La relazione coniugale è una relazione speciale, anzi unica, che si sviluppa all’interno di un contesto culturale e sociale. È un’impresa individuale e reciproca realizzata per soddisfare i bisogni biunivoci personali ed emozionali di una stretta intimità e interdipendenza all’interno di un quadro istituzionale e sociale di cui gli sposi fanno parte. La ricerca di risposte emotive da parte dei partner con bisogni regressivi e con la gratificazione di fantasie infantili rimane profondamente radicata e costantemente presente nella sessualità adulta. Naturalmente un compito speciale è stanziato nella forza dell’Io per maneggiare un’elevata regressione e dipendenza con meno ansie. Quindi nell’amore adulto il senso di fiducia e di affidabilità reciproca possono produrre un gran senso di sicurezza, di autonomia, di libero desiderio e possono portare all’inevitabilità della ricerca per regressione unita a livelli più arcaici con il desiderio di realizzare un reciproco e soddisfacente orgasmo e una maggiore intimità. Questo include l’elaborazione immaginativa di parti fisiche, di sensazioni e di funzioni del sé in relazione all’altro. Implicito, e spesso esplicito nelle menti dei partner, è anche l’obbiettivo di formare una nuova integrazione sociale, una nuova famiglia con la sua propria cultura interna distintiva, derivata e dipendente dalle varie referenze interne e dalle esperienze con significative figure dell’infanzia e dell’adolescenza. Le vicissitudini degli oggetti interni e delle immagini parentali, all’interno dell’Io, del Super-Io e del sé, la loro esternalizzazione, la liberazione di significative introiezioni sono state descritte molto abilmente da Bychowski, da Khan, dalla Milner, da Bion, da Kohut, da Bradley e da altri. Così, noi possiamo concepire la relazione coniugale come un’interazione di due persone con una lunga storia personale e di sviluppo e, a livello conscio ed inconscio, con conseguenze normali e patologiche. L’importanza di conflitti parentali collusivi come un fattore possibile dell’eziologia o del mantenimento della patologia di un bambino è stata esplorata come un’area da investigare da molti studiosi.