La mistica del digiuno nella Pisa medievale. Bona, Ubaldesca, Gherardesca
È possibile individuare un trait d’union (genetico?) fra le privazioni alimentari attuate dalle mistiche del medioevo e dalle anoressiche dei nostri giorni? Il libro si sofferma sugli orientamenti teorici che riconoscono, o meno, l’equivalenza clinica (e nosografica) fra i due fenomeni, sostenendo l’adozione di un approccio multidisciplinare. In particolare, il testo si focalizza sulle pratiche ascetiche di tre mistiche pisane di età comunale, Bona, Ubaldesca e Gherardesca, rintracciandone i riferimenti nelle fonti documentali e ricercandone i parallelismi con le caratteristiche cliniche e psicosociali dell’anoressia nervosa.
cod. 1240.426