
La ciclo-logistica, cioè la consegna di beni materiali operata da corrieri che usano mezzi a pedali, costituisce una prospettiva strategica per ridurre gli impatti negativi del traffico motorizzato nei contesti urbani e metropolitani. Partendo dall’analisi della figura e della cultura dei corrieri in bicicletta e dei bike messenger, questo articolo indaga le attività di ubm (la più importante compagnia di ciclo-logistica a Milano), con particolare riferimento alla fase di ‘lockdown’ determinata dalla pandemia di Covid-19 nel 2020. Da ciò scaturisce, infine, una riflessione sul contributo conoscitivo rilevante e specifico che i corrieri in bicicletta potrebbero dare alla costruzione di una nuova e diversa mobilità per il futuro delle nostre città: una mobilità ciclistica più inclusiva e antifragile.