Le autrici riportano alcuni temi emersi nel seminario "Il lavoro che serve alla vita. Percorsi e contraddizioni della dimensione di cura", che si è svolto a Trieste il 24 novembre 2011, organizzato dall’Istituto Saranz, e affrontano la questione del rapporto tra carenze del welfare italiano, migrazioni femminili in continua crescita, disuguaglianze e contraddizioni che si evidenziano nei lavori di cura, con particolare attenzione alle badanti. Le migrazioni femminili transnazionali contemporanee innestano complesse dinamiche conflittuali con implicazioni di genere, generazione e nazionalità. Breadwinners protagoniste o nuove serve segregate in casa, le caregivers che migrano da sole determinano una dislocazione della forza lavoro e delle relazioni affettive. Badanti e collaboratrici familiari si rivelano fondamentali per permettere alle donne occidentali l’emancipazione da una parte del lavoro di cura familiare, facendo emergere la catena globale di subalternità economica e di genere.