LIBRI DI IRENE PIAZZONI

Negli anni della "solidarietà nazionale", per tutte le forze politiche italiane il "governo" del sistema televisivo, investito da un terremoto che ne disarticolava la geografia ridefinendo gli equilibri tra "mano" pubblica e soggetti privati, si pose come un ineludibile cimento. Tanto più ne fu investito il Pci, giunto nell’area della maggioranza e forte di una folta rappresentanza parlamentare. Qual fu il suo ruolo in quello snodo? Quali obiettivi il partito si proponeva? Quale la coesione interna con cui si mosse? Quali furono le strategie messe in campo? Quali i presupposti ideologici che le sostenevano? Quali gli alleati? Sono le questioni su cui l’articolo si interroga, ricostruendo la sintassi della concertazione tra i partiti cui il Pci si affidò e di cui fu protagonista. Ne emergono i nodi e le ragioni che portarono, anziché a una legge di regolamentazione, a un appeasement che si rivelò brodo di coltura di quelle storture che avrebbero generato l’anomalia del caso italiano.

Irene Piazzoni

Le Collezioni del Palladio. "Quaderni" antifascisti nella Vicenza del 1943

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 296 / 2021

L’articolo ricostruisce la vicenda delle Collezioni del Palladio, che si snoda nel corso del 1943, a Vicenza, e ha per protagonisti alcuni intellettuali antifascisti, in testa Antonio Giuriolo, Mario Dal Pra e Licisco Magagnato, approdati l’anno precedente nelle fila del Partito d’Azione e dall’8 settembre impegnati nella Resistenza. Le due collane impostate si configurano come una cartina al tornasole dell’evoluzione filosofica e ideologica, tra contraddizioni e ripensamenti, vissuta negli anni della guerra da molti uomini di cultura, come punto di arrivo degli studi e degli interessi dei suoi animatori e momento seminale per recuperi e linee di ricerca che di lì a poco saranno propri di altre iniziative editoriali antifasciste, come tassello dell’articolato mosaico della pubblicistica azionista e come terreno di indagine per studiare le vie delle transizioni politiche, in forza delle mediazioni, delle contaminazioni e degli intrecci che il lavoro editoriale implica e favorisce.

Irene Piazzoni, Giuseppe Polimeni

Il sorriso al potere

I Classici del ridere di Angelo Fortunato Formiggini (1913-1938)

Aperta nel 1913, con l’edizione della prima giornata del Decameron, e interrotta nel 1938, con il suicidio del suo editore Angelo Fortunato Formiggini, i Classici del ridere è una delle collezioni più originali del primo Novecento, in cui Formiggini vede un’occasione per offrire al suo pubblico una prospettiva diversa sugli eventi e sulla storia. I contributi compresi in questo volume fanno luce sulla complessità di una proposta culturale che tanta importanza avrà nelle scelte editoriali del secondo Novecento.

cod. 1615.76

Anna Ferrando

Stranieri all'ombra del duce.

Le traduzioni durante il fascismo

Nel ventennio fra le due guerre mondiali, mentre nazionalismi, dittature e protezionismo si affermavano in ogni angolo d’Europa, l’Italia fascista divenne il più importante consumatore di traduzioni al mondo. Il volume raccoglie i contributi di una ventina di studiosi che hanno indagato da diverse prospettive le reti dei trasferimenti culturali tra Italia, Europa e Stati Uniti nell’entre-deux-guerres, per riflettere sulle connessioni fra traduzioni, nazionalismo e internazionalismo. Punto di osservazione è la città di Milano, che proprio in quel periodo si andava trasformando nella principale fucina editoriale della penisola.

cod. 1615.74

Irene Piazzoni

Rileggere la tradizione. Collane di cultura politica a Roma tra 1944 e 1946

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 286 / 2018

Dopo la liberazione, nella intensa fase di transizione tra fascismo e democrazia, a Roma si moltiplicarono le collane di saggistica politica, tutte dovute a piccoli editori e tutte nel segno di un limpido antifascismo. Di particolare interesse furono quelle - come "Pensiero politico italiano" di Sestante, "Politica" di Capriotti, "Saggi" di Atlantica - che proposero classici del pensiero politico italiano ed europeo, da Balbo a Cattaneo, da Montanelli a Minghetti, e poi Constant, De Staël, Saint-Simon, Proudhon. Dai titoli e dalle introduzioni ai testi, firmate da storici, giuristi e intellettuali impegnati nel rinnovamento politico e civile dell’Italia del tempo, si evince il ventaglio di interessi che queste iniziative dispiegavano e il significato della ripresa dei classici del liberalismo, che ponevano questioni quanto mai attuali e costituivano non solo riferimenti ideali ma anche occasione di riflessione sui nodi del passato e del presente.

Paolo Passaniti

Lavoro e cittadinanza femminile

Anna Kuliscioff e la prima legge sul lavoro delle donne

Una rilettura della grande questione politica, e quindi giuridica, della cittadinanza della donna, con una visione d’insieme metodologicamente innovativa che mette insieme la storia giuridica del lavoro femminile, dell’associazionismo femminile e della condizione giuridica della donna tra Otto e Novecento dentro e fuori il contesto familiare. All’interno di tale contesto, il pensiero di Anna Kuliscioff apporta elementi di attualità intorno alla grande questione della maternità e della conciliazione famiglia-lavoro.

cod. 541.29

Irene Piazzoni

Bambini in scena. L’editoria teatrale per l’infanzia tra Otto e Novecento

MEMORIA E RICERCA

Fascicolo: 29 / 2008

Children on stage: Theatrical publishing for childood between XIXth and XXth century - The essay explains the first results of a research on the spreading of the acting between children and teenagers in Italy in the period ranging between the XIXth century and the early years of the XXth. Staging various kind of theatrical works - like monologues, dialogues, comedies, both in schools, boarding schools, orphanages, and in domestic theatres of middle-class families, was a very common practice. This phenomenon gave birth to a real publication type where some publishers in particular of Milan, Florence and Turin became skilled in, together with amateur writers, who were often teachers and educationists. A large number of paperback or valuable collections were printed with the purpose of becoming an outline for the performance, by circulating within a heterogeneous public. The great children’s theatrical publication season coincides with the building of a Unitarian State: it is therefore not by chance that the themes and subjects echo the objectives of national, patriotic events and pedagogy throughout time.