LIBRI DI MASSIMO DI GIANNANTONIO

Massimo Biondi, Paolo Boccara, Giulio Corrivetti, Massimo di Giannantonio, Stefano Ferracuti, Giuseppe Nicolò, Rinaldo Perini, Enrico Pompili, Marco Vaggi, Franco Veltro

Chiusura OPG. Benissimo, ma gli psicopatici non possono stare nelle nuove REMS.

PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE

Fascicolo: 1 / 2016

Questi pazienti hanno bisogno di un percorso differenziato che non è identificabile nell’attuale strutturazione delle REMS, ma presentano peculiarità che per sicurezza e coerenza trattamentale non sono allo stato realizzabili nelle strutture residenziali.

Viene ripubblicato un articolo, firmato da 10 autori tra cui 8 responsabili di Dipartimenti di Salute Mentale italiani, uscito il 18 dicembre 2015 sul giornale on-line Quotidiano Sanità. Vengono mostrati i limiti delle possibilità di cura in psichiatria e argomentato, tra le altre cose, che i pazienti antisociali hanno bisogno di un percorso differenziato che non è identificabile nell’attuale strutturazione delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS); infatti i pazienti psicopatici presentano peculiarità che per sicurezza e coerenza di trattamento non sono allo stato attuale realizzabili in queste strutture residenziali.

Marco Alessandrini, Massimo di Giannantonio

L’altro volto del mondo: la psicosi nascente secondo Klaus Conrad

RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA

Fascicolo: 3 / 2013

lo psichiatra tedesco Klaus Conrad (1905-1961) ha elaborato il concetto di disturbi psicotici prodromici e di psicosi nascente nel 1958, nel suo celebre libro Die beginnende Schizophrenie (La schizofrenia incipiente). Nel suo modello a stadi della schizofrenia nascente ha accuratamente identificato le leggi che governano le fasi di un episodio individuale di schizofrenia, ricorrendo agli approcci sia fenomenologico che della Psicologia della Gestalt. È perciò possibile individuare i prodromi di schizofrenia in base a uno specifico tratto psicopatologico di fondo, ossia un sottostante, abnorme e caratteristico mutamento del campo percettivo. L’attenzione, in questo genere di percezione abnorme, è più incentrata sulle qualità espressive del percetto (le cosiddette qualità "fisionomiche"), mentre le proprietà oggettive o strutturali risultano attenuate. Di conseguenza, il soggetto perde il distacco critico e non attribuisce i mutamenti al proprio stato, ma li riscontra all’esterno, nelle fattezze stesse del mondo. Da questa prospettiva, i deliri insorgono essenzialmente da una mutata percezione gestaltica, in parallelo con l’accentuarsi delle proprietà affettive ed espressive delle Gestalten percepite. Tale modello, e i tratti psicopatologici che esso rivela, possono anche essere utilizzati per imprimere una più adeguata direzione a qualunque genere di terapia, consentendo interventi estremamente mirati. È infine possibile un confronto con i modelli attuali, dal momento che la teoria di Conrad possiede un’incomparabile, fruttuosa profondità clinica e concettuale.

Giuseppe Mammana, Massimo di Giannantonio, M.A. Febo

Cannabis e schizofrenia

S & P SALUTE E PREVENZIONE

Fascicolo: 40 / 2005

Questo articolo costituisce una riflessione sui meccanismi neurobiologici che spiega come un uso frequente ed intenso di sostanze d’abuso, il cervello memorizzi le caratteristiche di impatto sui propri sistemi di percezione, neurotrasmissione e neuromodulazione ed attivi meccanismi di apprendimento e memoria che costituiscono una forte base per l’apprendimento e l’apprendimento errato che definiamo dipendenza patologica.

Ilaria Blaga, Massimo Di Giannantonio, Giuseppe Mammana

Disturbi dell'alimentazione e disturbi della personalità. Lo stato dell'arte in una rassegna di importanti studi clinici internazionali

S & P SALUTE E PREVENZIONE

Fascicolo: 28 / 2001

Disturbi dell’alimentazione e disturbi della personalità. Lo stato dell’arte in una rassegna di importanti studi clinici internazionali (di Ilaria Blaga, Massimo Di Giannantonio, Giuseppe Mammana) -ABSTRACT: L’articolo si configura come una rassegna ragionata di studi clinici internazionali in materia di disturbi dell’alimentazione correlati a quelli della personalità. Vi è una documentazione scientifica che dimostra come i disturbi del comportamento alimentare coinvolgono una notevole quantità di persone di sesso femminile. L’analisi è incentrata su una comorbilità tra “eating disordes” e disturbi della personalità. La comorbilità psichiatrica spesso è associata alla sintomatologia di disturbi alimentari negli adolescenti, anche se gli studi del passato tendevano a soffermarsi su campioni di adulti. Inoltre, si invera una serie di corrispondenze tra bulimia nervosa e disturbi della personalità, tra comorbilità ossessivo-compulsiva e disturbi alimentari.

Massimo di Giannantonio, Filippo Maria Ferro

Oltre il pregiudizio

Modelli, idee e strumenti nella prevenzione delle dipendenze

cod. 306.3

In materia di tossicodipendenza si scontrano opposti schieramenti ideologici, e si banalizzano i medesimi dati epidemiologici, clinici e terapeutici. Una diversità di posizioni che si manifesta nella diagnosi stessa, e fa parlare di “doppia diagnosi”, contemporanea presenza di una malattia internistica e di una malattia psichiatrica, oppure co-presenza di due differenti malattie della mente, la tossicodipendenza come patologia psichiatrica “pura” accanto ad altre co-presenti malattie della mente.

cod. 306.11

Onofrio Casciani, Guglielmo Masci

Non solo doppia diagnosi

I Servizi di fronte alla tossicodipendenza che cambia

cod. 231.1.31