LIBRI DI GIOVANNI DI STEFANO

Giovanni Di Stefano, Paola Miano

The psychometric properties of the Adolescent Family Process measure in an Italian sample

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 1 / 2020

This paper aimed to translate, adapt and validate the Italian version of the Adolescent Family Process (AFP) measure, which assesses maternal and paternal closeness, support, monitoring, communication, conflict and peer approval. The psychometric properties of the adapted AFP measure were investigated by using a non-clinical sample of Italian emerging adults (n = 349). Confirmatory factor analyses showed satisfactory psychometric results, proving that the AFP can be used in the Italian context for evaluating significant dimensions of parenting.

Maria Garro, Francesco Pace

Sorveglianza dinamica e regime aperto

Cambiamenti normativi, organizzativi e psicosociali

Il volume intende riflettere sul riassetto organizzativo che ha influenzato la quotidianità sia dei ristretti sia degli operatori penitenziari dopo la condanna che la Corte Europea dei Diritti Umani ha inflitto all’Italia alla luce della sentenza Torreggiani, che puntava l’indice sul trattamento inumano e sul sovraffollamento degli istituti penali.

cod. 1244.9

Giorgio Falgares, Lucrezia Lorito

Esperienze attraverso il gruppo

Teoria, ricerca e intervento

Il volume raccoglie alcuni contributi eterogenei, per contenuto e prospettiva adottata, del vasto campo disciplinare della psicologia clinico-dinamica, che hanno come oggetto centrale il gruppo, visto come straordinario strumento di comprensione, valutazione e cambiamento sia dei processi psicologici individuali sia di quelli organizzativi.

cod. 1240.357

Santo Di Nuovo, Giorgio Falgares

Per una psicologia psicologica.

Scritti in onore di Franco Di Maria

Una raccolta di scritti in onore di Franco Di Maria, in occasione dei suoi 65 anni. Direttore del Dipartimento di Psicologia di Palermo, ha alternato le prime ricerche sulle dinamiche del “sentire mafioso” e dell’aggressività alle riflessioni sulla metodologia e la Psicologia critica. Successivamente si è indirizzato verso una psicologia dinamica intrisa di psico-politica e di convivenza civile: quella Psicologia psicologica cui la raccolta fa riferimento.

cod. 1240.327

Giovanni Di Stefano, Giorgio Falgares

Nuove tendenze antidemocratiche implicite nella società

GRUPPI

Fascicolo: 1 / 2004

Il presente lavoro passa in rassegna i recenti sviluppi in ambito psicosociale in tema di autoritarismo, ribadendo il debito fondamentale nei confronti dell’originale lavoro di Adorno e collaboratori. L’autoritarismo, in questa sede, è inteso come minaccia, di origine psicologica, alla democrazia. Sono in particolare presi in considerazione la prospettiva sviluppata in questi ultimi decenni da Bob Altemeyer e da Sidanius, Pratto e collaboratori. Il primo considera l’autoritarismo nei termini di covariazione di tre gruppi di atteggiamenti: la sottomissione autoritaria, l’aggressività autoritaria, il convenzionalismo, traducendo queste tendenze in un costrutto, il Right-Wing Authoritarianism (autoritarismo di destra). I secondi, invece, hanno recentemente sviluppato il costrutto della Social Dominance Orientation (SDO), che dà conto delle dinamiche individuali di chi tende al dominio sugli outgroup (l’autoritarismo dei leader); le persone maggiormente orientate verso la dominanza sociale tendono ad aderire ad ideologie e a favorire politiche che innalzano le disuguaglianze sociali. Di RWA e SDO sono ulteriormente specificate similarità e differenze facendo riferimento all’ampia letteratura prodotta nell’ultimo decennio; particolare attenzione è dedicata alla complessa rete di relazioni esistente tra questi due costrutti e il pregiudizio.

Ivan Formica, Monica Mandalà, Valentina Lo Mauro, Giovanni Di Stefano, Santa Lisciandrello, Susanna Messina

Schede Bibliografiche

GRUPPI

Fascicolo: 3 / 2003

Giovanni Di Stefano , Giorgio Falgares, Franco Di Maria

Pregiudizio manifesto e latente e ipotesi del contatto nelle professioni d'aiuto: un contributo di ricerca

GRUPPI

Fascicolo: 1 / 2003

Il presente lavoro di ricerca si propone come un’indagine sulle quote di pregiudizio manifesto e latente presenti in soggetti impegnati in differenti contesti professionali (helpers formali, helpers informali, no helpers), prendendo inoltre in considerazione il ruolo che la dimensione del contatto con extracomunitari può avere nel ridurre gli atteggiamenti pregiudiziali (ipotesi del contatto). I risultati mostrano una relazione tra gruppo professionale di appartenenza e pregiudizio solo per i maschi; in particolare, i no helpers, i meno coinvolti sul piano relazionale, presentano minori quote di pregiudizio rispetto a coloro che, nella loro attività professionale, lavorano anche con un’utenza straniera. Per quanto concerne il contatto, la sua presenza in sé non è connessa con l’espressione di differenti quote di pregiudizio; tra chi dichiara di avere avuto un’esperienza di contatto, risulta essere significativa la qualità della stessa, ma non la volontarietà. Sono infine sviluppate alcune considerazioni sull’importanza di specifici interventi formativi per i professionisti più vicini ad un’utenza extracomunitaria.

Giuseppe Ruvolo, Giovanni Di Stefano

Il gruppo allargato nel contesto della formazione universitaria. Esperienza e ricerca

GRUPPI

Fascicolo: 3 / 2002

Il presente contributo descrive l’attivazione, i fenomeni, i processi e i principali esiti di alcuni large group esperenziali condotti con studenti all’interno del Corso di Laurea in Psicologia dell’Università degli Studi di Palermo, tratteggiando, da un lato, il percorso di ricerca intrapreso (tuttora in progress) e i primi risultati emersi e, dall’altro, proponendo alcune riflessioni sulle dinamiche e le potenzialità trasformative proprie ai gruppi di ampio formato. Dopo avere sottolineato la necessità che le Università, in quanto enti di formazione, non solo propongano le necessarie e tradizionali conoscenze teoriche, ma soprattutto attivino dispositivi finalizzati a coinvolgere personalmente ed attivamente gli studenti in un processo di auto-apprendimento a partire dalla propria esperienza, la prima parte del lavoro presenta una rassegna dei principali contributi teorici sui gruppi allargati. Viene sottolineato come, dopo la fondamentale opera curata da Kreeger (1975), nei trent’anni successivi si assiste ad un utilizzo diffuso dei large group senza che però tali applicazioni siano supportate da uno sviluppo analogo di modelli concettuali specifici per tali dispositivi. La seconda parte descrive in modo puntuale l’esperienza attivata e il percorso di ricerca, dedicando ampio spazio ai temi emersi e ai processi di apprendimento, con particolare riferimento alla problematica del rapporto tra studenti/utenti dell’esperienza formativa ed la rappresentazione immaginaria del contesto universitario nel suo duplice aspetto di Servizio formativo e di istituzione accademica tradizionale. Particolare attenzione è dedicata al tema dell’angoscia emergente in modo sistematico in tutti i large group, considerata come uno dei fenomeni caratterizzanti di questo formato; viene evidenziata l’insufficiente capacità esplicativa dei modelli psicoanalitici classici applicati a tali dispositivi (come ad esempio in De Maré o Kernberg), sottolineando l’esigenza di porre in primo piano la specificità contestuale ed istituzionale per comprendere i processi che attraversano il gruppo. In tal senso, viene ripreso il contributo di Girard, in chiave gruppale ed intersoggettiva, per la sua validità euristica nella comprensione delle dinamiche gruppali e comunitarie, ed anche per lo sviluppo di un pensiero che connette i fenomeni psichici con quelli socio-culturali.

Il presente contributo affronta le tematiche della valutazione dello stress da un lato, e della condizione di burn-out in alcune categorie professionali in Sicilia dall’altro, a partire dagli spunti offerti da due testi, editi entrambi da Franco Angeli: Misurare lo stress. Il test MSP e altri strumenti per una valutazione integrata (di Di Nuovo, Rispoli e Genta, 2000), e Stress e aggressività. Studi sul burnout in Sicilia (a cura di Di Maria, Di Nuovo e Lavanco, 2001). Nella prima parte è trattato in particolare il concetto di "valutazione integrata" proposto da Rispoli e Di Nuovo, approfondendo la problematica della quantificazione in psicologia e delle sue eventuali ricadute nella clinica da un punto di vista epistemologico. Nella seconda parte è affrontato il tema del burn-out in riferimento alla peculiare concezione lavorativa del siciliano, proponendo una lettura psicodinamica della sua "perversa condizione di attaccamento al posto fisso". Parole chiave: stress, burn-out, concezione lavorativa in Sicilia.

Giovanni Di Stefano

Agorazein. Per una psicologia politica della convivenza

GRUPPI

Fascicolo: 2 / 2000

Solo da pochi decenni gli psicoterapeuti di gruppo hanno cominciato ad interessarsi di psicologia politica; lo hanno fatto, inizialmente, prendendo come riferimento modelli clinici classici. Alla luce delle recenti vicissitudini storico-sociali, tuttavia, è emersa l’esigenza di predisporre nuovi modelli di indagine e di intervento. La gruppoanalisi, in particolare, in forza del suo peculiare approccio al sociale (che pone in evidenza le relazioni transperso-nali tra il mondo interno ed il mondo esterno), sottolinea come qualsiasi intervento psicologico rechi anche una valenza politica, in quanto opzione trasformativa della realtà. Movendo dal recente testo curato da Franco Di Maria (Psicologia della convivenza, Angeli, Milano, 1999), questo contributo approfondisce il concetto di convivenza e ne sottolinea la validità fondativa per le attuali comunità, il cui principale nodo problematico sembra proprio essere la difficoltà nelle relazioni tra diversi gruppi etnici. La promozione della convivenza, quindi, è il compito principale dello psicologo; egli intervenendo è partecipe del processo che attiva, del quale non può ignorare gli aspetti politici oltre che trasformativi. Parole chiave: dinamiche politiche, convivenza, comunità.

Questo contributo nasce dalla considerazione che la letteratura specialistica in Italia si è finora occupata in modo marginale della terapia di gruppo con bambini ed adolescenti. Il presente scritto, dopo alcune considerazioni introduttive relative all’importanza peculiare che riveste il gruppo dei pari per lo sviluppo e l’acquisizione di una solida identità e per il Self, sia nel periodo infantile sia in quello adolescenziale, propone un percorso critico tra le pubblicazioni (testi e articoli scientifici) dell’ultimo decennio dedicate alla psicoterapia e al counseling di gruppo con bambini e adolescenti. Sono state prese in considerazione oltre 70 pubblicazioni: la manualistica sull’argomento, gli scritti dedicati alla teoria, quelli dedicati alle tecniche ed alla metodologia del lavoro di gruppo, e quelli relativi all’intervento psicologico all’interno di problematiche specifiche (disturbi alimentari, depressione, difficoltà scolastiche e dell’apprendimento, comportamenti devianti, tossicomania). Parole chiave: psicoterapia di gruppo, bambini e adolescenti, rassegna bibliografica.