LIBRI DI ANTONIO SCARINCI

Antonio Scarinci, Giovanni Maria Ruggiero

Procedure e strumenti di autoterapia umoristica

L'umorismo: uno strumento efficace per favorire il benessere

L’umorismo è un antidoto perfetto contro il “mal di vita”: permette un ribaltamento di prospettiva. Imparare a fronteggiare le avversità con più leggerezza consente di apprezzare di più tutto ciò che di buono e bello spesso non riusciamo a percepire e osservare. Questo è un manuale di autoaiuto. Ma non solo: è uno strumento utilissimo per gli homework durante una psicoterapia tradizionale e anche per svolgere il lavoro terapeutico in setting individuali e di gruppo.

cod. 1414.21

Mariapina Accardo, Roberto Lorenzini

Pestare i piedi all'anima

L’offesa nelle relazioni significative

Il tema del perdono ha già un’ampia bibliografia. Questo volume lo affronta da un punto di vista nuovo: ciò che il perdono dovrebbe sanare, ovvero il concetto di offesa. L’offesa viene qui intesa come un danno morale, come un’invalidazione, come un danno all’integrità psicofisica e alla dignità della persona, come una ferita dolorosa. L’offesa è al bivio tra perdono e vendetta e gli autori ne descrivono i suoi ingredienti essenziali e le forme che assume nelle diverse relazioni.

cod. 1250.316

Antonio Scarinci, Roberto Lorenzini

Orientamenti in psicoterapia cognitivo-comportamentale

Dalla formulazione del caso alla ricerca sull'efficacia

Per alcuni disturbi la terapia cognitivo-comportamentale ha accumulato evidenze a sufficienza da renderla superiore ad altri tipi d’intervento e infatti le principali linee guida la suggeriscono come intervento d’elezione. Questo però non è sufficiente a dirimere definitivamente una serie di questioni su cui si sta dibattendo. Il libro, che si rivolge agli specializzandi in formazione ma anche a più esperti psicoterapeuti, sinteticamente ne ricapitola ed esplicita i punti critici e offre indicazioni chiare e semplici sulle diverse posizioni.

cod. 1250.312

Antonio Scarinci, Gabriele Caselli, Laura Lambertucci, Cristiana Aprile, Marina Paparusso, Selenia Di Bari, Cristina Formiconi, Francesca Romana Galassi, Heyra Del Ponte, Valentina Ialenti, Marta Gambardella, Valeria Valenti, Clarice Mezzaluna

Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni degli allievi di una scuola di specializzazione in psicoterapia

QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA

Fascicolo: 40 / 2017

Il presente studio ha avuto come obiettivo la valutazione dei cambiamenti, durante l’arco dei quattro anni di formazione, di un gruppo di 20 allievi di una scuola di specializzazione in psicoterapia di orientamento cognitivo. I dati del gruppo sperimentale sono stati confrontati con quelli di un gruppo di controllo. Entrambi i gruppi hanno redatto, all’inizio e al termine della formazione, un’autocaratterizzazione, strumento che permette di comprendere la prospettiva con la quale un individuo costruisce la propria realtà con modalità di cambiamento in continuo divenire. Alle autocaratterizzazioni è stata applicata l’analisi del contenuto, definita da Berelson come capace di descrivere in modo obiettivo, sistematico e quantitativo il contenuto manifesto della comunicazione. È stato adottato un protocollo che ha definito le procedure seguite, il manuale dei codici interpretativi e la griglia di codifica. Ogni autocaratterizzazione è stata analizzata da un gruppo di analisti con meccanismi di controllo delle decodifiche soggettive. Per verificare se ai soggetti siano accaduti, nell’arco temporale preso in considerazione, eventi che possano aver inciso sull’assetto cognitivo è stato somministrato il Questionario sugli Avvenimenti della Vita (QAV).I risultati della ricerca attestano variazioni significative tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo. Gli allievi, dopo quattro anni di formazione, ritengono che gli altri riconoscano in loro una maggiore capacità di spiegare comportamenti e atteggiamenti degli altri, una maggiore capacità autoriflessiva, un senso di soddisfazione per il completamento del proprio percorso formativo e quindi l’assunzione di un ruolo professionale.

Antonio Scarinci, Domenico Accorrà, Luigi Bonfiglioli, Daniela Ciaffaroni, Anna Fiorani

La difficoltà di affacciarsi sul mondo di Elisa

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2017

L’articolo propone la concettualizzazione di un caso clinico. Elisa, seguita privatamente, arriva al Centro di Salute Mentale con un’indicazione di stato misto, per un ricovero urgente in struttura psichiatrica. La paziente viene presa in carico, con l’obiettivo iniziale di evitare il ricovero. È trattata farmacologicamente in ambiente ambulatoriale, con incontri ravvicinati, in media due, tre volte la settimana. In questo periodo la paziente spesso non si presenta agli appuntamenti e gli infermieri sono costretti a contattarla per somministrare la terapia. A distanza di un anno sarà necessario un ricovero volontario in SPDC. Dopo la degenza, la paziente incrementa la consapevolezza di malattia chiedendo aiuto in modo esplicito. Inizia così un percorso, che porterà Elisa a ridurre notevolmente la sintomatologia e a migliorare la qualità di vita. Gli autori delineano il progetto terapeutico: l’accoglienza, l’assessment, la dinamica dello scompenso e i fattori di mantenimento della patologia. Definiscono gli obiettivi dell’intervento nelle diverse fasi del trattamento e il lavoro terapeutico per il raggiungimento degli stessi. Il quadro teorico è definito dall’approccio cognitivo-comportamentale. Sono evidenziate le criticità che riguardano sia l’alleanza terapeutica, sia il trattamento basato sugli sviluppi della LIBET (Life Themes and Plans Implications of Biased Beliefs: Elicitation and Treatment) e della terapia metacognitiva.

Antonio Scarinci, Gabriele Caselli, Marina Paparusso, Masimo Amabili, Federica Felicetti, Letizia Silvestrini, Clarice Mezzaluna, Valeria Valenti, Luciana Cognini, Monia Torrieri, Lorena Troiani, Giorgia Ceci

Studio di validazione della scala di valutazione del benessere (SVB)

QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA

Fascicolo: 36 / 2015

L’attenzione intorno al benessere e molto cresciuta negli ultimi anni. Nonostante cio il concetto non e stato ancora definito in termini univoci. Nel presente lavoro viene proposto un modello teorico elaborato prendendo in considerazione i fattori preminenti che influenzano il processo del benessere. Senso della vita, relazioni piene e armoniche, consapevolezza, accettazione e trascendenza emergono dalla ricerca psicologica e dalle neuroscienze come elementi di promozione del benessere. Partendo da questa impostazione e stato messo a punto uno strumento di valutazione: la Scala di Valutazione del Benessere (SVB). La SVB e composta di 22 item che formano 4 sottoscale, una per ogni variabile (senso della vita e consapevolezza, relazionalita, accettazione, trascendenza). Una versione di 40 item selezionati da strumenti gia validati e stata sottoposta a 122 soggetti reclutati dalla comunita. Una prima analisi fattoriale esplorativa ha evidenziato una struttura a quattro fattori. Dalla matrice delle correlazioni, per ogni fattore, sono stati selezionati gli item che definiscono la struttura definitiva della SVB. Questa versione e stata somministrata ancora a 176 soggetti. La struttura della SVB e stata analizzata attraverso analisi fattoriale confermativa. La validita convergente e discriminante e stata valutata attraverso il confronto con altri strumenti che misurano il benessere psicologico e la sintomatologia psicopatologica generale. Le analisi hanno rivelato buone proprieta psicometriche dello strumento, anche se necessitano ulteriori approfondimenti.

Antonio Scarinci

La pelle ustionata di Maria

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 1 / 2015

. L’articolo propone la formulazione di un caso clinico. Maria con un disturbo di personalità borderline in comorbidità con un disturbo di personalità paranoide arriva in osservazione inviata dal suo medico di medicina generale. La paziente viene presa in carico in una struttura pubblica per un percorso psicoterapeutico di impronta cognitivo-comportamentale. È trattata farmacologicamente in privato con uno stabilizzatore dell’umore. L’autore delinea il percorso terapeutico: l’accoglienza, l’assessment, la dinamica dello scompenso e i fattori di mantenimento della patologia. Definisce gli obiettivi dell’intervento e il lavoro per il raggiungimento degli stessi, in relazione ai più recenti sviluppi del cognitivismo e in particolare alla LIBET (Life themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and Treatment) e alla Terapia metacognitiva e dei cicli interpersonali. Sono evidenziate le criticità che riguardano sia l’alleanza terapeutica sia il lavoro terapeutico centrato sui cicli interpersonali disfunzionali, sui deficit metacognitivi e sui piani di vita disadattivi.

Antonio Scarinci, Roberto Lorenzini

Il cognitivismo clinico e la questione dell’integrazione

QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA

Fascicolo: 35 / 2014

In questo articolo gli autori ripercorrono in sintesi lo sviluppo storico del cognitivismo clinico dalla sua nascita fino alla terza ondata. Evidenziano come le prassi operative che si sono diffuse negli ultimi anni impongano una seria riflessione sulla possibilità di integrare metodi, tecniche e strumenti in modo coerente e aderente agli elementi che caratterizzano il modello teorico. Ritengono auspicabile costituire una task-force di esperti che abbiano un atteggiamento aperto alla contaminazione e pronti a perdere qualcosa della loro specificità tecnica per dare vita a un’integrazione per assimilazione all’interno di un contesto teorico cognitivista. Tale integrazione può avvenire lungo due assi, uno orizzontale, l’altro verticale utilizzando moduli d’intervento empiricamente supportati capaci di intervenire sia sui processi alti, sia sui processi bassi, che generano la sofferenza avvertita dai pazienti. Il contributo proposto ha l’intento di aprire una seria riflessione sulla possibilità di definire modalità di integrazione tra i diversi approcci psicoterapeutici supportati empiricamente che fanno riferimento ai presupposti teorici del cognitivismo clinico.

Roberto Lorenzini, Antonio Scarinci

Dal malessere al benessere.

Attraverso e oltre la psicoterapia

Sempre più spesso viene rivolta a psicologi, psichiatri e psicoterapeuti una richiesta di aiuto da persone che, pur senza presentare disagi specifici, non sono soddisfatti del loro stare al mondo. Nel volume vengono affrontate quelle disfunzioni che, senza essere delle vere e proprie patologie, amareggiano l’esistenza. Ne sono descritti i meccanismi comuni e alcune strategie di risoluzione.

cod. 1250.216