BOOKS BY RAOUL PUPO

Patrick Karlsen, Raoul Pupo

Costruire una Regione speciale

Il Friuli-Venezia Giulia negli anni del disgelo e della distensione

Il libro raccoglie i risultati delle ricerche promosse dall’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto triennale Costruire la specialità. Politica ed economia in Friuli-Venezia Giulia nell’età della Guerra fredda (2020-2023). L’ambizione del volume è quella di apportare uno sguardo innovativo sul tema del regionalismo, rispetto al quale il dibattito storiografico è sempre vivace e la stessa agenda politica dell’attualità non cessa di confrontarsi.

cod. 616.27

Serena Baldin, Moreno Zago

Luoghi dell'anima, anime in cammino.

Riflessioni su eredità culturale e turismo religioso

Il volume fa il punto sui significati che assume oggi l’aggettivo "religioso" per gli individui e i viaggiatori (pellegrini e turisti), riporta casi studio di diverse realtà italiane e dell’Alto Adriatico, con riferimento alle manifestazioni di fede e alla promozione e valorizzazione dei luoghi sacri e dei territori in chiave spirituale, e si conclude con un focus sul Friuli Venezia Giulia, terra di frontiera dove si sono incrociate culture e fedi diverse, e regione ricca di luoghi, cammini e manifestazioni di fede.

cod. 1805.32

L'articolo discute il modo in cui da parte italiana è stato gestito il problema della "riconciliazione" fra l'Italia, Slovenia e Croazia, dopo la fine della guerra fredda: in tale periodo infatti è cresciuta una forte domanda di storia rispetto a vicende che negli anni precedenti erano rimaste parzialmente trascurate. L'autore pone a confronto due modelli, che hanno ispirato la politica delle istituzioni italiane in momenti diversi. Il primo modello è quello della delega agli esperti, che si è tradotto nella costituzione delle Commissioni miste storico-culturali italo-slovena ed italo-croata, e che ha trovato applicazione fra i primi anni Novanta e l'inizio del decennio successivo. Il secondo modello è quello delle giornate memoriali, che ha trovato la sua espressione nell'istituzione nel 2004 del "Giorno del ricordo".