Abitanti, attività e strategie
In un mondo in rapida trasformazione, la montagna rappresenta un laboratorio di sviluppo sostenibile in grado di fornire risposte anche ad altri tipi di territori in transizione. Con un approccio interdisciplinare, il volume analizza gli stili di vita e di “abitare la montagna”, presentando dei contributi – in italiano e in francese – che permettono di trarre alcune lezioni su nuovi abitanti, innovazioni nelle attività tradizionali e strategie per l’abitabilità.
cod. 1562.52
Sulla base dell’analisi e della comparazione di tre buone prassi d’accoglienza, collocate in contesti montani diversi (Cadore, Valcamonica, Prealpi Biellesi), gli autori sostengono che le peculiari caratteristiche delle terre alte del nostro Paese - date alcune condizioni di contesto e strutturali - possono agevolare l’integrazione socio-lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, innescando non solo la resilienza delle comunità locali interessate ma anche la nascita di specifiche forme di mercato come i nested market. Tale modello di analisi socioeconomica è capace di descrivere sia la complessità dei termini dello scambio di risorse in particolari contesti, come quello delle Alpi e degli Appennini, sia di cogliere l’essenza ibrida delle organizzazioni e delle attività di sviluppo locale innescate nelle aree fragili dalla presenza dei nuovi "montanari per forza".
Rifugiati e richiedenti asilo nella montagna italiana
Dopo aver affrontato il fenomeno consolidato dei cosiddetti “migranti economici” nelle terre alte (i nuovi residenti “per scelta”), la collana dell’Associazione Dislivelli affronta, in questo volume, il tema dei richiedenti asilo e dei rifugiati, indirizzati forzosamente verso le valli montane e le aree interne italiane da politiche che, almeno in partenza, sembravano guardare più alla dispersione degli stranieri sul territorio che alla loro inclusione sociale, temporanea o permanente che fosse.
cod. 1810.2.53
Sostenibilità e saper fare nelle Alpi
Il volume intende documentare, analizzare e riflettere sul fenomeno del “ritorno alla terra” nella sua doppia accezione di ri-abitare gli spazi alpini e di dedicarsi a lavori abbandonati, come la coltivazione di determinate specie vegetali o l’allevamento. Questo ritorno oggi assume, in molti casi, un valore ideale: sulla scorta della delusione provata nei confronti della città (vista come l’epicentro della crisi finanziaria), si leva da più parti la speranza – o l’illusione – che la montagna possa costituire un “nuovo” orizzonte per il futuro.
cod. 62.71
L'articolo presenta i risultati di una ricerca, a carattere sperimentale, sulla relazione tra agenzie immobiliari e stranieri, svolta nel 2013 nelle città di Milano e Pavia. L'analisi dei dati, frutto in primis di un audit telefonico, evidenzia come tale relazione si caratterizza per la presenza di pregiudizi di matrice etnico-razziale da parte di questi gatekeepers del mercato degli affitti e come, in alcuni casi, tali pregiudizi si traducono in forme di discriminazione, o comunque di trattamento differenziale, ai danni della clientela straniera immigrata.
Nell’ambito del "Progetto Dedalo", i sociologi del’Università di Pavia descrivono i risultati di una ricerca empirica sugli uffici di collocamento della Regione Sicilia (Sportelli Multifunzionali), nonché l’elaborazione dei dati così raccolti. In concreto, il primo contatto tra gli uffici di collocamento e i giovani immigrati rivela lacune culturali e carenze di capacità linguistiche. È quindi in questi settori che vanno prese misure concrete. Un database regionale distribuito in rete (insieme con un prototipo di terminale espressamente progettato a questo fine) è stato presentato alla Pubblica amministrazione siciliana e ai partecipanti al secondo congresso del "Progetto Dedalo", svoltosi a Monreale. Infine, l’analisi dei dati empirici consente di formulare una serie di proposte pratiche che l’Amministrazione regionale dovrà realizzare per migliorare la preparazione professionale e il collocamento dei giovani immigrati.
Il libro affronta le diverse linee di “tensione democratica” fra partecipazione e rappresentanza politica, attraverso una pluralità di voci e approcci teorici, analizzando alcuni casi urbani: Berlino, Buenos Aires, Grenoble, Firenze, Los Angeles, Milano, New York, Palermo, Parigi, Venezia.
cod. 618.1.3
Un'indagine sociolinguistica a Pavia e Torino
cod. 1095.45