagnuolo Lobb e Massimo Ammaniti descrivono le caratte-ristiche dell’adolescenza nella post-modernità. Gli autori esplorano la relazione genitore-adolescente da prospettive differenti. Margherita Spagnuolo Lobb, secondo la prospettiva della psicoterapia della Gestalt, focalizza l’importanza del sostegno fisiologico da parte dei genitori ai figli adolescenti, in una fase della vita estremamente delicata, contraddistinta dalle preoccu-pazioni sull’integrazione del sé. Massimo Ammaniti, secondo la prospettiva psicoanalitica, focalizza la crisi d’identità che accompagna l’adolescenza. Lo sviluppo della consapevolezza dei sentimenti negativi verso i genitori conduce gli adolescenti dall’infanzia verso l’età adulta. Gli autori concludono il dialogo con alcune considerazioni e indicazioni pratiche per migliorare la condizione degli adolescenti nella postmodernità.

Margherita Spagnuolo Lobb, Frans Meulmeester

L'approccio gestaltico con le organizzazioni

Questo libro raccoglie esperienze pratiche e riflessioni teoriche di rilevanti docenti, coach e consulenti che da anni applicano l’approccio gestaltico nel loro lavoro con le organizzazioni lavorative. L’obiettivo è di sostenere il senso di impegno attivo di ogni individuo nella società e agevolarne il contributo creativo, perché le persone possano dare il meglio di sé alle organizzazioni di cui sono parte.

cod. 1252.2.4

Adriana Schnake, Margherita Spagnuolo Lobb

La psicoterapia della Gestalt in Cile

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2019

In questo dialogo Adriana Schnake e Margherita Spagnuolo Lobb ripercorrono la storia della psicoterapia della Gestalt in Cile. Negli anni ‘70, la psichiatra sudamericana, allieva di Ignacio Matte Blanco, rivoluzionò il percorso formativo in psichiatria, promuovendo lo studio della fenomenologia all’interno della facoltà di medicina. In quel periodo Adriana Schnake e Francisco Huneeus cominciarono a tradurre i libri di Fritz Perls e, insieme a Claudio Naranjo, cominciarono a diffondere il loro modello clinico in Sud America e nel resto del mondo. I fon-datori della psicoterapia della Gestalt cilena si dedicarono allo studio dell’uso delle sostanze allucinogene durante le sedute di psicoterapia. In seguito ad un grave incidente accaduto ad un paziente, Adriana Schnake abbandonò l’uso degli allucinogeni nella pratica psicoterapeutica e sviluppò un modello clinico focalizzato sull’integrazione mente-corpo. Margherita Spagnuolo Lobb ribadisce l’importanza di un modello clinico che superi la dicotomia mente-corpo e sotto-linea l’esistenza di un legame tra stili percettivi e manifestazioni psicopatologiche. In conclusione, le due autrici ribadiscono l’importanza per i giovani psicoterapeuti di frequentare un percorso formativo finalizzato all’apprendimento di un metodo clinico fenomenologico con-traddistinto dall’onestà e dall’umiltà verso i pazienti.

Margherita Spagnuolo Lobb, Robert W. Resnick

La presenza del terapeuta della Gestalt nel campo: un dialogo sulla lezione di Isadore From

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2019

In questo dialogo Bob Resnick e Margherita Spagnuolo Lobb sostengono differenti posizioni in merito alla lezione di Isadore From sul ruolo del terapeuta nel setting gestaltico. Bob Resnick critica il fatto che il maestro centralizzasse la presenza del terapeuta nel vissuto del paziente. Margherita Spagnuolo Lobb spiega la lezione di Isadore in chiave di campo fenomenologico e di co-costruzione del confine di contatto e dunque dell’esperienza narrativa che paziente e terapeuta co-costruiscono. Il dialogo rappresenta un approfondimento importante delle due posizioni, spesso antitetiche nella psicoterapia della Gestalt, tra la prospettiva individualistica e quella relazionale. Non pervenendo ad un avvicinamento delle loro posizioni teoriche, gli autori si ripropongono di sperimentarsi in un workshop, per ritrovare nella pratica le loro divergenze e similitudini.