LIBRI DI MASSIMO SANTINELLO

La ricerca ha estratto dal catalogo 42 titoli

Caterina Cortese

Scenari e pratiche dell'Housing First

Una nuova via dell'accoglienza per la grave emarginazione adulta in Italia

Destinato a professionisti del settore, studiosi, operatori e politici, il volume argomenta i fondamenti teorici e concettuali dell’Housing First, traccia un quadro della homelessness in Italia e ripercorre alcuni dei principali cambiamenti nei paradigmi di policy cui stiamo assistendo nell’ambito del contrasto alla grave marginalità. I contributi compresi nel libro offrono inoltre una prima presentazione della strumentazione pratica e metodologica utile per l’applicazione dell’approccio.

cod. 1175.1.1

Teresa Consoli, Antonella Meo

Homelessness in Italia

Biografie, territori, politiche

Questo libro è dedicato all’homelessness, una delle forme più estreme di povertà e marginalità nelle società avanzate. Il testo richiama l’attenzione sulla necessità di ripensare la dimensione pubblica del fenomeno, problematizzando le condizioni alle quali diventa oggetto di intervento pubblico, le rappresentazioni sociali alla base della sua riconoscibilità come problema sociale, nonché le ricadute sulle politiche adottate per contrastarlo e sui servizi messi in campo.

cod. 1175.1.5

Marta Gaboardi, Silvia Demita, Roberta Cosentino, Natale Canale, Michela Lenzi, Claudia Marino, Alessio Vieno, Massimo Santinello

La comunità di Padova si attiva: il volontariato nella prima fase dell’emergenza COVID-19

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2021

A Padova, per l’emergenza COVID-19, è stato attivato il progetto di gestione del volonta-riato "Per Padova noi ci siamo". La presente ricerca ha l’obiettivo di conoscere le caratteristi-che dei volontari e capire quali fattori sono legati alla disponibilità a continuare il volontariato post-emergenza. In aprile-maggio 2020, 299 volontari hanno completato un questionario onli-ne che indagava l’esperienza di volontariato e alcune dimensioni psicosociali. Dalle analisi emerge la relazione tra l’intenzione a continuare il volontariato e la crescita post-traumatica, il senso di appartenenza e la partecipazione a riunioni di quartiere. Alla luce dei risultati, sono elaborate delle proposte per aiutare le organizzazioni a stimolare e fidelizzare le persone che hanno intenzione di continuare a svolgere volontariato.

Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume II. Metodologia, ricerca e intervento

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.85

Caterina Arcidiacono, Norma De Piccoli

Psicologia di comunità

Volume I. Prospettive e concetti chiave

Il manuale, coniugando teoria, pratica ed etica secondo una prospettiva ecologico-sistemica, presenta gli elementi distintivi della psicologia di comunità. Un testo rivolto a studenti e studentesse sia dei corsi di laurea in psicologia, sia di altri ambiti disciplinari, e a tutti i/le professionisti/e che agiscono per lo sviluppo del benessere nei e dei contesti, integrando il cambiamento individuale con la trasformazione contestuale.

cod. 1240.1.84

Chiara Curiale, Michela Lenzi, Marta Gaboardi, Alessio Vieno, Massimo Santinello

Libertà di scelta e senso di controllo: impatto sui sintomi psichiatrici in persone senza dimora

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2020

Poco si sa dell’efficacia dei servizi di housing sulla riduzione dei problemi di salute mentale. Scopo del presente studio è quello di valutare come la possibilità di scelta percepita relativamente a vari aspetti del servizio, elemento fondante del modello Housing First, influenzi la severità dei sintomi psichiatrici in un campione italiano di 84 utenti. Il meccanismo proposto per spiegare l’azione del programma è quello dell’empowerment, misurato nella sua accezione di senso di controllo che la persona sente di avere sulla propria vita. I risultati mostrano che l’empowerment si associa positivamente alla percezione di scelta e, in quanto importante fattore di protezione per la salute mentale, media l’associazione positiva tra la percezione di scelta ed i sintomi psichiatrici.

Massimo Santinello, Marta Gaboardi, Francesca Disperati, Michela Lenzi, Alessio Vieno

Photovoice nei luoghi di lavoro: quali caratteristiche organizzative influenzano il lavoro con le persone senza dimora?

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2018

Le esperienze documentate in letteratura di utilizzo del photovoice per analizzare situazioni lavorative appaiono abbastanza limitate e la letteratura sui servizi sulle persone senza dimora non fa eccezione. Lo scopo della presente ricerca è quello di esplorare, attraverso la metodologia del photovoice, quali fattori vengono percepiti come ostacolanti o come facilitanti il successo lavorativo in équipe che lavorano con persone senza dimora. Sono stati realizzati tre progetti di photovoice in tre diversi servizi a cui hanno partecipato 18 operatori/trici che hanno scattato 195 fotografie. I risultati suggeriscono l’importanza di curare i rapporti con gli altri servizi del territorio e più in generale di fornire strumenti di sostegno all’équipe professionale. Infatti, i temi individuati attraverso le foto vengono messi in relazione con i vissuti individuali di impotenza degli/lle operatori/trici.

Paolo Molinari, Anna Zenarolla

Prima la casa.

La sperimentazione Housing First in Italia

I risultati della sperimentazione italiana dell’approccio Housing First, un metodo innovativo di contrasto alla povertà estrema e alla grave emarginazione adulta. Un testo per professionisti del settore, studiosi, politici e studenti che intendono avvicinarsi all’Housing First e comprendere le opportunità di questa innovazione nelle politiche di contrasto alle povertà estreme.

cod. 1175.2.1

Giorgia Zuccalà, Massimo Santinello, Sara Ferrari

L’idea di casa dei senza dimora di un programma Housing First

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2016

Questo articolo esplora, tramite un’esperienza di photovoice, il costrutto di "casa" in persone senza dimora ospiti del programma di accoglienza "La strada verso casa". Il programma, avviato nella città di Padova, si inserisce nel Network Housing First Italia e ispirandosi ai principi del modello offre una casa a persone senza dimora e le accompagna in un percorso per il reinserimento sociale e l’autonomia. La ricerca ha permesso, tramite l’uso della fotografia, di attivare un processo di empowerment capace di rendere gli ospiti attori protagonisti della realtà in cui vivono, sviluppando senso di appartenenza e occasioni di partecipazione alla gestione della casa. I risultati dello studio sottolineano l’importanza della casa come elemento di sicurezza per la propria identità personale.

Paolo Santoro, Natale Canale, Emilia Laugelli, Nicola Michieletto, Alessio Vieno, Alessandra Simonelli, Massimo Santinello

Lo psicologo di base: primi risultati dalla sperimentazione in Veneto

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2016

Sebbene lo psicologo nel contesto delle cure primarie sia una realtà attiva in diversi Paesi e con una crescente letteratura a sostegno della sua efficacia sul benessere dei pazienti, poche ricerche hanno esaminato gli effetti di questa figura in Italia. L’obiettivo di questo studio è indagare se la presenza di uno psicologo nel setting di medicina generale può essere utile per migliorare il benessere dei pazienti, attraverso un tipo di intervento breve e focalizzato, non superiore ai quattro colloqui. Al medico spettava l’invio del paziente dallo psicologo e doveva inoltre compilare una scheda con alcuni indicatori socioeconomici, accessi a servizi psicologici, la problematica evidenziata e trattamenti alternativi. Lo psicologo, al termine dei colloqui, doveva compilare una scheda di valutazione con indicazioni terapeutiche. Inoltre al paziente è stato somministrato il General Well-Being Index prima, dopo l’intervento e a un mese di distanza, per valutarne i miglioramenti. A tale scopo sono stati reclutati 52 soggetti (69.2% femmine, M= 47.8, DS= 14.4), di cui 30 hanno completato il protocollo. I risultati mostrano un aumento significativo del benessere a seguito dell’intervento, il quale si mantiene stabile a un mese di distanza, soprattutto tra i pazienti con distress moderato. In conclusione, il presente studio dimostra l’utilità dello psicologo di base in un contesto di medicina generale nel migliorare le condizioni di salute dei pazienti che normalmente si rivolgono al medico di medicina generale, pur avendo problematiche di tipo psicologico. Sarebbe utile che altre ULSS implementassero questa figura, al fine di migliorare il servizio offerto ai pazienti.

Maurizio Ambrosini

Volontariato post-moderno.

Da Expo Milano 2015 alle nuove forme di impegno sociale

Oltre 4.000 persone, in gran parte giovani, hanno partecipato come volontari al grande appuntamento milanese di EXPO 2015. Questa ricerca ne ha approfondito i caratteri biografici, le motivazioni, le modalità di contatto con la proposta, i livelli di soddisfazione, le disponibilità all’impegno nel futuro. Ne è emerso il profilo di un volontariato post-moderno, non necessariamente contrapposto a quello continuativo e mediato da appartenenze associative, ma più propenso a forme d’impegno flessibili, concentrate nel tempo, scarsamente formalizzate.

cod. 1130.326

Francesca Disperati, Marta Gaboardi, Massimo Santinello

Povertà e marginalità: quali strategie in tempi di crisi?

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 2 / 2015

L’articolo si pone l’obiettivo di evidenziare la difficoltà di definire in modo univoco la povertà. Dopo una sintetica introduzione sulla diffusione del fenomeno in Europa e in Italia, vengono analizzate le diverse conseguenze che comporta sul benessere degli adulti e dei minori. Inoltre, viene introdotto il tema della marginalità estrema e in particolare di chi vive la condizione definita come senza dimora. Infine sono discusse le principali strategie, coerenti con un’ottica di psicologia di comunità, volte a favorire un percorso di reinserimento sociale.

Pamela Mastrilli, Roberta Nicosia

Photovoice

Dallo scatto fotografico all'azione sociale

Attraverso una combinazione di fotografia e discussioni di gruppo, Photovoice consente di attivare i membri della comunità nell’identificare i loro punti di vista e utilizzarli come leve per il cambiamento sociale. Un metodo efficace per analizzare esperienze di vita quotidiana, sviluppare empowerment e dare voce a soggetti emarginati.

cod. 1244.7

Francesca Cristini, Massimo Santinello

Reti di protezione

Prevenzione del consumo di sostanze e dei comportamenti antisociali in adolescenza

Il volume si rivolge a quanti si occupano, a vario titolo, e sono coinvolti nella programmazione e attuazione di azioni preventive. A loro offre un mondo ricco di esperienze e prassi consolidate, nonché riflessioni teoriche e di ricerca che costituiscono dei punti di non ritorno.

cod. 435.20

Mauro Croce, Gioacchino Lavanco

Prevenzione tra pari.

Modelli, pratiche e processi di valutazione

Il volume propone una riflessione sulla peer education in Italia, sui suoi modelli prevalenti e sulla necessità di un’uscita da una fase ancora adolescenziale e in continua trasformazione, affermando la necessità di un confronto maturo con il nodo della valutazione.

cod. 772.14

Luca Scacchi, Francesca Cristini, Alessia Vieno, Massimo Santinello

Benessere psicologico degli adolescenti immigrati: quando il contesto fa la differenza

PSICOLOGIA DI COMUNITA’

Fascicolo: 1 / 2010

Obiettivo del presente studio è stato quello di confrontare due diversi contesti socioculturali rispetto all’integrazione ed al benessere psicologico degli adolescenti immigrati. I due contesti (Padova ed Aosta) presentano caratteristiche diverse nell’atteggiamento verso l’immigrazione e nell’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati. Hanno partecipato allo studio, svolto tramite questionario, 2533 studenti (66.7% maschi; età media: 17.26; D.S.=1.63), di cui il 14.2% sono immigrati di 1a o 2a generazione. I risultati mostrano che gli adolescenti immigrati di Aosta riportano minori livelli di discriminazione percepita e maggiori livelli di identità nazionale, rispetto agli adolescenti immigrati a Padova. Inoltre si evidenziano maggiori disparità tra immigrati e non immigrati a Padova, rispetto ad Aosta. Tali disparità riguardano agiatezza economica, benessere psicologico e sostegno dei compagni. Tali risultati vengono discussi rispetto alle loro implicazioni circa l’adattamento e l’integrazione degli adolescenti immigrati.

Michela Frezza, Carlo Cenedese

La prevenzione delle dipendenze nella comunità locale.

Il Progetto Sibilla: l'intervento preventivo basato su un profilo di rischio del territorio

La metodologia, gli strumenti, i risultati e gli interventi di prevenzione programmati all’interno del Progetto Sibilla, un progetto di prevenzione selettiva in materia di “nuove” droghe, affidato dalla Regione Veneto al Dipartimento per le Dipendenze dell’Azienda ULSS7 di Pieve di Soligo (TV). Il volume descrive l’esperienza svolta al fine di promuoverne la riproducibilità in altri contesti territoriali.

cod. 1240.2.4