LIBRI DI ROBERTA ROSSI

La ricerca ha estratto dal catalogo 62 titoli

Comune di Milano Settore Statistica

Under 18

Leggere il presente, pensare il futuro

cod. 2000.1109

Maria Moro, Manuela Carrara, Cristina Iacchia, Alberto Pala, Gerardo Rossetto, Roberta Rossi

Sessualità ed infertilità di coppia

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2003

Lo stress psicologico correlato alla condizione di infertilità, la finalizzazione dell’atto sessuale alla riproduzione e l’interferenza dello staff medico nell’attività sessuale possono rappresentare nella coppia infertile fattori di rischio per la sessualità. Obiettivo della ricerca è stato lo studio del comportamento sessuale di 100 coppie candidate ad un programma di riproduzione assistita nei sei mesi precedenti alla consultazione. Il campione è stato suddiviso a seconda del fattore di infertilità di coppia ed i partner sono stati sottoposti ad una intervista semistrutturata, differenziata per genere, formulata in base ai criteri del DSM IV per la diagnosi delle disfunzioni sessuali. Alle coppie è stato inoltre richiesto, con un quesito posto sotto forma di domanda aperta, se ritenessero che la condizione di infertilità avesse modificato il loro comportamento sessuale. I risultati hanno evidenziato una maggiore incidenza di disagio e disfunzioni sessuali nelle donne infertili rispetto agli uomini. Il desiderio sessuale ipoattivo è la disfunzione sessuale che più frequentemente è stata correlata alla condizione di infertilità in entrambi i sessi. In conclusione sembra importante offrire alle coppie infertili afferenti ai programmi di riproduzione assistita un counseling sessuologico mirato alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento delle disfunzioni sessuali, anche in vista della relazione tra comportamento sessuale e fertilità.

Paolo Maria Michetti, Roberta Rossi, Daniele Bonanno, Massimo Zaccagnini, Andrea Tiesi, Chiara Simonelli

Sessualità ed emozioni: studio sull'associazione alessitimia e disfunzione erettile (DE)

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2003

Il costrutto dell’alessitimia descrive un insieme di deficit della capacità di elaborare le emozioni da un punto di vista cognitivo, o in una più ampia accezione, un disturbo della regolazione affettiva. L’alessitimia è stata inizialmente considerata come tipica di pazienti con malattie psicosomatiche classiche. Gli studi successivi hanno messo in evidenza caratteristiche alessitimiche in numerose altre situazioni patologiche e nella popolazione generale. L’obiettivo dello studio qui presentato è stata l’indagine del costrutto dell’alessitimia in pazienti con DE sia nella forma psicogena primaria (DEPP) che in quella secondaria (DEPS).

Roberta Rossi, Daniela Arangino, Franco Grassetti, Elena Sabattini

Il riflesso dell'incontinenza urinaria femminile sulla sessualità della coppia

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2002

Il presente studio indaga la correlazione tra incontinenza urinaria (IU) e sessualità della coppia. Si vuole evidenziare come le coppie incontinenti, gruppo sperimentale (GS), vivono la sessualità e se ci sono delle modificazioni del proprio stile di vita, del vissuto emotivo rispetto al gruppo di controllo (GC). L’ipo¬tesi si basa sulla considerazione che tale patologia possa essere causa di un maggior distacco nelle relazioni sociali e di una difficoltà nell’espressione della propria sessualità. Quest’ultima è stata analizzata attraverso l’elaborazione delle 18 aree messe in luce dal Sexuality Evaluation Schedule Assessment Monitoring (SESAMO). Il campione è costituito da 200 coppie così suddivise: 100 donne incontinenti con i rispettivi partner (Gruppo sperimentale) e 100 donne non incontinenti con i rispettivi partner (Gruppo di controllo). È stata utilizzata una analisi descrittiva e l’ANOVA per il confronto tra il gruppo sperimentale (femminile-maschile) e il gruppo di controllo (femminile-maschile). A tal fine è stato considerato un livello di significatività del 5%. I test utilizzati sono: un test sull’IU e il SESAMO I risultati evidenziano che esiste una correlazione statisticamente significativa tra la variabile dipendente (IU) ed espressione della sessualità della coppia (variabile indipendente). Per quanto riguarda il campione femminile sono risultate significative 13 aree, ossia: area 1 (0,005); area 4 (0,000); area 6 (0,000); area 7 (0,000); area 8 (0,000); area 10 (0,000); area 11 (0,000); area 13 (0,001); area 14 (0,000); area 15 (0,000); area 16 (0,011); area 17 (0,000); area 18 (0,000). In quello maschile 7 aree, ossia: area 7 (0,001); area 8 (0,000); area 10 (0,007); area 11 (0,000); area 12 (0,001); area 14 (0,000); area 16 (0,000).

Chiara Simonelli, Adele Fabrizi, Roberta Rossi, Fabiana Corica, Alain Giami

La sessuologia come professione in Italia: dati nazionali di una ricerca europea

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2002

Riassunto. La Sessuologia come professione è una ricerca che coinvolge le società scientifiche di sessuologia di sette nazioni europee (Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Italia, Norvegia, Svezia), con l’obiettivo di identificare la diversa provenienza e formazione professionale dei sessuologi (che operano nei diversi stati). In questo lavoro saranno presentati i risultati della ricerca condotta in Italia. Per la raccolta dei dati è stata utilizzata la versione italiana del questionario presentato negli altri stati europei. Il questionario contiene 89 item relativi alle caratteristiche socio-demografiche, alla formazione universitaria e professionale, al training di specializzazione in sessuologia e alla pratica clinica dei sessuologi a cui è rivolto. I risultati saranno discussi per descrivere le caratteristiche di chi opera nella sessuologia clinica in Italia.

Roberta Rossi, Noemi Grappone

Aspetti psicosessuali del dolore pelvico

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2002

Il dolore è molto di più di un semplice sintomo che lascia le sue tracce solo a livello fisico; esso è influenzato dalle emozioni e dalle condizioni sociali e ambientali, ed essendo perciò diverso per ciascuno individuo, risulta un’esperienza di non facile soluzione. Nello specifico, il dolore pelvico si differenzia in acuto, ciclico e cronico. La sindrome dolorosa pelvica è una delle problematiche più frequenti nel campo della ginecologia, ma anche frustrante per le sue ripercussioni in altre aree come quella sessuale e relazionale a causa della concomitanza con altre disfunzioni come i disturbi da dolore sessuale. Spesso infatti, la causa organica, responsabile in un primo momento del dolore, diventa poi il substrato per un’anorgasmia, un vaginismo o un calo del desiderio. È importante quindi, avere un approccio che sia il più possibile multidisciplinare e multidimensionale, che possa tener conto di tutti i fattori coinvolti.

Chiara Simonelli, Roberta Rossi, Cinzia Selvaggi, Cesare Accattatis

Peer education e prevenzione dell'infezione da HIV: valutazione di un intervento

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2002

La ricerca, finanziata dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del Programma Nazionale sull’AIDS, propone la sperimentazione e la valutazione di una metodologia d’intervento basata sulla Peer Education nel campo della prevenzione dell’infezione da HIV nella popolazione giovanile. L’intervento è stato effettuato su 732 studenti appartenenti ad un istituto di scuola media superiore di Roma. All’interno del progetto sono state prese in considerazione le modificazioni di alcune variabili che influenzano l’attuazione dei comportamenti a rischio di contagio da HIV. Gli effetti dell’intervento sono stati valutati attraverso la somministrazione di due strumenti: 1) un questionario di nostra costruzione; 2) la Sensation Seeking Scale di Zuckerman, somministrati sia prima che dopo il corso formativo. La ricerca è caratterizzata da due fasi principali: selezione e formazione dei peer educators e successiva realizzazione di incontri di informazione e sensibilizzazione sul tema all’interno del proprio istituto. I risultati della ricerca offrono indicazioni a sostegno del raggiungimento dei principali obiettivi prefissati. Il corso di prevenzione ha migliorato le conoscenze sul fenomeno e, contemporaneamente, ha inciso sulla possibilità dei giovani di riconoscere il rischio personale d’infezione.

Chiara Simonelli, Adele Fabrizi, Veronica Vizzari, Mauro Monterubbianesi, Glenda Guidi, Roberta Rossi

Sessualità e contraccezione: un'indagine sugli effetti indotti da un contraccettivo orale sulla soddisfazione sessuale femminile

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2001

Il calo del desiderio sessuale è considerato uno dei rischi della pillola anticoncezionale. Questo studio indaga gli effetti di un nuovo contraccettivo orale monofasico a basso dosaggio (Harmonet) sul desiderio sessuale femminile attraverso la somministrazione di un questionario specifico, il Golombok Rust Inventory of sexual Satisfaction (GRISS). Nella ricerca è stato utilizzato un campione di 385 donne, provenienti da 12 diversi centri ginecologici italiani, testato 5 volte durante 13 mesi di trattamento con il contraccettivo. Nessuna scala del questionario ha subito cambiamenti durante questo arco di tempo tranne la scala NSF (mancanza di sessualità femminile) che ha registrato un piccolo ma significativo incremento nell’ultima misurazione. I risultati di questa indagine suggeriscono che l’utilizzo di questo contraccettivo orale non ha alcun effetto sul desiderio sessuale dato che la vita sessuale delle donne impiegate nella ricerca rimane soddisfacente e non subisce alcun decremento significato durante l’intero trattamento. Parole chiave: contraccezione orale, desiderio sessuale femminile, soddisfazione sessuale.

Chiara Simonelli, Roberta Rossi, Francesca Tripodi, Paola Matteucci

I risultati del servizio di consulenza telefonica dell'Istituto di Sessuologia Clinica di Roma

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2000

L’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma fornisce, da diversi anni, un servizio gratuito di consulenza telefonica svolto da specialisti del settore. Gli operatori che rispondono alle chiamate forniscono informazioni sulle problematiche sessuologiche portate dagli utenti, li aiutano a focalizzare maggiormente la natura delle loro difficoltà e li indirizzano verso centri e/o specialisti adeguati alle loro richieste, raccogliendo i dati su apposite cartelle. Questo articolo riporta i risultati dell’elaborazione statistica delle suddette schede relative al periodo che va dal settembre 1997 all’aprile 1999. Gli Autori ritengono che, sebbene il numero complessivo delle telefonate non possa, ad oggi, essere statisticamente significativo della popolazione italiana, il servizio possa comunque rappresentare un osservatorio privilegiato delle più frequenti richieste in ambito sessuologico. Parole chiave. Consulenza telefonica, normalità, adolescenza, disfunzioni sessuali.