LIBRI DI FEDERICO CHICCHI

La ricerca ha estratto dal catalogo 41 titoli

Claudia Golino, Alessandro Martelli

Un modello sociale europeo?

Itinerari dei diritti di welfare tra dimensione europea e nazionale

Il volume raccoglie alcuni contributi presentati durante il Ciclo di Seminari organizzato dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di indagare le problematiche connesse ai diritti sociali e ai sistemi di welfare, tanto dalla prospettiva sociologica, quanto da quella giuridica ed economica.

cod. 10389.2

Federico Chicchi, Marco Marrone, Antonio A. Casilli

Introduction. Digital labor and crisis of the wage labor system

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 163 / 2022

In this introduction the editors of the Special Issue of Sociologia del lavoro devoted to digital labor and the crisis of the wage-labor system, analyse recent trends in the scholarship of platform capitalism in the aftermath of the pandemic outbreak. Platforms are not only a type of business model - they have become a crucial infrastructure around which society reorganizes itself. They extract value not only from traditional labor activities, but also from the social cooperation. Their operations permeate even private spaces and turn social ties such as kinship, friendship, and sexuality into complex monetization schemes. This process represents a departure from the salary institution, where identity was mostly linked to the position occupied by each individual with respect to work and wages. Ultimately, the hidden dimension of digital capitalism is represented by automation which, contrary to the prevailing opinion, does not mark the decline of human labor. A huge amount of data, and data work, is required to deploy platforms’ algorithms. Such work is performed by under- and micro-paid remote providers, often residing in lowincome countries. Even if platform capitalism appears stronger since the Covid-19 outbreak, it is far from mastering the global challenges it triggers. As its contradic tions become apparent, new struggles of digital workers become more visible and better organized.

Barbara Barabaschi, Vando Borghi, Federico Chicchi, Barbara Giullari, Giorgio Gosetti, Michele La Rosa, Enrica Morlicchio, Francesco Pirone, Roberto Rizza, Laura Zanfrini

Sociologia del lavoro: una storia lunga quarant’anni. Un’introduzione

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: Suppl. 149 / 2018

L’introduzione al numero speciale di Sociologia del lavoro in occasione dei qua-rant’anni della rivista (1978-2017) ha rappresentato l’occasione per l’intera dire-zione e redazione, i cui componenti hanno operato collettivamente per tanti anni, per ripercorrere i vari momenti più rappresentativi che hanno caratterizzato la vita della rivista stessa. Approfondimento che ha riguardato, in una prima parte, dalle occasioni attraverso le quali è nata, a come la stessa ha via via accompagnato le trasformazioni del lavoro italiane e non, alle reti nazionali e internazionali attivate e tuttora operanti, alla sua vocazione "pubblica" e internazionale fino alle principali tematiche che l’hanno caratterizzata. Nella seconda parte si sono esposte le prospettive della rivista e le esigenze di trasformazione di alcuni aspetti organizzativi e scientifici, mentre nella terza parte si sono ricordate le tematiche proprie ai saggi del presente numero speciale e come le stesse siano state collegate ai quattro decenni della rivista medesima ed alle specificità principali che in quei periodi l’hanno caratterizzata.

Federico Chicchi, Nicoletta Masiero

Posture e imposture del lavoro cognitivo. Ripensare la pratica sindacale nel capitalismo delle reti e dei saperi

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 1 / 2014

La centralità della componente cognitiva all’interno dei processi di produzione del valore contemporanei si accompagna a una progressiva frantumazione e umiliazione del lavoro. Appare inoltre piuttosto evidente come i caratteri oggettivi e soggettivi del lavoro cognitivo diano vita a fenomenologie culturali e sociali inedite, che le tradizionali coordinate teoriche interpretative della modernità industriale stentano a comprendere. Ad esempio, il rapporto tra lavoro e processi di soggettivazione tende oggi sempre di più a seguire percorsi "imprevisti" e non scontati, che da un lato re-inscrivono il lavorare all’interno d’inedite e singolari istanze di autonomia e cooperazione sociale, dall’altro lo "intrappolano" in nuove, diffuse e logoranti condizioni di sfruttamento. Il futuro del sindacato dipenderà, allora, anche dalla sua capacità di interpretare e dare risposta alle nuove domande di tutela e progettualità sociale del lavoratore cognitivo.

Federico Chicchi, Marco Savioli, Mauro Turrini

Soggettività intermittenti. Un’inchiesta sulla scomposizione del lavoro nell’ambito delle industrie creative

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 133 / 2014

I lavoratori delle "industrie creative" sono soggetti paradigmatici del processo di frammentazione lavoro nell’era post-fordista. Superando le categorie dicotomiche che tradizionalmente hanno regolato vita e lavoro, occupazione e disoccupazione, lo spettacolo è per molti versi un laboratorio di flessibilità che presenta accordi contrattuali e traiettorie professionali originali. Dati empirici ricavati sia da una survey quantitativa sia da interviste in profondità con artisti, tecnici e organizzatori che lavorano nei campi del teatro, della musica, della danza, e video-making, sono qui utilizzati per mappare la molteplicità di queste forme di lavoro, il cui status ibrido è esemplificato dalla condizione paradossale di quello che abbiamo definito il "datore di lavoro salariato". L’obiettivo è quello di fornire un’analisi multilivello delle interazioni reciproche tra le condizioni socio-economiche, lo sviluppo della carriera, e gli aspetti culturali, le aspettative, la reputazione, la percezione di sé e il riconoscimento sociale di queste attività professionali. Da questo punto di vista la precarietà emerge come un terreno in cui affiorano soggettività ambivalenti: da una parte, la forza lavoro è mobilitata spontaneamente e organizzata autonomamente dalla sollecitazione del desiderio, espressione e realizzazione di sé, al di là di meri benefici economici; d’altra parte, il lavoro, sempre più intrecciato con la vita, diventa incommensurabile e il tempo perde la sua funzione di unità di misura economica (le opere sono per lo più retribuite in modo forfettario). Questa situazione porta spesso a uno spread del lavoro in altre sfere della vita e a un rischio di auto-sfruttamento. L’analisi dei dati quantitativi mostra infine come la frammentazione del lavoro (pluricommittenza e diversificazione delle attività) sia proporzionale alla soddisfazione sul lavoro.

Produzione e consumo hanno sempre agito congiuntamente, ma soltanto oggi sono viste come due parti di un medesimo processo, che ha come scopo primario la creazione e la messa in circolazione nella società delle merci. Questo numero di Sociologia del lavoro cerca di analizzare tale processo, considerando le diverse fasi che vengono attraversate dalla merce durante il suo ciclo di vita.

cod. 1529.116

Maurizio Bergamaschi, Danilo De Luise

San Marcellino: educazione al lavoro e territori

Qual è il ruolo e il senso del lavoro nelle nostre convivenze? Il volume tenta di comprendere meglio quanto accade nel rapporto tra il mondo del lavoro e quello degli appartenenti alle cosiddette “fasce deboli”, guardando al lavoro nella sua dimensione di occupazione, occasione di appartenenza e coesione sociale.

cod. 1563.52

Vando Borghi, Federico Chicchi

I capricci della merce: produzione di merci come produzione di rapporti sociali

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 116 / 2009

Karl Marx, in un contesto sociale a dire il vero molto diverso da quello presente, ha dimostrato come il processo di produzione delle merci è, allo stesso tempo, anche un processo di (ri)produzione sociale; un processo in cui non solo le merci, ma anche i rapporti sociali, sono continuamente prodotti in una forma adeguata allo stesso sviluppo capitalistico. Il saggio parte dalla considerazione che questa certamente ancora oggi valida assunzione, deve però essere interpretata alla luce di due principali metamorfosi: da un lato la dicotomia tra produzione e consumo non può più essere considerata in modo così netto e radicale (come invece in una considerevole parte delle interpretazioni di origine marxista); dall’altro lato il fatto che le nuove catene di produzione globale del valore coinvolgono, sempre più direttamente, nuove risorse che riguardano le facoltà umane fondamentali (lingua, comunicazione, socievolezza, capacità cognitive e simboliche, capacità sociali, ecc.). Alla fine del saggio, ci si propone inoltre di evidenziare alcune contraddizioni che i più recenti sviluppi della relazione tra merci e rapporti sociali di produzione stanno causando in termini di rischio di auto-distruzione delle basi morali del capitalismo e di persistenza e crescita di rilevanza economica di pratiche di lavoro che cercano di evitare, come modalità intrinseca della loro organizzazione, l’esercizio dello sfruttamento capitalistico.

Federico Chicchi, Gigi Roggero

Introduzione. Le ambivalenze del lavoro nell’orizzonte del capitalismo cognitivo

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 115 / 2009

The Ambivalences of Labor on the Horizon of the Cognitive Capitalism - The article considers the main theories of the transformations of the paradigms of labor and production of value of the last decades, that are often summarized as the passage from Fordism to Post-Fordism. Particularly, illustrating the various articles of this volume, it focuses the hypothesis of the cognitive capitalism, analyzing the centrality of the networks and the production of knowledge in the processes of capitalistic accumulation, the global governance, and the new scenarios of conflict.

Federico Chicchi, Gigi Roggero

Lavoro e produzione del valore nell'economia della conoscenza.

Criticità e ambivalenze della network culture

I temi del cognitivo, del simbolico, dell’immateriale, del servizio, dell’informazione, della conoscenza si sono spesso contesi il primato di interpreti concettuali più efficaci dell’emergente capitalismo post-fordista. Il volume porta dentro il più generale dibattito socio-lavorista contemporaneo alcune delle proposte teoriche più significative a riguardo, e pone l’attenzione al paradigma della rete, che nella letteratura sul postfordismo è divenuto oramai un tema ricorrente e centrale.

cod. 1529.115

Vando Borghi e Federico Chicchi

Istituzioni dello sviluppo e sviluppo delle istituzioni: una introduzione

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 109 / 2008

The concept of development has been submitted to profound and radical critics and revisions. Despite the different perspectives and concepts that process of redefinition gave birth, and their heterogeneity, a common deep root can be emphasized. It consists in the in exploring and deploying interpretations of development not exclusively based on economic parameters and trying to go beyond any simple overlapping between development and economic growth. It is in this context that the institutional dimension has to be introduced, as a fundamental variable of the processes of development. But the institutional dimension itself has to be reconceived, in order to overcome the limits of mere instrumental interpretations. Any interpretation of institutions as a variable passively depending on the economic processes has to be abandoned, in favour of approaches fully considering their specific (cognitive and symbolic) logics. The paper shortly recall some of the main directions of research linked to these two conceptual moves, and then gives an overview of the structure of the book and of its different contributes.

Michele La Rosa, Vando Borghi

Le grammatiche sociali della mobilità.

Una ricerca sulle convenzioni del lavoro nella provincia di Bologna

Il volume documenta una ricerca, condotta in provincia di Bologna in due settori assai diversi tra loro (quello metalmeccanico e quello delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione), sul tema delle scelte di mobilità nel lavoro e dei criteri che le orientano. L’indagine sui regimi di giustificazione attraverso cui prendono forma le scelte sulle decisioni di mobilità consente di mettere a fuoco modalità di coordinamento degli attori in gioco, per comprendere il modo in cui le organizzazioni lavorative funzionano.

cod. 1529.2.105

Michele Colasanto, Eugenio Zucchetti

Mobilità e transizioni nei mercati del lavoro locali

I risultati di una ricerca in cui si mette in luce la natura dei passaggi lavorativi in alcuni mercati locali, approfondendone le modalità di realizzazione, i meccanismi e le convenzioni intervenienti, i significati rivestiti nel vissuto individuale. Ne emerge la natura multidimensionale della mobilità, in un quadro sociale di marcata individualizzazione, di forte pluralizzazione del lavoro e di crescente eterogeneità delle culture del lavoro.

cod. 1529.2.101

Rosa Angela Ciarrocchi, Paolo Minguzzi

Sfruttamento lavorativo e nuove migrazioni.

Il caso Marche

Il volume nasce da un’indagine sul fenomeno della tratta di persone a fini di sfruttamento lavorativo e del traffico dei migranti per ragioni economiche. Focalizzato sul caso Marche, la ricerca ha cercato di cogliere dalla voce dei soggetti coinvolti alcuni aspetti nodali relativi ai processi della tratta, dello sfruttamento, del traffico di migranti, a volte correlati con altre forme di illegalità e di condizioni soggettive “precarie”.

cod. 1119.1.2

Vando Borghi, Federico Chicchi

Le istituzioni dello sviluppo.

Questioni e prospettive a confronto

Il volume esplora i nodi relativi al concetto di sviluppo, e alla dimensione istituzionale come fattore cruciale relativamente alle problematiche di sviluppo. Successivamente concentra la propria indagine allo specifico contesto regionale dell’Emilia Romagna, trattando infine tali problematiche a partire dall’angolazione dell’insegnamento e della formazione.

cod. 1529.109