LIBRI DI MARGHERITA SPAGNUOLO LOBB

La ricerca ha estratto dal catalogo 122 titoli

Miriam Taylor

Psicoterapia del trauma e pratica clinica

Corpo, Neuroscienze e Gestalt

Il libro di Miriam Taylor rappresenta un contributo fondamentale alla terapia del trauma. Scritto dalla prospettiva della psicoterapia della Gestalt, il libro integra le più rilevanti ricerche e teorie contemporanee e i più recenti modelli di lavoro con il trauma. Una risorsa sia per gli psicoterapeuti che per gli allievi.

cod. 1252.17

L’articolo è una rivisitazione ermeneutica della teoria del sé di Perls, Hefferline e Goodman (1951), alla luce degli sviluppi sociali e delle mutate evidenze cliniche contemporanee. Vuole focalizzare aspetti innovativi dell’anima fenomenologica ed estetica del nostro approccio che risultano utili nella società attuale. All’interno della definizione di base del sé come contatto (dunque come esperienza del mondo), l’autrice focalizza l’esperienza dello sfondo, includendo così nel concetto unitario del sé come "farsi del contatto nel qui e ora" gli aspetti evolutivi e gli aspetti psicopatologici, originariamente banditi dalla considerazione del sé, in quanto considerati antagonisti al lavoro fenomenologico sull’esperienza attuale del paziente. L’autrice realizza dunque un concetto del sé che include, oltre alla co-crea¬zio-ne della figura al confine di contatto, sia lo sfondo evolutivo che la percezione rigida e desensibilizzata che caratterizza la sofferenza, come pure il vissuto del terapeuta e l’uso della "conoscenza relazionale estetica" come "intelligenza sensoriale" del campo fenomenologico condiviso.

In quest’intervista Jean-Marie Robine esplora i concetti di campo, situazione, self e la centralità del riconoscimento nel rapporto terapeuta-paziente. Risulta evidente come il concetto di "situazione" possa far meglio comprendere il concetto di campo - che dai gestaltisti è usato in modi diversi - e come sia fondamentale compiere delle scelte. Robine, inoltre, sottolinea l’importanza del riconoscimento del paziente da parte del terapeuta, senza il quale nessun cambiamento può avvenire. La scelta del paradigma di campo e di quello estetico ci possono offrire la possibilità di "alimentare" la nostra capacità di "essere-con", e la competenza nel nostro essere terapeuti. All’intervista seguono i commenti di Margherita Spagnuolo Lobb, Gianni Francesetti e Piero Cavaleri, i quali mettono in luce i punti di accordo e a volte anche di disaccordo con il pensiero del collega francese. L’articolo è un’occasione per la creazione di un linguaggio comune tra i teorici della comunità gestaltica, e genera nuovi spunti di riflessione, sempre nel rispetto delle diversità.

Margherita Spagnuolo Lobb, Adriano Schimmenti, Pietro Andrea Cavaleri, Teresa Borino

L’arte del prendersi cura: dialogo su una seduta

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2015

L’articolo riporta la trascrizione di una seduta dal vivo condotta nel 2010 da Margherita Spagnuolo Lobb durante un seminario presso l’Università Kore di Enna. La seduta è incentrata sul sostegno della consapevolezza, all’interno dell’esperienza co-costruita tra terapeuta e paziente. Parole e corporeità si intrecciano al confine di contatto, in una danza relazionale in cui il qui-ed-ora dell’incontro diviene bussola del terapeuta, per sostenere il now-for-next, l’intenzionalità di contatto della paziente. A seguire vengono riportati i commenti del Prof. A. Schimmmenti e del dott. P.A. Cavaleri, che hanno assistito alla seduta. Il risultato è un interessante dialogo e uno stimolante confronto tra due vertici osservativi del processo terapeutico: la psicoanalisi e la psicoterapia della Gestalt.

Margherita Spagnuolo Lobb, Valeria Rubino

Le esperienze dissociative in psicoterapia della Gestalt

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2015

L’articolo spiega la diffusione attuale delle dissociazioni come nuove sofferenze del "tra" considerando l’evoluzione del sentire sociale. Partendo dalla categorizzazione del DSM 5, descrive poi le varie forme cliniche delle dissociazioni. Infine, per ciascuna di esse, presenta un breve caso clinico. Conclude identificando due competenze fondamentali del terapeuta della Gestalt nel lavoro con le dissociazioni: la diagnosi differenziale tra uno sfondo esperienziale turbolento e uno sfondo confuso e l’attenzione alla fase espiratoria della respirazione del paziente-in-contatto-con-il-terapeuta, al fine di costruire il ground relazionale che consente poi al paziente di fare emergere nuove figure dallo sfondo della sua esperienza.

Margherita Spagnuolo Lobb, Teresa Borino

Editoriale

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2015

Mariano Pizzimenti

Aggressività e sessualità

Il rapporto figura/sfondo tra dolore e piacere

Gettando le basi della Terapia della Gestalt, Fritz Perls sostituì il primato della libido di Freud con il concetto di aggressività dentale. Da allora, i gestaltisti si sono sempre meno interessati alla sessualità e hanno considerato l’aggressività solo come fame. È arrivato il momento, sostiene l’autore, di superare le false dicotomie e di ripensare la relazione tra aggressività e sessualità come un flusso ininterrotto di figura-sfondo.

cod. 1252.15

James J. Kepner, Margherita Spagnuolo Lobb

Body Process

Il lavoro con il corpo in psicoterapia

cod. 1252.10

Margherita Spagnuolo Lobb

Le esperienze depressive in psicoterapia della Gestalt

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2014

Questo articolo tratta quattro aspetti dell’esperienza depressiva: 1. il suo senso ontologico in quanto esperienza umana, 2. l’epistemologia gestaltica delle esperienze depressive, in confronto con l’epistemologia psichiatrica, 3. una lettura fenomenologica ed estetica delle esperienze depressive in psicoterapia (distinguendo tra depressioni reattive, "incarnate" e psicotiche), 4. una considerazione politico-sociale della depressione giovanile nella società contemporanea.

Margherita Spagnuolo Lobb

I vissuti sessuali nel setting della psicoterapia della Gestalt post-moderna

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 1 / 2014

L’articolo è un contributo per una prospettiva gestaltica contemporanea sulla sessualità in psicoterapia. Partendo da una definizione della sessualità secondo il testo di Perls, Hefferline e Goodman, l’autrice espone poi l’evoluzione del vissuto sessuale nella società post-moderna, rifacendosi alle riflessioni di studiosi contemporanei come Galimberti e Bauman. Superando la logica edipica, l’autrice propone dunque una lettura dei vissuti sessuali in psicoterapia secondo l’ottica del confine di contatto nel campo fenomenologico, che consente di intuire elementi relazionali implicitamente offerti dal paziente. Vengono poi forniti suggerimenti ed esempi clinici per orientarsi nel caso di vissuti sessuali nel setting psicoterapico contemporaneo.

Gianni Francesetti, Michele Ammirata

Il dolore e la Bellezza.

Atti del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt

Il volume raccoglie i contributi del III Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt sul tema del dolore e della bellezza.

cod. 1252.13

Margherita Spagnuolo Lobb

Il contributo di Daniel Stern alla psicoterapia della Gestalt

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2013

L’autrice passa in rassegna l’opera del grande psicoanalista intersoggettivo distinguendo cinque punti di confronto con la psicoterapia della Gestalt: la teoria evolutiva, la teoria del sé, la comunicazione relazionale implicita, il now-moment, le forme vitali. Evidenzia come, alla fine del suo geniale percorso di ricerca e di sviluppo teorico, Stern sia giunto a vedere in ogni relazione, ed in particolare nella psicoterapia e nelle arti, la stessa bellezza che aveva scoperto nelle intera- zioni fra madre e bambino. È dunque lo sguardo estetico alle relazioni umane ciò che accomuna il metodo gestaltico e il modello di Daniel Stern, anche se questa comunanza è basata su percorsi di ricerca diversi: lo studio delle relazioni primarie per Stern e l’interesse socio-politico per la psicoterapia della Gestalt. Il pensiero di Stern rappresenta per la psicoterapia della Gestalt un’occasione di apprendimento e sviluppo, soprattutto rispetto ad un linguaggio sempre più fenomenologico e legato alla ricerca.

Viziello Graziella Fava, Margherita Spagnuolo Lobb

Daniel Stern: un maestro nel ritrovare il "discorso comune". Dalla clinica alla vita e dalla vita alla clinica

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2013

Nel sottolineare l’importanza degli studi e delle ricerche di D.N. Stern, G. Fava Vizziello e M. Spagnuolo Lobb ricordano con gratitudine il dono da parte dello psicoanalista di una teoria evolutiva fondata sul bambino osservato e inserito in una relazione profonda con l’altro. Ne evidenziano il coraggio nel prendere le distanze dalle più tradizionali teorie evolutive centrate sul solipsismo del mondo interiore del bambino "patologico", e ricordano la fiducia che Stern riponeva sulla possibilità di crescita che avviene anche in un "campo difficile". L’essere-con, il valore del dialogo e della relazione permeavano il pensiero scientifico e l’umanità del grande psicoanalista scomparso, una candela accesa nel buio di una società liquida.

Vittorio Gallese, Margherita Spagnuolo Lobb

Daniel Stern e l’estetica del movimento. Una sfida per le neuroscienze

QUADERNI DI GESTALT

Fascicolo: 2 / 2013

In un vivace dinamismo di domande e risposte, i due autori riportano ricordi di esperienze condivise con D. Stern e approfondimenti su tematiche fondanti per la psicoterapia e per la ricerca neuroscientifica: l’intersoggettività co-costruita, la simulazione incarnata, la modalità di funzionamento cervello-corpo, le evidenze del bambino osservato, la conoscenza implicita, il vissuto del e la solidità empirica delle ricerche di D. Stern, le sue riflessioni, in anticipo sui tempi e il suo coraggio di fare dialogare una prospettiva psicodinamica con la dimensione cognitiva, fisiologica e filosofica dell’esperienza.