LIBRI DI ANDREAS GIANNAKOULAS

Paolo Fabozzi

Forme dell'interpretare

Nuove prospettive nella teoria e nella clinica psicoanalitica

La costruzione e la definizione della realtà psichica, l’analisi del legame, la modulazione del transfert e il ruolo dell’ambiente primario, l’uso della persona dell’analista, l’esperienza dell’essere e del senso di sé, la soggettività e l’interfantasmatizzazione, la tecnica: sono questi alcuni dei nodi e delle problematiche teoriche e cliniche attraversate dalla questione dell’interpretazione, che i saggi raccolti in questo volume propongono al lettore.

cod. 1215.1.17

Andreas Giannakoulas

Il bambino come "terapia" della difesa maniacale post-traumatica genitoriale

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2022

Con questo mio contributo vorrei portare una critica articolata alla scarsa attenzione rivolta ai diversi processi della funzione cosiddetta di genitorialità e, allo stesso tempo, considerare questi processi come aspetti collusivi inconsci che spesso sono fondamentali, non solo per la fenomenologia del rapporto tra i partner, ma anche per un preciso rapporto tra la sintomatologia dei figli e gli aspetti della patologia collusiva organizzata dalla coppia. Questa affermazione implica tutto il complesso campo della selezione del compagno o della scelta oggettuale coniu-gale. Questa reciprocità collusiva emerge in una varietà di forme. Ad esempio motivazioni reciproche di individui deprivati, traumatizzati, shoccati, o profondamente depressi a scegliere partner analoghi per perpetuare il proprio stato d’animo senza investire o essere investiti affettivamente dall’altro: "Come posso parlare del mio dolore conoscendo l’immensità del tuo!". È stata sottolineata da Winnicott, a questo proposito, la "Falsa Restituzione" dei figli nei confron-ti dei genitori. Questa falsa restituzione e riparazione si esprime attraverso l’identificazione del bambino con la parte dei genitori che non ha subito la dissociazione della difesa maniacale, cioè con la loro parte più profonda, traumatizzata e terrifica, il luogo dove ogni loro difesa maniacale fallisce, il punto dolente, mai elaborato, l’interruzione traumatica dei loro rispettivi Sé, che ha acquisito il senso di un punto di non ritorno. C’è come un tentativo onnipotente da parte del bambino di ristabilire la continuità.

Andreas Giannakoulas

La Sibilla Morta. Riparazione e restituzione di un’assenza

PSICOANALISI

Fascicolo: 1 / 2021

L’autore descrive in questo lavoro gli effetti della depressione materna sullo sviluppo del bambino, richiamando i lavori di Winnicott e di Green sulla "madre morta" e discutendo in particolare l’impossibilità per i bambini di riparare l’umore materno. Il caso clinico discusso permette di affrontare vari ed interessanti temi a cominciare dal ruolo delle percezioni visive madre-bambino, delle caratteristiche del "fantasying", della di-fesa maniacale, ma soprattutto dell’uso del controtransfert come guida per stati di funzionamento primitivi. In particolare, descrive nella terapia la necessità di una regressione alla dipendenza, complessa per i pazienti che si confrontano con una assenza, e della possibilità di instaurare un holding che assicuri il riassestamento dei processi maturativi interrotti.

Centro Psicoanalitico di Roma

L'impronta del trauma

Sui limiti della simbolizzazione

Un confronto scientifico tra analisti di impostazione diversa per mettere al lavoro la teoria e i diversi modelli psicoanalitici sul trauma rispetto alle nuove forme di patologia e di sofferenza psichica.

cod. 1422.13

Andreas Giannakoulas, Francesca Neri Bertolini

Continuità dell'essere, crollo e oltre il crollo

Sul lavoro di Donald W. Winnicott

Winnicott, più di ogni altro psicoanalista, ha ampliato il campo teorico-clinico della psicoanalisi con le sue perenni e naturali controversie. In questo libro si potranno leggere delle feconde riflessioni su alcune delle sue scoperte più creative: l’enfasi sulla continuità dell’essere; la natura dell’unità psicosomatica e le esperienze che disturbano o impediscono il senso di continua aliveness; la concettualizzazione degli stati mentali precoci; le caratteristiche paradossali del Sé e la sua relazione con il mondo degli oggetti e degli altri.

cod. 1215.1.40

Andreas Giannakoulas, Max Hernandez

Rimembrare la mente e rammentare il corpo

PSICOANALISI

Fascicolo: 2 / 2010

Winnicott sostiene che l’individuo sano deve sentire il suo corpo come il fondamento del sé immaginativo. Questo è stato sottolineato alcuni anni dopo in riferimento a ciò che chiamò indwelling (insediamento) come processo che permette "l’acquisizione di una relazione stretta e semplice tra la psiche e il corpo e il funzionamento corporeo". Un adeguato indwelling potrebbe essere impedito molto presto nella vita come conseguenza del fallimento ambientale. In questo caso il funzionamento mentale viene a soffrire di una rigidità prematura e acquista la qualità di una "cosa" (di un oggetto) in se stessa. In queste situazioni, spesso la mente sostituisce la madre e diventa ciò che si prende cura del bambino stesso. In altri termini il problema è la relazione del sé con la mente.

Andreas Giannakoulas

La follia rimossa della coppia sana

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2010

La relazione coniugale è una relazione speciale, anzi unica, che si sviluppa all’interno di un contesto culturale e sociale. È un’impresa individuale e reciproca realizzata per soddisfare i bisogni biunivoci personali ed emozionali di una stretta intimità e interdipendenza all’interno di un quadro istituzionale e sociale di cui gli sposi fanno parte. La ricerca di risposte emotive da parte dei partner con bisogni regressivi e con la gratificazione di fantasie infantili rimane profondamente radicata e costantemente presente nella sessualità adulta. Naturalmente un compito speciale è stanziato nella forza dell’Io per maneggiare un’elevata regressione e dipendenza con meno ansie. Quindi nell’amore adulto il senso di fiducia e di affidabilità reciproca possono produrre un gran senso di sicurezza, di autonomia, di libero desiderio e possono portare all’inevitabilità della ricerca per regressione unita a livelli più arcaici con il desiderio di realizzare un reciproco e soddisfacente orgasmo e una maggiore intimità. Questo include l’elaborazione immaginativa di parti fisiche, di sensazioni e di funzioni del sé in relazione all’altro. Implicito, e spesso esplicito nelle menti dei partner, è anche l’obbiettivo di formare una nuova integrazione sociale, una nuova famiglia con la sua propria cultura interna distintiva, derivata e dipendente dalle varie referenze interne e dalle esperienze con significative figure dell’infanzia e dell’adolescenza. Le vicissitudini degli oggetti interni e delle immagini parentali, all’interno dell’Io, del Super-Io e del sé, la loro esternalizzazione, la liberazione di significative introiezioni sono state descritte molto abilmente da Bychowski, da Khan, dalla Milner, da Bion, da Kohut, da Bradley e da altri. Così, noi possiamo concepire la relazione coniugale come un’interazione di due persone con una lunga storia personale e di sviluppo e, a livello conscio ed inconscio, con conseguenze normali e patologiche. L’importanza di conflitti parentali collusivi come un fattore possibile dell’eziologia o del mantenimento della patologia di un bambino è stata esplorata come un’area da investigare da molti studiosi.