LIBRI DI LUIGI ANTONELLO ARMANDO

Luigi Antonello Armando

Guardare senza vedere: una storia esemplare

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2024

La riproposizione di una scelta dei contributi a due convegni tenuti presso l’Università di Napoli “L’Orientale” nel 1996 e nel 1999 fornisce lo spunto per proporre una lettura di un momento della psichiatria e della psicoanalisi italiane. Viene mostrata la significatività di quel momento in quanto esemplare di fenomeni anche attuali la cui rilevanza va oltre lo specifico suo e di quelle discipline e riguarda i campi della religione e della politica.

Luigi Antonello Armando, Andrea Castiello d’Antonio, Davide Cavagna, Eliana Forcignanò, Adriana Grotta, Antonella Mancini, Silvia Marchesini

Recensioni

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2023

Stefano Benni, Alberto Merini, Luigi Antonello Armando, Marianna Bolko

L’arte di sognare

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 2 / 2019

Il rapporto tra arte e sogno è all’origine della teoria del sogno di Freud. Nel secondo sogno che racconta, Dora sta in una città straniera, Dresda, ove ha incontrato un’opera di Raffaello, la Madonna Sistina, da cui è affascinata. Quando Freud le chiede cosa l’avesse colpita, risponde: "la Madonna". Freud interpreta che ad averla colpita era l’immagine della madre vergine, di una donna frigida perché diventata madre evitando il fantasma del trauma di un rapporto incestuoso. I quattro testi qui pubblicati, letti nell’incontro "L’arte di sognare" tenuto alla Biblioteca dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi di Bologna il 12 marzo 2019 in occasione della presentazione del libro di Luigi Antonello Armando e Marianna Bolko, Il trauma dimenticato (Milano: FrancoAngeli 2017), si chiedono se invece Dora cercasse nel trauma indottogli da quel quadro una capacità creativa a lei necessaria per proseguire il viaggio oltre la casa del padre. Essi si inseriscono nell’attuale dibattito sul sogno indagando, sulla base di questa domanda, la possibilità di andare oltre la teoria del sogno di Freud e la sua tecnica interpretativa.

Luigi Antonello Armando

Storicizzare Freud

Le forme divergenti che ha assunto la psicoanalisi nel tempo hanno in comune il fatto di volere tutte stabilire la validità/non validità, la scientificità/non scientificità della psicoanalisi di Freud, producendo così un falso movimento simile a quello del dubbio ossessivo. Il volume propone invece una forma di racconto che vuole stabilire la “realtà storica” di quella psicoanalisi; cioè riconoscere la funzione da essa svolta nel periodo della storia della nostra cultura compreso tra l’inizio dell’età moderna e oggi.

cod. 1422.1.1

Luigi Antonello Armando

Il lamento di un poeta. Una lettura di Caducità

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2018

Nel 1915, in un breve scritto dal titolo Caducità sul quale si sono poi interrogati in tanti, Freud raccontò del proprio tentativo di lenire il turbamento di un giovane poeta, nel quale la critica ha riconosciuto Rainer Maria Rilke, per la prospettiva della fine di tutte le cose che per lui equivaleva alla scomparsa della bellezza della natura e dell’arte. Viene argomentato che quel tentativo di Freud non andò a buon fine perché fondato su un fraintendimento del senso del turbamento del poeta e suggerito che il suo riconoscimento può contribuire allo sviluppo della ricerca psicoanalitica.

Luigi Antonello Armando, Marianna Bolko, Antonella Mancini

Recensione-saggio

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2018

Luigi Antonello Armando

Recensione-saggio

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 4 / 2017

Luigi Antonello Armando, Marianna Bolko

L’insoddisfazione di Freud per L’interpretazione dei sogni

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 3 / 2017

Questo scritto è l’anticipazione di un capitolo di un prossimo libro, intitolato Il trauma dimenticato. L’interpretazione dei sogni nelle psicoterapie: storia, teoria, tecnica. Gli autori focalizzano la loro attenzione sull’interesse di Freud per i sogni telepatici e sul suo rapporto con l’arte. Viene messa in luce sia l’insoddisfazione di Freud nei confronti della propria teoria del sogno, sia l’invito da lui rivolto agli psicoanalisti ad andare oltre il paradigma interpretativo del sogno fondato sul complesso edipico. Questo scritto costituisce la premessa di una ricognizione delle risposte date a quell’invito di Freud nel corso della storia della psicoanalisi e di un tentativo di condurle a compimento.

Luigi Antonello Armando, Marianna Bolko

Il trauma dimenticato.

L'interpretazione dei sogni nelle psicoterapie: storia, teoria, tecnica

Il libro si rivolge anzitutto a chi intende esercitare la professione di psicoanalista e di psicoterapeuta e a chi cerca risposta alla crisi della psicoanalisi. Gli autori tentano di ripensare l’iter formativo degli psicoanalisti e degli psicoterapeuti, per dare alla psicoanalisi una nuova identità, e per esporre una tecnica che permetta di cercare nei sogni significati non predefiniti dal paradigma freudiano. Ma anche per tentare di sottrarre i sogni, massima espressione della libertà, all’intenzione tirannica di disciplinarli.

cod. 1422.39

Luigi Antonello Armando

Tracce

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 4 / 2015

Viene raccontata una vicenda, quasi completamente dimenticata, della storia della psicoanalisi italiana iniziata poco prima del Congresso dell’International Psychoanalytic Association (IPA) di Roma del 1969 e conclusasi nel 1976 con l’espulsione di due psicoanalisti (Luigi Antonello Armando e Massimo Fagioli) dalla Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dall’IPA. I motivi di questa espulsione erano legati a dissensi riguardo alla teoria psicoanalitica e alla modalità gerarchica del training nella istituzione psicanalitica.

A L’interpretazione dei sogni di Freud (1899) viene attribuito il merito di avere ridestato l’interesse per i sogni in quanto espressioni della realtà psichica e via regia alla sua conoscenza. Più di cento anni dopo, un romanziere giapponese (Haruki Murakami) prospetta il rischio di una scomparsa dei sogni che porta con sé quella della realtà psichica e del mondo umano. In questo articolo l’Autore si interroga sulla realtà di tale rischio. A tal fine rilegge il testo di Freud del 1899 - che sembra offrire la maggior garanzia contro di esso - storicizzandolo, ovvero cercando di definire il posto che occupa nella storia dell’interesse per i sogni e nella storia personale di Freud. Conclude che, contrariamente all’apparenza, proprio quel testo avvicina il rischio prospettato dal romanziere giapponese; lo porta anche a sostenere che la responsabilità di evitarlo dalla quale è investito l’interprete assume oggi la forma di una separazione da quel testo e in generale dal riconoscimento della realtà storica di Freud e dallo stabilimento di un esatto rapporto con essa.

Luigi Antonello Armando

La giunta. Un gioco di specchi e di immagini nel lavoro di uno psicoanalista

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 2 / 2011

L’Autore intende illustrare la ricaduta nella pratica clinica della proposta di storicizzare il pensiero di Freud sul trauma da lui avanzata in precedenti lavori (2008, 2009, 2010). Racconta perciò gli svolgimenti di un caso tenendo presenti sia i dati a esso inerenti sia la globalità della situazione clinica; e cioè anche il proprio "controtranfert totale" nel suo definirsi per il rapporto con quei dati, con il pensiero di Freud sul trauma, con il proprio discostarsi da esso e con la comunità dei colleghi rappresentata da alcuni di loro occasionalmente incontrati e a esso variamente legati. A tal fine, si serve dell’artifizio di sdoppiare la sua persona in quelle di due colleghi, uno più giovane l’altro più anziano.

Luigi Antonello Armando

Dalla nuova Atene a Tebe. Il trauma in Freud e secondo Freud

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 4 / 2010

Viene rilevata la presenza nel percorso di Freud di un trauma che non è né quello che egli intese nella teoria della seduzione, né quello che intese nella teoria della rimozione, ma quello costituito dall’incontro, nel suo grand tour in Italia, con la «bellezza assoluta» espressa da determinate opere del Rinascimento italiano. Viene poi rilevata la stretta consequenzialità tra questo trauma e la comparsa del paradigma costituito dal Complesso di Edipo. Su queste basi, si sostiene che tale comparsa e le declinazioni di quel paradigma nell’autoanalisi sono una costruzione difensiva di Freud rispetto al trauma, occorsogli immediatamente prima, costituito dall’incontro con quella bellezza, e intesa a seppellirla. Si sostiene poi che tale costruzione fa parte di una storia della reazione di rigetto nei confronti di quella bellezza iniziata subito dopo l’essersi questa manifestata, e attiva ancora oggi. Si forniscono infine alcuni elementi per una definizione sia del concetto di trauma in generale, sia del senso ontologico e storico della psicoterapia.

Luigi Antonello Armando

Terrore, affascinazione, incertezza: una lettura del saggio di Freud Das Unheimliche

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 2 / 2009

Terror, fascination, uncertainty: a reading of freud’s essay das unheimliche - Freud begun writing Das Unheimliche (The Uncanny, 1919) while he was writing Totem and Taboo, and concluded it interrupting his writing of Jenzeit der Lustprinzip (Beyond the Pleasure Principle, 1920). Das Unheimliche is seen as a chapter of a larger work, whose other chapters are the two over mentioned works and those on Leonardo (1910) and on Michleangelo (1914). Das Unheimliche is considered the expression of Freud’s attempt to overcome an obstacle which prevented him to formulate the law of repetition compulsion: the obstacle rising from his experience of the works of art of Italian Renaissance and of their opening the internal space of uncertainty. It is maintained that the contemporary significance of Freud’s work lies in the result of that attempt.

KEY WORDS: uncanny, terror, art, new, uncertainty

Luigi Antonello Armando

"Un estremo mio desiderio": il tema del riconoscimento nelle lettere, nell'opera e nella vita di Machiavelli

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2008

Psychology, psychoanalysis, and psychiatry have shown interest in many personalities of the past, but no one in Niccolò Machiavelli (1469-1527), notwithstanding the richness of his anthropology. This paper tries to fill this gap. It approaches Machiavelli’s works in strict connection with his correspondence and with the development of his relationships with friends and women. In so doing, it delineates an image of Machiavelli which is somewhat different from the current one. This image can suggest a critical reflection about some crucial concepts of the above mentioned disciplines of psychology, psychoanalysis, and psychiatry.

Laura Guidi, Maria Rosaria Pelizzari

Storia e paure.

Immaginario collettivo, riti e rappresentazione della paura in età moderna

cod. 1573.164