LIBRI DI IGNAZIO GRATTAGLIANO

Rosita Maglie, Claudia Marin, Ignazio Grattagliano

Ageismo e psicologi: breve narrative review della letteratura

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 4 / 2021

Non sono molti gli studi e le ricerche sull’ageismo in Italia e limitate sono anche le casistiche. Eppure, l’aumento della popolazione anziana è un dato costante nel nostro paese, come in Europa e in tutto l’occidente industrialmente avanzato. Gli esperti di psicogeriatria, o coloro che tra gli psicologi scelgono di occuparsi a livello valutativo, clinico, assistenziale, trattamentale, terapeutico, di soggetti in età geriatrica, sono una netta minoranza, rispetto ad aree, bisogni, fasce di età, maggiormente frequentati dai professionisti della salute mentale (si pensi alla età evolutiva, all’adolescenza, o alla età adulta). Eppure, l’aumento notevole dei soggetti anziani comporta la presenza di bisogni di salute, anche e soprattutto psicologica, fino ad ora poco considerati e per questo i professionisti della salute e del benessere mentale sono chiamati a fare uno sforzo per riconoscerli e per poter poi calibrare i loro interventi clinici, assistenziali e terapeutici. L’ageismo, cioè il pregiudizio nei confronti di soggetti in età geriatrica, può caratterizzare anche gli operatori dell’area sociosanitaria, tra cui gli psicologi. Il presente lavoro fa parte di un progetto di ricerca molto più ampio, ancora in fase di implementazione, e vuole rappresentare un iniziale contributo di ricerca di letteratura sul tema ageismo e psicologi.

Miriana Biancofiore, Monica Ostuni, Claudia Perri, Ignazio Grattagliano

Il Figlicidio: aspetti criminologico clinici e psicologico-psichiatrico forensi

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 1 / 2020

L’omicidio di un figlio è percepito, a livello sociale e morale, un crimen atrox, un atto volto a spezzare irrimediabilmente il legame naturale tra genitore e figlio. Il presente lavoro qualitativo, si pone l’obiettivo di individuare, attraverso l’analisi della letteratura internazionale e nazionale, i maggiori fattori di rischio, relativi alle vittime ed agli autori, e le motivazioni sottostanti ad un’azione tanto deplorevole. In particolare, è stata effettuata un’analisi dei dati emersi dalla ricerca dell’Eures sugli omicidi in famiglia in Italia, in modo tale da individuare la frequenza e l’andamento del fenomeno, dal 2000 al 2018, e le caratteristiche prevalenti degli attori di tale reato, al fine di proporre possibili interventi preventivi.

Claudia Perri, Antonello Taranto, Isabella Macina, Silvio Tafuri, Vittoria Infantino, Andrea Bosco, Alessandro Caffò, Ignazio Grattagliano

Minori e giovani adulti assuntori di sostanze stupefacenti e autori di reati: un’indagine in un Ser.T. della regione Puglia

MINORIGIUSTIZIA

Fascicolo: 2 / 2019

Il disagio, il disadattamento e la condotta deviante dei minori, individui che entrano a far parte del circuito penale dai 14 ai 18 anni di età, è un fenomeno in crescita. L’obiettivo di ricerca degli autori è finalizzato ad esplorare e a proporre una ricognizione del complesso mondo dei minori e giovani adulti assuntori di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento ai reati commessi. La ricerca è stata condotta presso i Ser.T. di una delle Asl della regione Puglia, è stata fornita un’analisi descrittiva dell’intero campione con particolare attenzione alla situazione familiare, alla dipendenza, alla tipologia di sostanze assunte e ai reati commessi, valutando, inoltre, la prevalenza di crimini in base alla nazionalità e al genere. Il dipartimento di Giustizia italiana, oggi, una delle istituzioni penali maggiormente funzionanti, si è allontanato dal così detto "sistema chiuso", dove il carcere rappresentava l’unica soluzione, ed è diventato un sistema aperto alla condivisione di un lavoro terapeutico che ha come interesse la serenità e il reinserimento del minore autore di reato. Il lavoro si deve basare sull’ascolto e sull’integrazione, in particolare dei giovani stranieri, aiutandoli a rappacificarsi con la loro storia e a nutrire appartenenza con la nuova realtà.

Ignazio Grattagliano, Andrea Lisi, Miriana Biancofiore, Rosa Scardigno, Giuseppe Mininni

La valutazione del danno alla salute derivante dal lutto nei minori e negli adulti: Questioni di Metodo

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2019

Nel complesso ambito della valutazione del danno alla persona al consulente psicologo, psichiatra o medico legale può essere richiesto di effettuare una valutazione del danno da lutto verificatosi in capo ai congiunti di una vittima di un evento infausto. La perdita di una persona amata rappresenta, infatti, un evento con elevato potenziale psicolesivo; non è raro, quindi, che il processo di elaborazione del lutto diventi particolarmente complesso, con il rischio che da "normale" diventi "patologico", con conseguenze rilevanti in termini di qualità della vita. La sentenza n. 372/94 Corte Costituzionale, per la prima volta, riconosce la risarcibilità del danno psichico da lutto iure proprio, previo accertamento medicospecialistico. In quest’ambito risulta prezioso l’apporto dello psicologo forense, che, in veste di consulente, psicodiagnosta, ausiliario del consulente, co-perito, può concorrere ad illustrare il variegato mondo delle alterazioni della sfera psichica e quindi contribuire a stabilirne l’appropriata collocazione nell’ambito del danno psichico. Il presente contributo indaga gli aspetti di complessità insiti nel processo valutativo di tale particolare profilo di danno psichico e, esaminando i contributi di alcuni autorevoli esperti del settore, cerca di delineare una possibile metodologia d’indagine per psicologi e psichiatri forensi che fissi i presupposti di un corretto approccio al problema.

Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere

La salute della donna.

La nuova longevità: una sfida al femminile

Nonostante la maggiore longevità, le donne hanno più patologie e una salute peggiore dell’uomo, oltre a presentare una fragilità per fattori socio-economici che concorrono a marcare le differenze di genere nell’ambito dell’invecchiamento: sono più sole, meno istruite, più povere, più abusate e maltrattate. Il volume ha l’obiettivo di presentare un quadro della “nuova” longevità, che è quindi una sfida al femminile, passando attraverso gli aspetti cruciali e le maggiori criticità del fenomeno.

cod. 2000.1487

Andrea Lisi, Valentina Stallone, Maria Giovanna Tomasino, Valeria Affatati, Carmen Dimastromatteo, Ignazio Grattagliano

Utilità e limiti del Disegno della Famiglia nella valutazione dei casi di child sexual abuse in ambito peritale: uno studio casistico

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 1 / 2013

Il presente contributo si configura come uno studio di casi volto ad approfondire la capacità ed i limiti del "Disegno della Famiglia" nell’individuare i segni grafici di abuso sessuale nella valutazione delle vittime di violenza. Sono stati confrontati i disegni di due gruppi di minori di cui 8 vittime di abuso accertato da parte della Magistratura italiana e 8 non abusati di un gruppo di controllo. I disegni sono stati analizzati attraverso una griglia costruita ad hoc composta da 17 indicatori grafici. I risultati mostrano come non sussistano differenze statisticamente significative tra i due gruppi in tutte le variabili indagate. Questi dati confermano l’orientamento della letteratura che ritiene non opportuno nè metodologicamente corretto utilizzare in ambito forense questo strumento come elemento di "prova" di un eventuale abuso subito dal minore.

Ignazio Grattagliano, Antonella Troilo, Rosalinda Cassibba

La valutazione delle coppie candidate all’adozione: il punto di vista di operatori e coppie di genitori

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 2 / 2012

L’esperienza che presentiamo racconta il tentativo di individuare alcuni indicatori della buona genitorialità condivisi dagli operatori sociali (psicologi e assistenti sociali) e dalle coppie candidate all’adozione o che hanno appena adottato un bambino. L’obiettivo di tale esperienza è stato, innanzitutto, quello di offrire agli operatori e alle coppie un’occasione per riflettere sulle componenti della genitorialità ritenute più importanti per la "buona riuscita" di un’adozione; allo stesso tempo, però, tale esperienza ha inteso individuare dei criteri di valutazione "condivisi" fra i soggetti coinvolti nel percorso adottivo, da utilizzare, eventualmente, per la valutazione delle coppie che si rendono disponibili per un’adozione e/o per un monitoraggio delle capacità genitoriali delle coppie che hanno già intrapreso tale percorso.

Ignazio Grattagliano, Nunzia Daniela Liantonio, Maria Giovanna Tomasino, Isabella Berlingerio

La violenza morale e psicologica sul minore nelle coppie separate: la Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS), due casi emblematici

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 1 / 2010

La Sindrome di Alienazione Genitoriale viene descritta da Gardner, a partire dagli anni ottanta, come un disturbo psicopatologico che colpisce soggetti in età evolutiva al momento della separazione dei genitori. Una patologia relazionale osservata nelle situazioni di separazione e divorzio conflittuali e che insorge principalmente nel contesto delle controversie per l’affidamento e la custodia dei figli. La sua manifestazione principale è una forte ed ingiustificata campagna di denigrazione rivolta contro un genitore. Gardner (1985) ha individuato 12 aspetti che caratterizzano la PAS, proponendo tre livelli della sindrome: lieve, medio, grave. Verranno presentati due casi di PAS, uno di livello grave in cui il genitore alienante è il padre e il secondo di livello medio-lieve in cui il genitore programmatore è la madre.

Andrea Lisi, Ignazio Grattagliano

Valutazione della testimonianza infantile e suggestionabilità: analisi dei rischi per l’attendibilità e la memoria

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 1 / 2008

The present article is focused on child suggestibility. This is a crucial topic in the evaluation of testimony and the reliability of the child that is both witness and victim of (suspected or real) sexual abuse. The suggestibility is seen as one of the main causes of methodological mistakes and potential mnestic modifications. In fact, the phenomenon is analyzed investigating the connections between its different meanings and effects on the psychological and methodological level, considering procedures of allegation acquisition and the relapses on memory and empathy. Key words: evaluation of child testimony; child witness suggestibility; suggestibility; memory; empathy.

Laura Amerio, Ignazio Grattagliano

Le parole dei test

Aspetti espressivi nei test di valutazione del linguaggio

cod. 1240.180