L’Autore rilegge un saggio di Marco Biagi nell’ambito della ripresa delle riletture dei classici del diritto del lavoro, di cui ripercorre innanzitutto genesi e storia. Il saggio di Biagi viene es-senzialmente considerato un classico di relazioni industriali e, in particolare, un "classico moderno" proprio per l’impianto culturale e la finalizzazione concreta. Una prima parte della rilet-tura è dedicata alle scelte teoriche che lo ispirano, pluraliste e normativiste, messe a confronto con precisazioni ed evoluzioni degli studi di relazioni industriali di ieri e di oggi. La seconda parte invece analizza più specificamente la concezione di Biagi in ordine a cultura e istituti partecipativi, filtrata dall’esame delle direttive su Comitati aziendali europei, società europea e diritti di informazione e consultazione. Un ultimo paragrafo mette in luce come, dopo vent’anni, resti ancora molto da fare per promuovere un’evoluzione delle relazioni sindacali europee in senso partecipativo, come auspicava Marco Biagi, e come occorra probabilmente una normatività più incisiva da parte dell’Unione.