LIBRI DI DORA CAPOZZA

La convivenza tra persone di culture diverse è una questione di notevole rilevanza sociale, come testimoniano le ostilità tra israeliani e palestinesi, le rivalità tra i popoli della ex Iugoslavia, ma anche le violenze nelle banlieu parigine o gli attentati terroristici a Londra ad opera di immigrati di seconda generazione. Il volume indica strategie utili al fine di costruire rapporti armoniosi tra i gruppi nelle moderne società. Rupert Brown insegna Psicologia Sociale in importanti università inglesi. Dora Capozza insegna Psicologia dei gruppi e Conflitto e cooperazione tra i gruppi presso l’Università di Padova. Orazio Licciardello presiede il Corso di Laurea in Psicologia presso l’Università di Catania.

cod. 1240.303

Nicola Alberto De Carlo, Alessandra Falco

Stress, benessere organizzativo e performance

Valutazione & Intervento per l'Azienda Positiva

Il volume fa il punto a livello internazionale e italiano sugli aspetti teoretici e su quelli applicativi di un tema di grande attualità, il benessere organizzativo e stress lavoro-correlato, ponendosi come vero manuale di riferimento per i vari specialisti delle risorse umane: medici del lavoro, responsabili dei servizi di prevenzione e sicurezza, psicologi, formatori, consulenti del lavoro, studenti delle diverse professioni psico/socio/sanitarie.

cod. 1375.10

Dora Capozza, Emilio Paolo Visintin, Rossella Falvo, Ines Testoni

Deumanizzazione del paziente oncologico nei contesti medici

SALUTE E SOCIETÀ

Fascicolo: 2 / 2015

In this paper the authors explore the presence of infrahumanization effects when the target is cancer patients. Participants were physicians and nurses working in cancer institutes or oncology departments of hospitals. Participants were asked to judge their own category and that of cancer patients on a set of traits. Uniquely human (e.g., rationality, reasoning) and non-uniquely human traits (e.g., impulse, instinct) were used. Patients were also judged on traits expressing the essence of human nature, such as emotionality and relational capacities. The denial of traits of human nature leads to a type of dehumanization, that is called mechanistic dehumanization. Findings show that both physicians and nurses assign the unique features of human category less to patients than to health professionals (infrahumanization effect). In contrast, effects of mechanistic dehumanization were not revealed. In the discussion, the authors examine the potential consequences of cancer patients’ infrahumanization on the therapeutic relationship and treatment effectiveness.

Loris Vezzali, Dora Capozza, Rossella Falvo

Confronto tra strategie di contatto in contesti di lavoro

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2009

Nella presente ricerca, si è analizzata l’efficacia di alcuni modi di contatto nel migliorare le relazioni tra Italiani e immigrati. In particolare, si sono confrontate la teoria del contatto intergruppi (Brown e Hewstone, 2005), il modello dell’identità dell’ingroup comune (Gaertner e Dovidio, 2000), il modello dell’identità duplice (Gaertner et al., 2000). Lo strumento utilizzato era un questionario. I partecipanti, tutti Italiani, erano lavoratori di aziende in una regione del Nord. L’ipotesi era che la salienza dell’identità comune sarebbe stata la modalità di contatto più efficace per migliorare le relazioni tra Italiani e immigrati entro il contesto di lavoro. La generalizzazione degli effetti del contatto alla categoria generale degli immigrati avrebbe dovuto, invece, essere più forte quando, negli incontri tra lavoratori italiani e stranieri, era saliente l’identità duplice. I risultati hanno confermato l’ipotesi relativa all’efficacia dell’identità comune, anche se non si sono rilevati i previsti effetti di moderazione. Sono state, infine, discusse le implicazioni pratiche e teoriche dei risultati ottenuti.

Loris Vezzali, Dora Capozza, Anna Pasin

Effetti del contatto tra normodotati e disabili in contesti di lavoro

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 3 / 2009

Effetti del contatto tra normodotati e disabili in contesti di lavoro - The authors study the outcomes of cooperative relationships between able and disabled employees in work contexts. The participants were non disabled workers - employed in different organizations of a Northern Italian province - working with colleagues with psychiatric disorders. The hypothesis of the research was the following: cooperative relationships influence positively the opinions and emotions of the able workers towards their disabled colleagues. A measure of implicit favouritism for the category of able employees was included in the research design. Results were consistent with the research hypothesis. Cooperative relationships increased empathy and reduced anxiety towards the disabled workers. These outcomes were engendered by the perception of a common identity: belonging to the same organization. Furthermore, cooperative relationships reduced the implicit favouritism towards the able employees. Discussion: the authors examine the practical and theoretical implications of these outcomes.

Giuseppe Favretto, Alma Comucci Tajoli

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Soddisfazione o stress?

cod. 1227.3