La comunicazione dei progetti di welfare culturale - che con la sempre maggior diffusione delle piattaforme digitali 2.0 deve includere preoccupazioni inedite, e richiede padronanza e specializzazione su specifici linguaggi - perde quindi il proprio carattere "ancillare" al contenuto dei progetti stessi (un "di cui" della progettazione), ed assume invece un ruolo centrale, sostanziale e indifferibile, funzionale a garantire il buon fine degli stessi attraverso un adeguato coinvol-gimento della cittadinanza, che è poi lo scopo ultimo della progettazione culturale.