LIBRI DI GIANPAOLO ABATECOLA

Roberto Cafferata, Michela Mari

Management immobiliare

Pensato sia per gli studenti universitari sia per gli studiosi e i professionisti, il volume intende fornire strumenti per l’analisi dei recenti cambiamenti del settore immobiliare italiano. Si propone pertanto come punto di riferimento fondamentale per una fotografia del settore.

cod. 366.65

Gianpaolo Abatecola e Sara Poggesi

Governance e performance delle imprese italiane di servizi pubblici locali quotate: un’analisi empirica

ECONOMIA PUBBLICA

Fascicolo: 3-4 / 2007

The paper studies the possible relation between corporate governance and the performance of some Italian local public utilities listed on the Milan’s Stock Exchange. The sample, more deeply, consists of those firms which have continually been listed between January 1 2001 and January 1 2006. In the paper, the proxy variables for corporate governance mainly derive from some rules depicted in the second version of the Preda Code; for what concerns performance, the trends of sales, operational results, net income, roi, roe and ros are used as proxy variables. The paper is articulated as follows: at first, the mainstream literature concerning corporate governance is outlined. The main issues of the Italian local public services are then shown. The empirical analysis and the discussion of the main results finally follow.

Gianpaolo Abatecola, Emiliano Di Carlo

Criticità nel rapporto tra sistema finanziario e imprese in Italia

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 1 / 2007

Il presente contributo indaga circa l’attuale rapporto tra sistema finanziario e imprese in Italia, avuto riguardo delle specifiche implicazioni del rapporto per la competitività del Sistema Paese. Nel contributo, in particolare, l’oggetto d’indagine viene affrontato traendo spunto dalle più rilevanti posizioni in argomento espresse durante la sessione plenaria del XXIX Convegno annuale dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale. La trattazione si sviluppa come segue. Si contestualizza, inizialmente, l’oggetto d’indagine attraverso l’elaborazione di un quadro introduttivo teso ad evidenziare le peculiarità e le criticità più rilevanti del rapporto tra finanza e industria. Si approfondiscono, successivamente, talune problematiche specifiche, tra cui emerge quella del ruolo che in Italia assume la finanza nella copertura dei fabbisogni di crescita dimensionale delle imprese. L’analisi svolta mette in luce talune attuali criticità che abbisognano di attenta considerazione per l’auspicato miglioramento della competitività dell’industria italiana. Si invocano, da un lato, azioni direzionate verso l’implementazione della normativa attinente alla corporate governance; si auspica, dall’altro, l’effettiva possibilità per le imprese di ricorrere al capitale utile e necessario a porre in essere iniziative imprenditoriali destinate a durare nel tempo.

Gianpaolo Abatecola

Il rapporto tra economia e finanza nel governo dell'impresa: il caso Enron

ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO

Fascicolo: 3 / 2004

Attraverso l’analisi del caso Enron, intendiamo svolgere alcune considerazioni attinenti al rapporto tra economia e finanza nel governo dell’impresa. Nel presente contributo ripercorriamo, inizialmente, le tappe più significative della crescita e della crisi della società, ne descriviamo, successivamente, le pratiche gestionali più discusse e ci soffermiamo, infine, sul ruolo assunto dalla finanza nella determinazione del suo orientamento strategico. Il quadro di riferimento teorico in merito è costituito da alcune posizioni espresse sul tema da larga parte della letteratura italiana, che ha spesso rivendicato la grande importanza della finanza nel governo dell’impresa. Detta dottrina ne riconosce il ruolo di supporto essenziale nella definizione degli obiettivi, ma valuta con estrema prudenza quei modelli di gestione aziendale in cui il peso della finanza è tale da subordinare interamente le politiche industriali ai propri obiettivi specifici. La dottrina, in altri termini, nutre grande interesse nello sviluppo dei mercati e di strumenti e tecniche di valutazione che implementino continuamente l’efficacia e l’efficienza della finanza a supporto dell’impresa. La dottrina, tuttavia, reclama vigorosamente la necessità che la finanza non elevi il suo ruolo a quello di motore prioritario ed assoluto dell’intera gestione aziendale, al fine di evitare alcune conseguenze di cui il caso Enron appare come una manifestazione.